Tre territori uniti nella lotta alle infiltrazioni camorristiche: i prefetti di Frosinone, Latina e Caserta, Ernesto Liguori, Maurizio Falco e Giuseppe Castaldo, hanno tenuto proprio presso la Prefettura di quest’ultimo centro una riunione interprovinciale con i vertici delle forze di polizia delle tre province e con i rappresentanti delle Direzioni Investigative Antimafia di Roma e di Napoli.
L’occasione è stata probante per effettuare una mappatura delle organizzazioni criminali attraverso l’analisi dei progetti esistenti e coordinati da ogni singola prefettura. È stato ribadito come il clan dei casalesi, radicato in provincia di Caserta, estenda ora, più che mai, le proprie ramificazioni oltre i confini della Campania per sviluppare interessi ed affari nel basso Lazio. Da qui è stata espressa la necessità di individuare strategie comuni – hanno spiegato i Prefetti Liguori, Falco e Castaldo.
I fari saranno puntati soprattutto sul reimpiego di capitali di provenienza illecita nel circuito economico, soprattutto in alcuni settori, anche alla luce degli investimenti del Pnrr. Sono stati individuati alcuni settori sensibili, in primis logistica, trasporti ed edilizia, passando poi alla ristorazione, l’agroalimentare, l’ambiente, i servizi sanitari.
Fondamentale in quest’ottica è il lavoro che svolgono i “Gia”, i gruppi interforze antimafia istituiti presso ogni prefettura, stato stabilito che ci saranno degli incontri periodici, per scambiare le informazioni, sia prima di adottare provvedimenti interdittivi, sia nella fase successiva, per capire se sorgano sedi secondarie ed operative nelle tre province. Insieme verranno anche analizzate le segnalazioni delle operazioni sospette sul riciclaggio di denaro. Prossima riunione congiunta dei “Gia” a Frosinone alla fine di novembre.