GAETA – L‘affidamento dell’appalto c’è stato esattamente un anno fa con la determinazione dirigenziale numero 971 del 27 ottobre 2022 ma ci sarà bisogno ancora di tempo perchè, “vista la complessità della vicenda di cui sono a conoscenza il dirigente e i funzionari dell’ufficio”, si conoscano le ragioni della mancata stipula del contratto di servizio tra il comune di Gaeta e la De Vizia Transfer, la società aggiudicatrice del miliardario appalto del ciclo dei rifiuti.
Ad offrire questo tipo di risposta nel consiglio comunale di lunedì è stato il sindaco Cristian Leccese rispondendo ad una circostanza interrogazione che il neo consigliere della lista “Insieme con Silvio D’Amato sindaco” aveva inviato in effetti all’assessore con delega all’ambiente, poi risultato assente, Diego Santoro. La presa di posizione del consigliere De Angelis, di cui è stata investita anche la segretaria generale dell’ente in qualità di responsabile dell’anti corruzione Patrizia Cinquanta e la dirigente del dipartimento ambiente Stefania Della Notte, fa seguito a quella, altrettanta circostanziata, inviata nei giorni scorsi dal capogruppo del Pd Emiliano Scinicariello.
Dalla data di aggiudicazione (il 15 febbraio 2022) del servizio qualcosa si è inceppato, nel senso che “non risulta si sia proceduto alla sottoscrizione del relativo contratto in forma pubblico-amministrativa”. De Angelis, il “Mr Holmes” della politica gaetana, ha provato a trovarne traccia sul sito istituzionale del Comune, nella sezione e sottosezione riservata alla trasparenza degli atti amministrativi, ma senza alcun esito. Con un duplice motivo di rammarico: il mancato rispetto delle disposizioni dell’Anac ed il mancato intervento del presidente del nucleo di valutazione dei dirigenti del comune di Gaeta, il professor Bernardino Quattrociocchi.
Nonostante la mancata sottoscrizione contrattuale – secondo l’esponente dell’opposizione – è stato dato avvio al servizio del ciclo dei rifiuti con un semplice Verbale di consegna del servizio redatto in data 15 febbraio 2023 . Con una nota del 12 ottobre scorso lo stesso consigliere De Angelis aveva chiesto di avere copia dei provvedimenti inerenti il servizio in esame e, nello specifico, il contratto repertoriato del “Servizio di Gestione Integrata dei Rifiuti sul territorio del Comune di Gaeta”; la determina dirigenziale numero 971 del 27 ottobre 2022; il verbale di consegna del servizio redatto il 15 febbraio 2023; il provvedimento e/o provvedimenti di nomina del Dec (direttore dell’esecuzione del contratto) nella persona dell’ingegnere Monica Coppola dal 01 gennaio 2023 ad oggi e soprattutto tutte le determine di liquidazione delle varie mensilità dal mese di febbraio ad oggi con le relative fatture vistate dal Dec e le sue relazioni.
La dottoressa Cinquanta il 13 ottobre aveva chiesto ai dirigenti competenti di provvedere al rilascio di copia della documentazione richiesta “entro giorni 7(sette) dalla stessa “ma l’istanza – secondo De Angelis – non è stata ancora evasa nonostante la vigente normativa in materia di appalti pubblici impone “come nessun servizio possa iniziare senza che ci sia stata la preventiva stipula del relativo contratto”. E invece – secondo il consigliere De Angelis – il comune di Gaeta ha adottato determine di liquidazione a favore della ditta affidataria del servizio, pari ad 427.091,16 euro mensili.
Ed ecco i primi quesiti a cui il sindaco Leccese ha deciso di rispondere per iscritto in considerazione dell’assenza l’altro giorno dell’assessore Santoro “e della complessità della materia”. Le determine di liquidazione sono state precedute o meno dai controlli obbligatori del DEC ai fini della attestazione della regolarità del servizio svolto? I Dirigenti competenti sia del Dipartimento “Ambiente” che del Dipartimento “Finanziario” hanno provveduto o meno ad esprimere i loro pareri favorevoli sulla Determinazioni di liquidazione solo dopo aver verificato che gli adempimenti relativi alla regolarità del servizio a carico del Dec, come richiesto dall’Anac?
