FORMIA – Al via la campagna abbonamenti del “Piccolo teatro Iqbal Mashi” con 8 spettacoli tra musica, nuova drammaturgia e rivisitazione di grandi classici a cui si aggiungono 3 spettacoli fuori abbonamenti per un’appassionante stagione da novembre 2023 ad aprile 2024 grazie alla collaborazione tra il Comune di Formia, ATCL circuito multidisciplinare del Lazio sostenuto da MIC-Ministero della Cultura e Regione Lazio, e il Teatro Bertolt Brecht.
Si parte il 4 novembre ore 20.30 con il concerto inaugurale della stagione, Sepè le Mokò con Daniele Sepe accompagnato da Donato Scotto Di Monaco (batteria), Antonello Iannotta (percussioni), Paolo Zamuner (pianoforte), Vincenzo La Magna (basso), Alessandro Morlando (chitarra) dedicato a compositori della levatura di Piero Piccioni, Armando Trovajoli, Lelio Luttazzi, Carlo Rustichelli, Alessandro Cicognini e Piero Umiliani che hanno firmato le colonne sonore di molti film.
Massimo De Matteo, Francesco Procopio, Angela De Matteo sono i protagonisti di Muratori, uno dei testi più famosi di Edoardo Erba, regia di Peppe Miale l’11 novembre ore 20.30. In una notte infinita e sospesa, due muratori sono al lavoro per chiudere con un muro il palcoscenico di un teatro in disuso. Ma il teatro è un luogo magico, e profanarlo significa scatenare presenze nascoste, irrazionali, capaci di scavare voragini di emozioni nel cuore dei due ignari manovali.
La locandiera di Goldoni, con Gaetano Franzese, Gianluca Cangiano, Vincenzo Castellone, Federica Pirone, Mario Autore (che firma anche la regia), Vincenzo Castellone, sarà in scena il 10 dicembre ore 18.30. Lo spettacolo trova il suo sunto esplicativo nel sottotitolo: come si innamorano gli uomini. Questa dicitura reca in sé i due aspetti, legati e inscindibili, della vicenda: da un lato mostrare cosa accade quando gli uomini si innamorano, dall’altro mostrare come fare, quali strumenti e metodi adoperare, per far innamorare un uomo.
Sergio Vespertino presenta il 16 dicembre ore 20.30 Sopra un palazzo, spettacolo da lui scritto con Marco Pomar, musiche di Pierpaolo Petta. Se ne sta solo sul palcoscenico, anche se in compagnia di due sedie e una strana tendina. Intanto parla, straparla, inanellando slogan televisivi, marche di strumenti tecnologici: pare che ce l’abbia col mondo intero (dalla politica alla tecnocrazia). Sulla scia del suo lucidissimo e scoppiettante delirio, prefigura scenari possibili, invoca il ritorno allo stupore e alla meraviglia.
Il 28 gennaio ore 18.30 sul palco Luca Saccoia in Natale in casa Cupiello di Eduardo De Filippo, da un’idea di Vincenzo Ambrosino e Luca Saccoia, regia di Lello Serao. Una messinscena non convenzionale che vede un unico attore interagire con sette pupazzi realizzati dallo scenografo Tiziano Fario autore dell’intera scenografia e animati da un gruppo di manovratori costituito ad hoc per il progetto e coordinato da Irene Vecchia attraverso un laboratorio di formazione aperto ai giovani del territorio. Lo spettacolo, fedele al testo di Eduardo, evoca le vicende della famiglia Cupiello, aprendo uno squarcio dentro l’immaginario e la memoria di ogni spettatore.
Uno spettacolo tutto da ridere il 3 marzo ore 18.30 con I pezzi di nerd in Vorrei incontrarti fra 30 anni, in scena Mirko Cannella, Jey Libertino e Michele Iovane, voce fuori campo Marta Filippi, regia di Danilo De Santis. Dopo 30 anni, Gianvito ritorna a casa da suo figlio Camillo, ma c’è un problema: hanno la stessa età! Gianvito, infatti nel 1993 si era sottoposto alla criogenesi, rimanendo ibernato per tutti questi anni. Al suo risveglio si ritrova in una società completamente diversa da quella a cui era abituato e, grazie all’aiuto di un amico di Camillo, Cosimo, cercherà di riconquistare la fiducia del figlio, convinto che il padre 30 anni prima abbia abbandonato lui e la madre per scappare con un’altra donna.
Amleto take away della Compagnia Berardi Casolari, di e con Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari, il 17 marzo ore 18.30, è un affresco tragicomico che gioca sui paradossi, gli ossimori e le contraddizioni del nostro tempo che, da sempre, sono fonte d’ispirazione per il nostro teatro ‘contro temporaneo’. Punto di partenza sono, ancora una volta, le parole, diventate simbolo più che significato, etichette più che spiegazioni, in un mondo dove «tutto è rovesciato, capovolto, dove l’etica è una banca, le missioni sono di pace e la guerra è preventiva».
Questa splendida non belligeranza. Una storia così, poi così e infine così, scritto e diretto da Marco Ceccotti anche in scena con Giordano Domenico Agrusta, Luca Di Capua, Simona Oppedisano, spettacolo vincitore In-Box 2022, il 24 marzo ore 18.30 è una commedia moderata sul devastante quieto vivere. Un figlio, Luigi, ossessionato dalla morte in senso negativo, racconta finali di libri e film a persone che sono alla fine della loro esistenza. Un padre, pacifista emotivo, si guadagna da vivere decorando sanitari per dittatori sanguinari. Una madre, ironizzatrice cronica, cerca la felicità nei libri horror. Le loro giornate sono un susseguirsi di abitudini rassicuranti, piccoli rimpianti, sogni rimandati, traumi ricercati e insalate poco condite.
Tre sono gli spettacoli fuori abbonamento.
Il 18 febbraio ore 18.30 Mai stata sul cammello? di Aldo Nicolaj, con Tina Tempesta, Antonella Genga, Stefania Bove, regia Vito Signorile
Il 25 febbraio ore 18.30 Vita da clown Conferenza/spettacolo – Omaggio a Jango Edwards, di e con Peter Ercolano
Il 6 aprile ore 20.30 ZiFonso di e con Pierluigi Tortora.