FORMIA – Il sindaco di Roccasecca Barbara Petroni, l’ex vice sindaco di Minturno Mino Bembo, l’ex comandante della Polizia Locale del comune di Minturno Antonio Di Nardo e, poi, funzionari di medio-alta fascia dei comuni di Formia (Alessandra Di Nitto), Gaeta (Giuseppina Sciarra) e Latina (Elena Lusena). Sono alcuni dei volti noti che hanno risposto al bando pubblico del comune di Formia impegnato disperatamente a tentare di rafforzare la propria struttura dirigenziale. L’avviso, bandito lo scorso 5 ottobre e poi prorogato nella giornata del 22 per consentire “la massima partecipazione possibile”, prevede il conferimento di un incarico a tempo determinato per la durata di tre anni secondo quanto prevede il primo comma dell’articolo 110 del decreto legislativo 267/2000 ma si presta a non poche interpretazioni e perplessità di ordine procedurale.
L’amministrazione comunale di centro destra cerca un nuovo dirigente, insomma, ma sorprendentemente non specifica appieno quale settore della macchina amministrativa dell’ente sarà a capo il candidato che sceglierà il sindaco di Formia Gianluca Taddeo “a proprio giudizio” in base al “possesso di adeguati titoli culturali, competenze ed esperienze professionali attinenti allo specifico incarico da conferire”. Di quale non c’è traccia neanche nella determina numero 1456 con cui la dirigente del settore “Risorse Umane” Tiziana Livornese il 5 ottobre aveva pubblicato – come detto – il bando.
Il comune sostiene di avere la copertura finanziaria per questa nuova dirigenza esterna e, pur non specificando nel l’avviso – come detto – a quale settore è destinata, offre alcuni indizi, almeno due, secondo i quali che il nuovo dirigente fiduciario del sindaco di Formia dovrà sovraintendere all’attività dell’avvocatura interna dopo le clamorose ‘fughe’ dell’ex dirigente Domenico Di Russo e della ‘vice’ Sabrina Agresti.
Non si esclude, infatti, che allo stesso neo dirigente incaricato possa essere attribuita anche la responsabilità della Polizia Locale, un incarico che, “sottratto” all’ex comandante del corpo Rosanna Picano (è atteso ora il pronunciamento del Tar del Lazio del ricorso discusso lo scorso luglio prima della pausa feriale), è stato attribuito ad interim, come quello dell’avvocatura comunale, al dirigente del settore finanziario del comune di Formia Daniele Rossi. Nell’articolo 2 del bando pubblicato dall’ufficio personale dell’ente, quello che stabilisce i requisiti generali e specifici richiesti per l’ammissione, si precisa infatti che ciascun candidato partecipante deve essere in “possesso del titolo di studio di laurea magistrale o laurea specialistica o laurea del vecchio ordinamento in Giurisprudenza” e – ed è questa l’altra peculiarità – deve essere “in possesso dell’abilitazione all’esercizio della professione di Avvocato”.
Ma bastano il titolo di laurea in giurisprudenza e l’abilitazione all’attività forense tout court? Assolutamente no e lo specifica lo stesso bando della dirigente del settore Risorse Umane del Comune di Formia Tiziana Livornese laddove specifica che il candidato in lizza, relativamente alla necessaria esperienza lavorativa e qualificazione professionale acquisite, dovrà dimostrare tre requisiti: di aver svolto attività in organismi ed enti pubblici o privati oppure presso aziende pubbliche o private con esperienza acquisita per almeno un quinquennio in funzioni dirigenziali; di aver conseguito una “particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica desumibile dalla formazione universitaria e postuniversitaria, da pubblicazioni scientifiche e da concrete esperienze di lavoro maturate per almeno un quinquennio, anche presso amministrazioni statali, ivi comprese quelle che conferiscono gli incarichi, in posizioni funzionali previste per l’accesso alla dirigenza e, inoltre, di provenire dai settori della ricerca, della docenza universitaria, delle magistrature e dei ruoli degli avvocati e procuratori dello Stato.