Il sindaco Leccese – secondo quanto è trapelato – avrebbe deciso di prendere tempo perché i dubbi posti da De Angelis sono di ben altra natura. Se il contratto relativo al servizio in esame dopo mesi 20(venti) dall’avvenuta aggiudicazione non è ancora stato sottoscritto di chi è la responsabilità? Come sia stato possibile consentire la esecuzione anticipata del contratto in assenza di stipula del contratto? Come sia stato possibile procedere alla nomina del Dec, con relativo compenso a carico dell’Erario del Comune, in assenza di un valido e formale contratto tra le parti essendo, appunto, il compito precipuo del DEC proprio quello di controllare la regolare esecuzione di un contratto che, allo stato, non è ancora stato sottoscritto? Quali siano i motivi che hanno impedito all’Amministrazione di programmare e formalizzare, almeno fino ad oggi la stipula del contratto di servizio in esame? Con quali relazioni formali i dirigenti comunali hanno relazionato al Sindaco, e al competente Assessore, circa le eventuali problematiche che hanno comportato la mancata stipula contrattuale? Quali iniziative e quali impegni ha assunto l’Amministrazione, sia nella persona del Sindaco e dell’Assessore che in quelle dei Dirigenti competenti, per ottemperare alle disposizioni di legge di riferimento che, allo stato, risultano del tutto violate per quanto sopra riportato? E poi: quali iniziative urgenti intende assumere il Sindaco di Gaeta circa la verificata mancata pubblicazione nella sezione “Trasparenza” di tutti i verbali della commissione di gara, della nomina del DEC, del contratto e di quanto altro obbligatoriamente richiesto dal codice degli appalti, dal Piano Nazionale Anticorruzione, dal Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n° 33 e, comunque, di tutta la normativa in materia?
Quali provvedimenti di impulso e/o di contestazione intende assumere il Sindaco nei confronti dei soggetti istituzionali interni all’Ente che avrebbero dovuto provvedere alle pubblicazioni summenzionate o al relativo successivo controllo a carico del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza, nonché Responsabile del Sistema Integrato dei Controlli Interni Patrizia Cinquanta, quale Segretario Generale e dell’Organismo Interno di Valutazione nella persona del Presidente Bernardino Quattrociocchi?
Quali iniziative, anche mediante adozione di eventuali direttive di servizio, intendono assumere il Sindaco e l’Assessore competente per delega circa la circostanza che l’avvenuto avvalimento dell’ausiliaria Urbaser s.a. in sede di gara (ha consentito alla De Vizia Transfer s.p.a. di partecipare al procedimento di evidenza pubblica e di risultare aggiudicataria del Servizio) non sia solo “cartolare” dovendo invece consistere nella messa a disposizione della aggiudicataria delle risorse tecnico-amministrative indispensabili per la esecuzione del contratto di appalto e che, a sua volta, deve risultare da apposito e formale contratto tra la ditta ausiliaria e la ditta aggiudicataria.
L’ultima richiesta è la più pesante: la De Vizia è in grado, è nella pienezza di svolgere il servizio? Ecco l’interrogativo finale posta da De Angelis quando chiede se “l’Amministrazione, tenuto conto delle modalità relative alla esecuzione del Servizio specificato, non ravvisi inadempimenti dell’aggiudicatario, anche riferiti ai presupposti di perfezionamento della procedura di gara, da apparire talmente rilevanti fino ad incidere sull’affidabilità dell’aggiudicatario stesso”.
L’amministrazione comunale nella necessaria comparazione degli interessi pubblici e privati dovrebbe verificare l’ipotesi di verificare la decadenza o meno della stessa aggiudicazione “non essendo possibile procedere ad una revoca della stessa in assenza di un formale contratto. Il comune dovrebbe procedere altresì alla escussione della fideiussione tenuto peraltro conto che la cauzione definitiva opera soltanto a seguito della stipulazione del contratto di appalto, nella specie mai sottoscritto”.
La conclusione cui giunge il battagliere consigliere di opposizione è la seguente: “Tutti questi fati possono portare ad individuare particolari profili di responsabilità amministrativa, erariale, penale altroché disciplinare con grave danno alle finanze del Comune e alla sua immagine”.