CASTELFORTE – Il comune di Castelforte come un vecchio ufficio di collocamento che, a fronte del degrado e dell’incuria, ad un raccolta differenziata scesa al 50% e allo “sventato” timore di aumentare del 10% la Tari per il 2023, garantisce assunzioni quasi a cadenza quotidiana? L’ex sindaco centrista Giampiero Forte, ora capogruppo della lista di opposizione “Liberi per Castelforte”, non ha avuto peli sulla lingua per denunciare sul piano politico la legittimità di assunzioni operate dalla Giunta Pompeo, effettuate tramite la “mobilità ed utilizzi temporanei”.
Giampiero Forte nella vita è un dottore commercialista, quindi i numeri sono il suo forte. O almeno. Sottolinea come in due anni la Giunta castelfortese abbia assunto una “dozzina” di persone, tra ufficio tecnico, comando vigili urbani, uffici amministrativi ed comunale con un impegno annuo di spesa di ulteriori 200mila euro. Secondo Forte quella operata è una “scelta sbagliata, che non condividiamo, in quanto genera costi strutturati pluriennali che ipotecano i conti pubblici al punto da annullare le già esigue disponibilità finanziarie dell’ente che sarà impossibilitato ad effettuare qualsiasi forma di manutenzione, intervento e/o servizio al cittadino tramite il bilancio corrente”.
Ecco la proposta dell’ex sindaco Forte: “Andava invece effettuata una sana ed equilibrata verifica del fabbisogno triennale del personale e dei relativi carichi di lavoro, effettuando una nuova programmazione dell’organico dell’ente magari ottimizzando, nell’immediato, le risorse esistenti per far fronte ai bisogni dei cittadini, senza ricorrere alle tante (troppe) assunzioni che ingessano il bilancio corrente e che paralizzeranno i bilanci futuri. Necessita amministrare, a nostro parere, con la diligenza del buon padre di famiglia. Lo prevede il testo unico degli enti locali. Sarebbe bastato qualche opportuna sostituzione, dovuta ad alcune posizioni professionali in quiescenza nell’area tecnica, oltre a ricorrere anche all’ esternalizzazione in presenza di picchi di domanda da soddisfare.
In questo modo – è stata la posizione dell’ex sindaco di Castelforte – avremmo potuto far fronte alle minime esigenze territoriali. Al momento non bbiamo risorse nemmeno per “rattoppare” una strada, per non parlare delle insufficienti poste del bilancio corrente relative alla copertura dei servizi primari ed obbligatori dell’ente”. La replica, piccata, dell’attuale sindaco di Castelforte Angelo Felice Pompeo non è tardata ad arrivare che definisce “frutto di fantasia” i numeri invocati da Forte.
“Il comune ha provveduto alle assunzioni stabili e a tempo indeterminato delle seguenti figure: un istruttore di vigilanza (unico vigile in pianta stabile del comune di Castelforte a disposizione del comando di polizia locale), due istruttori amministrativi part time 18h (uno a sostituzione di un dipendente andato in quiescenza assegnato al servizio Suap – l’altro assegnato al servizio anagrafe e stato civile in virtù del prossimo immediato pensionamento di un dipendente assegnato allo stesso servizio): un istruttore tecnico (assegnato al servizio lavori pubblici) e due operai specializzati part time 18h (tra l’altro che non hanno superato il periodo di prova)”.
Volano gli stracci quando Pompeo accusa il suo predecessore di aver “preso un forte abbaglio e che non capisca la differenza tra personale assunto in pianta stabile e personale utilizzato a scavalco in convenzione con altri comuni con i quali è sempre possibile interrompere il rapporto, o rapporti di lavoro ex articolo 110 decreto legislativo 267/2000. Ma noi crediamo invece che la differenza la conosca benissimo ed il suo è solo un tentativo di accaparrarsi qualche consenso divulgando false notizie”.
“Se poi il riferimento è indirizzato alle verticalizzazioni interne che siamo riusciti ad attuare a favore del personale che per anni è stato sfruttato facendo ricoprire loro ruoli al di sopra delle proprie mansioni – ha aggiunto il sindaco di Castelforte – questa è un’altra storia e lo si dica chiaramente. Le assunzioni erano necessarie per permettere il corretto funzionamento dell’ente e di sicuro non è possibile esternalizzare tutti i servizi. Anzi, avere a disposizione un numero adeguato di dipendenti sicuramente eviterà, come successo in passato in cui si credeva che un solo dipendente potesse gestire l’intero ufficio tecnico, il verificarsi di inadempienze che hanno causato seri danni economici al nostro comune, vedasi l’ultima sentenza che ci ha visto soccombere per un mancato pagamento di un esproprio e che comporterà l’esborso di oltre 250mila euro a favore dell’Ater. Inoltre, proprio grazie al riformato corpo di polizia locale, già dallo scorso lunedì sono iniziati i controlli sui rifiuti con l’intenzione di rialzare la percentuale della differenziata. Il nostro operato va proprio nella direzione dettata dal Tuel di operare con la diligenza del buon padre di famiglia. Siamo convinti che il personale sia una risorsa per l’ente e per i cittadini che finalmente riescono ad avere un pronto riscontro alle richieste presentate”.
“La sua idea di riorganizzazione e di revisione degli incarichi o accorpamento degli stessi in unica persona – ed è questa un’altra accusa che rivolge Pompeo all’ex primo cittadino – va invece nella direzione di chi è abituato a vedere il personale come una spesa. E’ un classico modo di vedere di chi è abituato a gestire aziende private in cui l’unico interesse è generare utile. In ogni caso, nonostante l’investimento sul personale, le risorse per “rattoppare” una strada ci sono e questo lo sa bene il consigliere Forte – ha concluso il sindaco Pompeo – Ma siamo certi che di questo l’ex Sindaco è già a conoscenza ma, visti gli ultimi avvenimenti politici, sentiva l’esigenza di apparire sulla stampa. Magari farlo con dati più accurati sarebbe stato sicuramente meglio”.