SUD PONTINO – Dopo tre giorni di permanenza nel carcere di Santa Maria Capua Vetere è tornato martedì sera presso la sua abitazione di Cellole Angelo Gentile, il pensionato di 84 anni sottoposto domenica a fermo di indiziato di delitto con le accuse di aver ucciso e di aver distrutto con un incendio il cadavere di Pietro Caprio, il professore di educazione fisica di 58 anni in servizio presso le scuole medie “Sebastiani” e “De Santis” di Minturno.
Al termine dell’interrogatorio di convalida del fermo, durato oltre tre ore, il Gip Daniela Vecchiarelli ha concesso gli arresti domiciliari all’anziano in considerazione della sua età. L’uomo aveva respinto le accuse di aver ucciso il docente confermando, assistito dal legale difensore Gabriele Gallo, di aver estinto lo scorso settembre un prestito di 10mila euro che il 58enne gli aveva concesso nel 2001 per salvare dal fallimento il negozio del figlio.
Il pensionato, un tempo operaio, oltre a ribadire la sua estraneità all’omicidio del professore avvenuto in via Pietre Bianche a Baia Domizia, aveva aggiunto nel corso dell’interrogatorio di un altro dettaglio rispetto a quanto raccontato ai Carabinieri di Sessa Aurunca dopo essere fermato perchè indiziato di essere l’autore del delitto di Caprio. E cioè di aver visto, mentre si recava a bordo della sua Fiat Palio in un podere di proprietà, Caprio in compagnia di una donna all’interno della Dacia Muster della madre 83enne.
Per il legale difensore Gabriele Gallo quanto sostenuto dal suo assistito non è un tentativo di depistare le indagini che, nel frattempo, si sono arricchite, oltre che di alcuni interrogatori, anche di mirate perquisizioni culminate con il sequestro di due telefoni cellulari e del computer della vittima.
I Carabinieri proseguono con i propri accertamenti, coordinati dal Capitano Alessia Di Rocco, e sostengono che Gentile abbia operato da solo. Lo confermerebbero il contenuto del sistema di videosorveglianza del comune di Cellole in base al quale l’anziano era solo all’interno della sua utilitaria.
Intanto è al lavoro l’avvocato Gallo, sempre più orientato ad impugnare al Riesame di Napoli il provvedimento del Gip Vecchiarelli con cui è stata concessa la detenzione domiciliare all’84enne Gentile.