GAETA – A poco meno di un anno dalla conclusione della conclusione del milionario appalto per la gestione integrata del ciclo dei rifiuti – la durata è di sei anni, prorogabile di ulteriori tre – perché il comune di Gaeta non ha ancora firmato il contratto con la società De Vizia Transfer? E’ una delle richieste, la più importante, che campeggia in una richiesta di accesso agli atti che il neo consigliere comunale della lista “Insieme con Silvio D’Amante sindaco”, Franco De Angelis ha formalizzato alla dirigente del dipartimento Infrastrutture Opere Sostenibilità Ambientale e Territorio, Ambiente e Rifiuti del comune, Stefania Della Notte e alla segretaria generale e responsabile del settore anti corruzione, l’avvocato Patrizia Cinquanta.
La “lista della spesa” del consigliere De Angelis fa affidamento su altre richieste che approderanno nella commissione Trasparenza del comune appena sarà rimodulata con la sostituzione del dimissionario consigliere Silvio D’Amante con appunto Franco de Angelis. L’esponente di minoranze chiede di avere copia della determina dirigenziale numero 971 del 27 ottobre 2022 con cui la “De Vizia Transfer” venne dichiarata vincitrice dell’appalto, il verbale di consegna del servizio redatto il 15 febbraio scorso, il provvedimento e/o provvedimenti di nomina del Direttore esecutivo del contratto (Dec) dal 1 gennaio 2023 ad oggi e, poi, tutte le determine di liquidazione delle varie mensilità (poco meno di 430mila euro) dal mese di febbraio ad oggi con le relative fatture vistate dal Dec e le sue relazioni.
Il timore che avanza De Angelis è preoccupante con una serie di interrogativi legati gli uni agli altri: se il comune di Gaeta non ha firmato il contratto di servizio con la De Vizia, avrebbe mai potuto nominare il funzionario preposto al suo controllo e rispetto. E quest’ultimo, in assenza in un contratto di servizio regolarmente stipulato, avrebbe avuto l’autorità di certificare (sinora) il corretto svolgimento dell’appalto del ciclo dei rifiuti? E ancora – ed è questo l’aspetto che in questi giorni sta creando non pochi malumori – la dirigente del settore Finanziario del comune di Gaeta Maria Veronica Gallinaro avrebbe potuto vistare gli impegnativi mandati di pagamento a favore della società catanese senza – come detto – di un contratto di servizio?
In attesa di ricevere questa documentazione, il consigliere De Angelis ha preannunciato la richiesta di audizione in seno alla commissione Controllo e garanzia del comune di Gaeta dei vertici dell’amministrazione comunale – in testa il sindaco Cristian Leccese e l’assessore all’ ambiente con delega al servizio integrato dei rifiuti Diego Santoro per “capire” – semmai ci fosse – la ragione della mancata stipula del contratto di servizio. Una delle società che compone l’holding della De Vizia partecipò, aggiudicandoselo, all’appalto del comune di Gaeta con qualche documentazione carente o mancante? Il consigliere De Angelis ha inviato un ultimatum, in considerazione del “carattere d’urgenza” per la gestione del ciclo dei rifiuti, per avere la disponibilità dei documenti: sette giorni.
Si tratta di documenti che, in relazione alla normativa di trasparenza, già sarebbero dovuti essere noti e pubblicati nelle rispettive sezioni del sito internet del comune. E qualora questo termine non dovesse essere rispettato, De Angelis ha già preannunciato cosa farà: invierà una segnalazione all’organo di valutazione interna – “Oiv”- sull’operato e sull’attività dei dirigenti comunali di cui è presidente il professore universitario Bernardino Quattrociocchi, chiamato a verificare “il pieno adempimento dei compiti istituzionali relativi alla trasparenza ed a monitorare l’esecuzione di questa istanza”.
E sottolineando come il piano triennale anti corruzione del comune, approvato dalla Giunta con la delibera numero 132 del 22 giugno scorso, non stato ancora pubblicato nell’apposita sezione trasparenza del sito istituzionale del comune, il consigliere De Angelis ne ha anche per il presidente del consiglio comunale Davide Speringo: “Eserciti le proprie funzioni, così come previsto dalla Statuto Comunale e dal Regolamento del Consiglio Comunale, a tutela dei diritti e delle prerogative istituzionali dei Consiglieri Comunali”. Quando il gioco si fa duro…