LATINA – Ci sono Formia e Minturno ma mancano due comuni su tutti, Itri e soprattutto Gaeta. E’ il peso del sud Pontino nella nuova segreteria provinciale del partito Democratico che, insieme agli incarichi esecutivi monotematici, sono stati ufficializzati dal coordinatore provinciale ( e temporaneamente anche al comune di Latina) Dem Omar Sarubbo a distanza di un anno e mezzo dal congresso che chiuse la dolorosa fase commissariale. Ai componenti di diritto – il consigliere regionale e coordinatore del gruppo sanità Salvatore La Penna, il capogruppo nel consiglio provinciale e comunale di Formia Luca Magliozzi, il segretario provinciale dei Giovanni Democratici Stefano Vanzini ed il presidente dell’assemblea provinciale nonché capogruppo consiliare al comune di Minturno Matteo Marcaccio – sono stati nominati effettivi il fondano Salvatore Venditti (ricopre l’incarico di coordinatore della segreteria e dell’esecutivo), i latinenesi Daniela Fiore, Mauro Visari (delegato al turismo) e Valeria Campagna, la privernate ex assessora regionale all’agricoltura Enrica Onorati (delegata alle politiche comunitarie dell’Unione Europea), i setini Paolo Rizzo e Andrea Calcagnini e l’ex consigliere comunale di Formia Gennaro Ciaramella investito della strategica delega agli enti locali.
Il segretario provinciale del Pd Sarubbo ha anche ufficializzato gli incarichi esecutivi tematici, “ruoli importanti con delega ad operare su specifiche problematiche che – come ha spiegato il segretario – vede diverse conferme, alcuni novità ed alcuni graditi ritorni con l’ingresso di amministratori, rappresentanti di movimenti che hanno aderito recentemente al PD, giovani segretari di circolo e dirigenti locali, personalità con lunga esperienza di attivismo nel mondo associativo e sindacale”. A rappresentare il sud pontino è il solo ex sindaco di Castelforte, Giancarlo Cardillo (attualmente capogruppo dell’opposizione in consiglio comunale) che si occuperà di Servizi sociali e welfare. Gli altri responsabili di settore sono Paolo Bovieri (Politiche per il lavoro), Luca Mignacca (economia del mare), Giorgio De Marchis (Ambiente ed innovazione), Franca Rieti ( Università e ricerca), Elisa Massotti (Pianificazione ed assetto del territorio), Jessica Paciolla (Diritti e pari opportunità), Roberto Tessitore (Aree interne e piccoli comuni), Carlo Medici (Ciclo dei rifiuti e delle acque), Matteo Lovato (Infrastrutture e mobilità), Imperia Simonetta (Politiche agricole), Gabriele Mazzariello (sviluppo economico) e Gianmarco Proietti (Diritto allo studio e formazione). Completano il nuovo ‘governo’ del Pd provinciale il responsabile dell’organizzazione Francesco Sacchetti ed il formiano Angelo Leccese, alla guida della comunicazione del Pd.
Segretario Sarubbo, il varo di questa segreteria provinciale del Pd, definita “più forte e più plurale”, completa la conclusione di una lunga e faticosissima attraversata del deserto da parte del suo partito terminata lo scorso maggio con la Waterloo elettorale al comune di Latina?
Abbiamo attraversato mesi impegnativi e difficili di continue campagne elettorali, primarie, congressi ed è giunto il momento aggiornare i livelli esecutivi del partito provinciale per rafforzarci e rappresentare più compiutamente il nostro pluralismo interno. In poco tempo è profondamente mutato il quadro politico del Paese e del Partito, nonché lo scenario economico e geopolitico internazionale. La larga affermazione delle destre e di Giorgia Meloni alle elezioni politiche e la vittoria della Segretaria Elly Schlein alle primarie sono, indubbiamente, i più significativi elementi di novità della fase politica che viviamo.
Sta iniziando, mi sembra, un nuovo corso. Con quali prospettive a medio-lungo termine?
Siamo, dunque, in una nuova stagione che ci deve vedere pazientemente impegnati nella ridefinizione del profilo politico-identitario del Pd e nella costruzione del nuovo centrosinistra in grado di competere con le destre conservatrici e populiste che, a tutti i livelli di governo, tradiscono ogni promessa fatta in campagna elettorale. Si tratta di una destra prigioniera dei propri slogan e alla perpetua ricerca di alibi e capri espiatori per giustificare l’immobilismo in cui è piombata.
Il centrodestra pontino ora non ha più alibi. Possiede una filiera a livello politico-istituzionale davvero massiccia. Quali sono le sue considerazioni a tal riguardo?
Questa lista infinita di eletti e nominati in Regione, nel Parlamento ed in Europa non sta producendo alcun risultato tangibile. Anzi, che genera evidenti danni: gestione maldestra del Pnrr e definanziamento di molte opere pubbliche, fondi alla sanità privata e depotenziamento di quella pubblica, attacco agli ambiti territoriali per colpire l’autogoverno locale di servizi fondamentali come lo smaltimento rifiuti ed il servizio idrico integrato, nessuna opera strategica in programma.
Quindi il varo di questa segreteria più larga ed unitaria rispetto è lo start di una diversa e più incisiva presenza del Pd in tutti e 33 i comuni della provincia? Giusto?
Abbiamo ritenuto fondamentale, in questo articolato scenario, rafforzare la nostra struttura per essere ancor più presenti e competitivi nel territorio. Ringrazio le democratiche ed i democratici che in questa impegnativa stagione trascorsa hanno offerto il loro generoso contributo nella segreteria provinciale e do il benvenuto a chi comincia oggi questa nuova avventura. E ulteriori novità sono previste nei prossimi giorni.
E’ vero che il nuovo Pd provinciale sarà un partito più movimentista e, consapevole degli errori commessi sinora, desideroso di essere più attento e vicino ai territori, da Aprilia sino al Garigliano?
Proprio così. Il 20 ottobre sarà a Latina Nicola Zingaretti in una iniziativa pubblica all’Hotel Europa intitolata “Un anno di governo Meloni, un anno di nulla. L’Italia è più in giusta e più povera. Si tratta di un incontro preparatorio in vista della manifestazione nazionale dell’11 novembre e per ribadire i contenuti delle nostre battaglie per l’Italia che sono state oggetto delle tante iniziative dell’estate militante.
Segretario Sarubbo, è vero che il Pd provinciale ha coniato tre termini che corrispondono a tre azioni operative finalizzate a trasformare il partito di nuovo appetibile sul piano elettorale?
Le parole d’ordine per il futuro sono dura opposizione, profilo popolare e ricostruzione.