CASSINO – Una truffa milionaria nei confronti delle società concessionarie di video lottery. E’ questo l’obiettivo che si erano prefissati 2 cassinati di 57 e 41 anni, titolari rispettivamente di una
società e di una ditta individuale che gestivano ben tre sale giochi di cui una nella città Martire, una ad Ausonia e la terza a Cervaro.
Le indagini sono state eseguite, in stretta sinergia con la Polizia di Stato ed il Gruppo della Guardia di Finanza di Cassino, coordinati dalla locale Procura della Repubblica.
Le investigazioni prendono le mosse da un volume anomalo di giocate e di emissione di ticket vincenti rilevato nelle sale scommesse oggetto di indagine e da una denuncia sporta
dalla concessionaria: una società emiliana, regolarmente autorizzata dall’Amministrazione dei Monopoli di Stato, preoccupata della non autenticità di alcune richieste di rimborso di
ticket che gli erano pervenute dai soggetti cassinati.
Più in particolare era avvenuto che inserendo nelle video lottery quantitativi di denaro contante, successivamente estratto dagli stessi gestori dalle cassette di sicurezza inserite
nelle macchinette, si determinavano crediti per l’esercente riscuotibili attraverso l’emissione di appositi ticket i quali, una volta raggiunto l’importo complessivo di 5.000 euro, potevano essere posti all’incasso dall’esercente presso la società concessionaria.
Poiché i gestori avevano chiesto, nel tempo, il rimborso di ticket per importi milionari, sono scattate le indagini e la denuncia della concessionaria. Guardia di Finanza e Polizia di
Stato hanno immediatamente messo a sistema le rispettive informazioni e sono scattate numerose perquisizioni che hanno interessato le società di gestione delle sale giochi del
Cassinate, le stesse sale giochi ed anche le abitazioni dei titolari.
È stata rinvenuta e sottoposta a sequestro copiosa documentazione comprovante l’ingente truffa posta in essere dai responsabili, tra cui circa 200 ticket, che saranno oggetto di successive indagini a cura del Gruppo della Guardia di Finanza e del Commissariato P.S. di Cassino.
I soggetti investigati sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria di Cassino per truffa aggravata e ricettazione.