FONDI – Il riserbo continua ad essere totale perché finalizzato a fare chiarezza prima possibile sul misterioso episodio. E’ la linea di condotta che si sono imposti, di concerto con i Pm della Procura di Latina, i Carabinieri della Tenenza di Fondi e della Compagnia di Terracina che stanno indagando sulla bomba fatta esplodere nella notte tra martedì e mercoledì sulla batteria di una motrice di un camion di una ditta di autotrasporti che la sua sede operativa in via Diversivo Acquachiara a Fondi.
I Carabinieri confidano ora sull’esito dei rilievi compiuti subito dopo la deflagrazione da parte della scientifica. Si stanno isolando le impronte digitali e tracce genetiche che gli autori dell’esplosione avrebbero incautamente lasciate sull’ordigno che non ha provocato gli effetti sperati solo per il suo carattere rudimentale. Altri due elementi che stanno caratterizzando le indagini degli uomini del maggiore Saverio Loiacono e del sottotenente Massimo Marenna riguardano l’esame del sistema del videosorveglianza del deposito di questa società di autotrasporti e le dichiarazioni rilasciate dal suo titolare e dall’autista del camion.
Hanno riferito entrambi di non aver ricevuto minacce e intimidazioni di qualsiasi natura. L’esplosione di questo ordigno rudimentale segue di sole 24 ore l’incendio che in località Greci, sempre a Fondi aveva distrutto una Smart di proprietà di un noto pregiudicato della zona.