GAETA – E’ stata corretta sinora la procedura elettorale finalizzata al rinnovo del consiglio delle Autonomie del Lazio, il Cal, in programma il 9 novembre prossimo? A chiedere l’invalidazione dell’intero e atteso appuntamento (per il quale sono in corso da giorni contatti avviati dai parlamentari e consiglieri regionali eletti nella provincia di Latina) è il battagliero consigliere comunale di opposizione al comune di Gaeta Franco De Angelis (Insieme con Silvio D’Amante sindaco).
Le sue remore le ha esternate, motivandole ovviamente , all’ufficio elezione del Lazio, alla presidenza del consiglio regionale della Pisana e, solo per conoscenza, al sindaco e al presidente del consiglio comunale di Gaeta, Cristian Leccese e Davide Speringo e agli altri 13 consiglieri comunali in carica, naturalmente di maggioranza e di opposizione. De Angelis, “quale soggetto avente diritto al voto”, chiede l’annullamento del voto del 9 novembre semplicemente perché non ha ricevuto, almeno sino al 23 ottobre scorso, “nessuna comunicazione”, nonostante la Regione Lazio, “come appurato in altri comuni, “abbia inviato all’ente tutta la documentazione e gli avvisi da rendere noto ai Consiglieri comunali ai fini degli adempimenti conseguenti al rinnovo del “Cal” e ad una eventuale candidatura”.
Insomma “nessuna comunicazione è pervenuta – si rammarica il consigliere De Angelis – in aggiunta e a chiarimento di quelle trasmesse dall’Ufficio per l’elezione del “Cal” pur reiteratamente inviati dalla Segreteria della Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio”.
De Angelis arriva a motivare la richiesta di annullare il voto del Gal del 9 novembre in quanto i termini per la presentazione delle liste sono scaduti l’11 ottobre 2023 per cui, allo stato dei fatti, oramai risulta impossibile per il sottoscritto (e comunque per tutti quanti abbiano interesse relativamente al Comune di Gaeta) presentare una propria candidatura- osserva l’esponente di opposizione – Sono stati lesi in modo irreparabile i propri diritti in materia di elettorato passivo e con gravissima violazione dei diritti derivanti dal proprio status di Consigliere Comunale”. Eppure del voto di giovedì prossimo aveva parlato fugacemente nelle sue comunicazioni il presidente del consiglio comunale di Gaeta Davide Speringo nelle fasi conclusive della seduta del 23 ottobre quando l’argomento “non era previsto all’ordine del giorno” . Questo intervento di Speringo ha motivato il consigliere De Angelis a chiedere di bloccare l’apertura delle urne: “Il motivo? A quella data erano ormai scaduti i termini per la presentazione di un’eventuale mia candidatura.”
Il consigliere De Angelis proprio nel consiglio comunale del 23 ottobre aveva interrogato il sindaco di Gaeta Leccese sulla mancata stipula, ad un anno dell’aggiudicazione dell’appalto per la gestione del ciclo dei rifiuti, del contratto di servizio con la De Vizia Transfert. L’esponente dell’opposizione aveva chiesto un approfondimento dell’intera controversia tecnico-amministrativa ma “ad oggi la documentazione richiesta, non è completamente pervenuta al sottoscritto. Il Segretario Generale Patrizia Cinquanta mi ha inviato il 25 ottobre una nota nella quale attesta che ‘Quanto al contratto relativo al servizio rifiuti al momento non risulta ancora stipulato”. Da questa ammissione dell’alta dirigente di Sessa Aurunca il consigliere De Angelis ha preso di nuovo carta e penna e ha chiesto al primo “di intervenire, con urgenza, nel chiarire, esaminare, ed eventualmente assumere i provvedimenti conseguenti, ai fini del rispetto della normativa di settore, della tutela dell’ente e nella valutazione di condotte eventualmente non conformi alla legge”.
La mancata sottoscrizione dell’appalto di servizio – secondo De Angelis – non esclude l’esistenza “di eventuali irregolarità, Illegittimità, illiceità, amministrative/erariale e, financo, penali conseguenti a condotte gestionali, oltreché di indirizzo politico – amministrative, non corrispondenti a quanto disciplinato e previsto dalla vigente normativa in materia e dalle competenti autorità di controllo”.
In particolare le possibili ed eventuali criticità, come indicate dall’interrogazione illustrata in consiglio (il sindaco ha preannunciato una risposta scritta) sarebbero relative al procedimento di gara; all’assenza di un contratto (“dopo che il servizio è iniziato da nove mesi”); ai pagamenti alla ditta nel frattempo eseguiti; alle verifiche sul servizio da parte del Direttore dell’Esecuzione del Contratto, “nominato in assenza di contratto”; alla confusione dei ruoli di controllore e controllato. Secondo De Angelis la determinazione (la più importante del procedimento) di aggiudicazione del servizio, “con la quale si chiude il procedimento ad evidenza pubblica attestandone in tal modo la regolarità”, è firmata, in qualità di Dirigente Responsabile ad interim (quindi in via sostitutiva) dalla stessa dottoressa Cinquanta “che riveste e svolge, contemporaneamente, in quel momento storico, le funzioni di Dirigente/organo gestionale/ Responsabile del Dipartimento “ambiente” e, altresì, di Responsabile Anticorruzione del Comune di Gaeta, oltre che Responsabile del Sistema dei controlli interni essendo tenuta, infine, al controllo della legittimità dei procedimenti amministrativi in base all’articolo 97 del decreto legislativo 267/2000”.
La conclusione cui arriva il consigliere della lista “Insieme con Silvio D’Amante sindaco” è chiara ed inevitabile: ”Tutto ciò sembra porre in essere un chiaro conflitto di interessi in capo al Funzionario in questione”. La segretaria comunale, insomma, non poteva essere la dirigente responsabile del procedimento e contestualmente esserne il suo controllore”.
E’ la prassi?