GAETA – Nuovi elementi sono scaturiti nelle ultime ore sull’imbarazzante empasse che ha dovuto far fronte il comune di Gaeta relativamente alla gestione del bando che, varato lo scorso 14 agosto e disponibile dal 23 agosto al 22 settembre scorsi, si sarebbe dovuto concretizzare con l’affidamento, a tempo pieno e determinato (secondo quanto prevede il primo comma dell’articolo 110 del decreto legislativo 267/2000), del terzo incarico dirigenziale nella già ingolfata struttura tecnica del comune. La Giunta ha deciso di rigare dritto: il bando non sarà annullato e, forse, ha compiuto un errore ancora più grave.
Lo si evince da una lettera che la dirigente facente funzione dell’ufficio personale del comune (e componente della selezione istituita dalla segretaria comunale e responsabile del settore anti corruzione Patrizia Cinquanta), l’architetto Stefania Della Notte, ha inviato ai 63 candidati ammessi alla selezione fiduciaria indetta dal sindaco Cristian Leccese. I 63 aspiranti dirigenti del comune di Gaeta avrebbe dovuto espletare un colloquio con il primo cittadino in due date, il 10 ed il 12 ottobre, ma – come riportato ieri – a prendervi parte furono meno della metà.
Il comune di Gaeta canditamente riapre di fatto la selezione: “I candidati che ritengono sostenere il colloquio preliminare e siano risultati assenti (a quelli fissati) il 10 ed il 12 ottobre possono presentarsi – lo scrive urbi ed orbi l’architetto Della Notte – il 3 novembre 2023, alle ore 10, presso l’aula consiliare”. Ad attenderli naturalmente ci sarà il sindaco Leccese che esaminerà quei dirigenti che hanno potuto effettuare il colloquio poco meno di 20 giorni fa.
E il motivo? E’ molto criptico – secondo quando afferma nella sua lettera al dirigente Della Notte. Parla di una “mera irregolarità di rilievo informatico nella convocazione stabilita per i colloqui relativi alla sezione in oggetto. Taluni dati potrebbero essere risultati non conoscibili – scrive testualmente l’architetto Della Notte – non conoscibili tramite accesso alla sezione “Avvisi” del sito web del comune”. Insomma, traducendo la giustificazione della dirigente Della Notte, non tutti i 63 candidati a partecipare alla selezione l’hanno potuto fare perché non avrebbe avuto la convocazione o perché la fissazione delle due date della selezione non era chiara agli interessati. Resta il fatto che l’amministrazione comunale di Gaeta, nel tentativo di sostituire il dirigente dimissionario Giovanni Falco, ora in lizza nel concorso a tempo indeterminato per la guida della ripartizione tecnica del comune di Fondi, aveva scelto il “gotha” della sua struttura tecnico amministrativa.
La commissione che avrebbe dovuto relazionare sul contenuto dei curricula dei 63 candidati era formata – come detto – dalla segreteria generale Patrizia Cinquanta, dai dirigenti tecnici Stefania Della Notte e Antonio Di Tucci e dalla segreteria verbalizzante Rossella Porceddu. A loro quattro aveva scritto qualche giorno fa – il 13 ottobre scorso primancora che scoppiasse questo imbarazzante caso – il capogruppo consiliare del Partito Democratico Emiliano Scinicariello. I suoi destinatari, sul piano politico, erano stati però il sindaco Cristian Leccese e l’assessora all’urbanistica Linda Morini.
La selezione era stata ultimata da 24 ore e Scinicariello chiedeva ai vertici dell’amministrazione comunale di voler rispondere a quattro domande: quanti candidati, tra i 63 ammessi alla selezione, come indicato nella Determinazione Dirigenziale numero 962 del 05 ottobre 2023, si siano effettivamente presentati alla prima e alla seconda prova; se all’avviso pubblico contenente la convocazione sia stata adeguata pubblicità e un congruo numero di giorni di preavviso ai partecipanti (documentando quanto affermato); se la selezione si sia svolta in presenza o anche in modalità on line (da remoto); ciò fosse accaduto, optando per la possibilità di svolgere la prova anche da remoto, se sia stata data a tutti i concorrenti notizia di questa possibilità, nel caso documentandola.
Trattandosi di procedura amministrativa suscettibile di ricorsi, Scinicariello aveva chiesto al sindaco di Gaeta e alla sua vice di “fornirmi” una risposta con cortese sollecitudine” . Un’altra istanza era stata rivolta al segretario Generale che, in qualità di responsabile della Trasparenza degli atti amministrativi, nonché Presidente della Commissione di Valutazione della selezione, “di fornirmi con estrema urgenza copia del verbale di entrambe le sedute di valutazione”.
Si tratta di documenti che l’esponente Dem non ha ancora ricevuto e una motivazione c’è: questa contestatissima selezione – Scinicariello ipotizza che qualche candidato vi abbia partecipato in collegamento in remoto quando il bando non lo prevedesse? – è oggetto di un aspro e velenoso confronto nella fila della maggioranza. Semplicemente perchè il nome del dirigente scelto per affiancare Della Notte e Di Tucci – neppure il comune di Roma capitale in proporzione ha la disponibilità di tutti questi colonnelli a fronte di un esercito ridotto all’osso ma a Gaeta i termini del problema sono sempre stati invertibili – non avrebbe trovato la condivisione totale di frange importanti, sul piano politico e numerico, della coalizione che guida dal giugno 2022 il comune di Gaeta. Il 3 novembre si riaprirà la selezione (a causa di una “mera irregolarità di rilievo informatico”) e, pertanto, Parigi val bene una messa.
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