GAETA – Il commissariato di Polizia di Gaeta si sta occupando dalla notte di domenica della misteriosa chiusura del varco pedonale che collegava una porzione del discusso piazzale dell’ex stazione ferroviaria a via Mazzini e a via Atratina e, dunque, al centro urbano. Quanto è avvenuto – mancavano alcuni minuti all’una – lo stano cercando di ricostruire ed appurare gli inquirenti, intervenuti sul posto con una volante mentre i cittadini della zona chiedevano contestualmente l’intervento delle forze dell’ordine per una provvedimento decisamente anomalo per l’ora in cui è stato eseguito.
La Polizia ha indentificato un inserviente della società napoletana “Gaeta Parking” sorpreso a transennare o, meglio, a chiudere un varco che ora potrebbe peggiorare ulteriormente la mobilità e la sosta non solo dei residenti, ma anche di un importante e strategico supermercato che, allo stato dei fatti, diventa irraggiungibile dai suoi fornitori. Se ulteriori e negative conseguenze si potranno avere lunedì alla ripresa delle attività lavorative e professionali, la chiusura di questo varco ha provocato nella giornata di domenica una vera e propria rivolta popolare che – come avviene in queste circostanze – è stata alimentata dai social.
Lo stesso sindaco di Gaeta Cristian Leccese ha confidato di essere stato svegliato domenica mattina, poco prima delle sette, da molti cittadini e consiglieri di maggioranza che gli hanno chiesto “lumi” su quanto era avvenuto nella notte nel piazzale dell’ex stazione. La vera mobilitazione è stata guidata nella mattinata dal referente del comitato civico (il professor Damiano Di Ciaccio domenica 15 ottobre aveva presieduto un’assemblea per rinnovare all’amministrazione comunala la richiesta per ottenere definitiva liberalizzazione di questo varco) e dai consiglieri comunali d’opposizione del Pd e della lista “Insieme con Silvio D’Amante sindaco”, Emiliano Scinicariello e Franco De Angelis. Sono stati alla testa di un sit in spontaneo che ha registrato una folta partecipazione nonostante la giornata festiva e solare e benchè non fosse stato pubblicizzato.
I due rappresentanti delle minoranze, alla fine, hanno chiesto e ottenuto di incontrare il sindaco Leccese. Era stato ipotizzato anche il coinvolgimento della maggioranza consiliare ma in comune ad attendere i consiglieri Scinicariello e De Angelis c’erano soltanto il primo cittadino e l’assessore alla Polizia Locale, l’avvocato Stefano Martone: “E una tegola che non avremmo immaginato che ci finisse addosso” – avrebbero commentato i due amministratori gaetani. Il Comune ha immediatamente informato la Prefettura di Latina su quanto avvenuto nella notte, sa che la situazione è amministrativamente molto delicata perché la società “Gaeta Parking” è concessionaria di una parte del piazzale da parte del consorzio Industriale del Sud pontino e, dunque, gli spazi di manovra del comune sono molto ristretti e potrebbero concretizzarsi soltanto per ribadire la necessità di aprire questo varco per garantire i livelli minimi di sicurezza pubblica”.
La protesta – come detto – è stata alimentata sui social e gettare benzina sul fuoco ci ha pensato l’ex sindaco ed ex capogruppo centrista Giuseppe Matarazzo: “Hanno chiuso senza alcuna motivazione il passaggio carrabile e pedonale della zona del piazzale ex stazione. Nessuna notizia, nessun avviso. L’amministrazione comunale di Gaeta informi la città… la nostra città è ormai terra di nessuno… qualcuno faccia capire il perché della chiusura avviene di notte come riferito verso la mezzanotte…assurdo!!”.
In un’altra fase amministrativa il comune di Gaeta avrebbe già provveduto ad alzare la voce. Ora attende il supporto della Prefettura per emettere un’ordinanza che, ripristinando lo stato dei luoghi, avrebbe due destinatari; il concessionario del Consind, la Gaeta Parking, e la Procura della Repubblica di Cassino per verificare eventuali illegittimità e, con loro, i presunti responsabili. Ma a Gaeta – alla vigilia di una temuta seduta del consiglio comunale in programma lunedì mattina che potrebbe registrare la partecipata presenza di non pochi cittadini – tutti si stanno interrogando sulla ragione (semmai ci fosse) del gesto notturno della “Gaeta Parking”.
Gli affari previsti qualche tempo fa dopo la concessione ottenuta dal Consorzio industriale del sud pontino per la gestione delle strisce blù nel piazzale dell’ex stazione ferroviaria non stanno andando a gonfie vele. La Gaeta Parking confidava nell’inizio dei lavori per la riattivazione dell’ex Littorina Gaeta-Formia – la Regione Lazio ha bloccato i finanziamenti dopo i guai giudiziari di alcuni dirigenti della società vincitrice dell’appalto – e poi non avrebbe gradito la “concorrenza” promossa dallo stesso Comune di Gaeta realizzando parcheggi all’interno del “cratere” della vicina ex vetreria Avir.
Un fatto è certo. Gaeta e Formia stanno vivendo lo stesso incubo riguardante la gestione di un’area pubblica affidato a due distinti privati. La “Gaeta Parking” (guidata dallo storico ex amministratore delegato della fallita Formia servizi spa Massimo Vernetti) e la Roby Tour hanno chiuso rispettivamente parte del piazzale dell’ex stazione ferroviaria e il parcheggio antistante la Multisala del Mare che hanno in comune – ironia della sorte – lo stesso ente concedente la concessione: il Consorzio Industriale del sud pontino.
Le due chiusure sono slegate l’una dall’altra, ma hanno in comune un altro elemento comune denominatore: le indagini vengono svolte per appurare eventuali illegittimità commesse dai commissariati di Polizia di Gaeta e di Formia. Un caso…
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