Questo bando della dottoressa Livornese – se fossero confermate le possibili destinazioni del nuovo dirigente da selezionare ora – non farebbe altro che evidenziare l’esistenza di un corto circuito gestionale in cui si trovano due settori cardine e molto legati tra loro del comune di Formia. La ghettizzazione della comandante Picano – giustificata per il principio normativo della rotazione degli incarichi apicali che al comune di Formia non vale per tutti i responsabili di settore a cominciare dalla stessa dirigente dell’ufficio personale Tiziana Livornese – e l’incapacità di impedire le fughe degli avvocati Di Russo e Agresti dimostrano come il generoso stakanovismo del dottor Daniele Rossi ha dimostrato in soli pochi mesi di aver avuto il fiato corto.
Tutto sommato la partecipazione a questo avviso, dopo la riapertura decisa last minute il 22 ottobre, è stata discreta. I potenziali candidati per la nuova dirigenza al comune di Formia sono 66 ma potevano essere molti di più. In effetti le domande sono state 82 ma 16 di loro sono state escluse perchè i rispettivi candidati “sono risultati palesemente carenti del titolo di studio e dell’abilitazione professionale espressamente richiesti nell’avviso e pertanto gli stessi devono essere esclusi dalla partecipazione alla selezione”. Il comune di Formia, dunque, ha deciso di ammetterne 66 tra i quali il Sindaco individuerà i soggetti da convocare per il colloquio che, a proprio giudizio, risultino in possesso dei titoli culturali, competenze ed esperienze professionali attinenti all’incarico da conferire.
Ecco i candidati in rigoroso ordine alfabetico: Alterio Dario, Baviera Elisabetta, Bembo Mino Daniele, Bufarale Andrea, Cartigiano Ilaria, Casa Emanuela, Catucci Stefania, Chiummariello Miriam, Cianciaruso Ileana Teresa, Collalti Giulia, Corzani Roberto, D’alessio Marianna, D’angelo Donatella, D’aquilio Maria Rita, De Iuliis Pier Giorgio, De Paola Valeria, Degregorio Daniela, Di Giulio Annalisa, Di Lella Anna, Di Nardo Antonio, Di Nitto Alessandra, Di Procolo Luca, Erra Carmine, Falcone Giuseppe, Fierro Iolanda, Filosa Venerino, Foccià Giulia, Formicola Andrea, Fusco Roberta, Gigliotti Rita, Giordano Giuseppe, Incagnoli Angela, Intini Maria Valeria, Lusena Elena, Magini Gianluca, Manzo Stefano, Marinelli Massimo, Martellini Maurizio, Meola Roberto Maria, Merola Rosa, Monti Rossella, Mosca Amedeo Francesco, Muzzi Alberto, Natali Lorenza, Onofrio Ida, Pappalettera Lucia, Pedale Antonio, Petroni Barbara, Petruzzelli Savino, Piccolo Daniela, Picone Sabrina, Radice Antonio, Rapone Andrea, Rizza Giorgiopaolo, Rossi Ferdinando, Scarsella Alessandra, Sciarra Giuseppina, Scosta Giulia, Sonni Ida Maria Cristina, Spirito Alessandra Maria, Stabile Emanuela, Tagliente Silvia, Toschi Gianfranco, Trofa Giuseppina, Troianiello Carlo e Tucci Candida.
Naturalmente l’accertamento del possesso dei requisiti di ammissione verrà effettuato dall’ufficio personale che invierà l’elenco dei partecipanti ammessi al Sindaco Taddeo per gli adempimenti conseguenti. La decisione finale – come prevede la norma – spetterà unilateralmente al Primo Cittadino che potrebbe convocare per il colloquio solo i candidati che, a proprio giudizio, risultino in possesso di adeguati titoli culturali, competenze ed esperienze professionali attinenti allo specifico incarico da conferire. Per buona pace dei candidati esclusi. Il bando, poi, non esclude l’ipotesi opposta e, cioè, che il sindaco di Formia per valutare la specifica competenza professionale di ciascun candidato potrebbe avere la facoltà di farsi assistere durante il colloquio dal Segretario Generale, da un Dirigente e da un Funzionario del Comune con compiti di assistenza e verbalizzazione. Il colloquio riguarderà principalmente le competenze e le attribuzioni relative all’incarico dirigenziale da conferire. Di quale resta un mistero. O quasi.