GAETA – E’ compatibile la presenza di una pista di pattinaggio davanti una scuola, la più popolosa e frequentata della città, in rapporto al rispetto delle misure di sicurezza relativamente all’ingresso e all’uscita degli alunni? E’ iniziato col freno tirato e soprattutto tra feroci polemiche e proteste (come sempre amplificate dai social) il conto alla rovescia per l’inaugurazione sabato a Gaeta dell’ottava edizione deelle “Favole di Luce”.
Non bastavano le severissime requisitorie contabili del capogruppo del Pd Emiliano Scinicariello, che ha modificato il cambio del nome della manifestazione natalizia in “Favole di lucro”, che si sono aggiunte ora le perplessità di tantissimi residenti e genitori dei bambini frequentanti la scuola elementare “Virgilio”. Il comune di Gaeta, a differenza degli anni scorsi, ha deciso di allocarvi di fronte il Villaggio delle “Favole di Luce”, che sta bloccando da martedì, con la posa delle prime installazioni, piazza della Libertà, piazza Monsignor Di Liegro e il viale Battaglioni degli Alpini.
La piazza ed il viale sono stati chiusi per allocarvi il tradizionale mercatino natalizio, la pista di ghiaccio e le altre attrazioni e a Gaeta è scoppiato il caos con i genitori c he si definiscono “costretti” ad effettuare una gimkana “in un cantiere aperto senza le dovute misure di sicurezza” per accompagnare e attendere i rispettivi figli all’uscita di scuola.
“Mi chiedo se il piano di evacuazione di una scuola, che non è luogo come tanti altri – si interroga uno dei genitori su facebook – consenta un caotico ingombro davanti il suo ingresso. Giro la domanda ai nostri politici”.
Ma la protesta è anche un’altra: “In occasione delle giornate di maltempo si potrà parcheggiare davanti il Comune, in piazza XIX Maggio, troverà un posto auto e raggiungere l’ingresso della scuola, sul lato via Cadorna, dribblando le recinzioni del villaggio Natalizie e quelle, presenti da tempo, del cantiere edile aperto per consentire i lavori di ristrutturazione e riqualificazione della scuola”.
C’è una frangia di genitori più accomodante e “solidale” nei confronti dell’amministrazione comunale di Gaeta che, davanti all’accusa di aver ridotto una città ad essere prigioniera delle luminarie, sostengono come la scuola Virgilio abbia un altro ingresso ed un’altra uscita al suo retro, in via Vittorio Veneto (dove invece non ci sono stalli a sufficienza per parcheggiare e accompagnare e riprendere i bambini da scuola).
Monta dunque la protesta e a tentare di mediare tra i genitori (divisi) e l’amministrazione comunale è la paziente dirigente scolastica dell’istituto comprensivo “Carducci”, Stefania Geremicca. Avrebbe telefonato al sindaco Cristian Leccese per trovare una soluzione al problema della viabilità rivoluzionata nel “cuore” di Gaeta per favorire le “Favole di Luce” o – mutuando il nuovo glossario approntato dal capogruppo del Pd Scinicariello – le “Favole di lucro-Cui prodest ?”.