GAETA – Alle prese con un vivace confronto interno provocato da ben quattro inaspettate astensioni (e da un’assenza, quella dell’ex vice sindaco ed assessore ai Lavori Pubblici Angelo Magliozzi) che hanno caratterizzato il mancato sostegno alla candidata ufficiale di Forza Italia Tania Forte in occasione rinnovo a Gaeta del Cal, il Consiglio delle autonomie locali, la maggioranza consiliare ha terminato di ottemperare ad una procedura obbligatoria dopo il ripensamento politico di varare di nuovo le quattro commissioni consiliari permanenti. Un fatto è certo. Gli ultimi sono stati giorni di duro lavoro per lo Stakanovista del presidente del consiglio comunale di Gaeta Davide Speringo.
Dopo aver ottenuto al fotofinish dalla segreteria generale del comunale la documentazione arrivata circa un mese fa dalla presidenza del consiglio regionale del Lazio per l’insediamento del seggio elettorale per il rinnovo del Cal, il presidente Speringo ha terminato di insediare le cinque commissioni permanenti rinnovate dal consiglio comunale di Gaeta in occasione della sua ultima seduta. Tutto come previsto per l’elezione delle presidenze delle commissioni “Urbanistica-Lavori” da una parte e di quella “Controllo e garanzia”.
A guidare la prima sarà l’ex presidente del consiglio comunale di Gaeta Pina Rosato (“Gaeta democratica”) che avrà come vice il coordinatore comunale di Fratelli d’Italia nonché capogruppo consiliare di “Gaeta Tricolore” Marco di Vasta. Pronostici rispettati anche per la presidenza, che in base alle disposizioni dello Statuto comunale spetta ad un rappresentante delle minoranze, della commissione “Controllo e garanzia”. A guidarla sarà il consigliere più pugnace presente in questo momento nella massima assise civica di Gaeta, Franco De Angelis, mentre il suo vice è stato eletto, in rappresentanza della maggioranza consiliare, il consigliere di maggioranza Luca Gallinaro. De Angelis ha centrato così un doppio risultato politico a meno di un mese dal suo ritorno in consiglio al posto del dimissionario consigliere ed ex candidato a sindaco Silvio D’Amante: la presidenza della commissione Trasparenza del comune di Gaeta e, al termine di una trattativa a distanza con alcuni rappresentanti della stessa maggioranza Leccese, la ricostituzione delle commissioni consiliari dopo un secco rifiuto della stessa coalizione di governo (ad inizio di mandato, nell’estate 2022) a vararle.
Il consigliere De Angelis ed il capogruppo del Pd Emiliano Scinicariello hanno portato a casa un risultato politico di non poco conto. Oltre al ripensamento della maggioranza sulla necessità di dar vita alle commissioni consiliari, hanno permesso che la loro composizione fosse di tre esponenti della maggioranza e due per le opposizioni quando quest’ultime in consiglio sono rappresentate da soli tre consiglieri: De Angelis, Scinicariello e l’ex candidato a sindaco Sabina Mitrano.
In sintesi hanno ottenuto ben otto seggi in quattro commissioni così suddivisi: tre per Scinicariello, altrettanti per la professoressa Mitrano e due per il consigliere De Angelis che però può fregiarsi ulteriormente della presidenza della commissione Trasparenza del comune di Gaeta.
Si tratta di un bottino politico niente male, la cui paternità va attribuita senza dubbio all’iniziativa politica portata avanti dalle fasi iniziali della consiliatura da parte dell’ex sindaco Silvio D’Amante. Chiedeva che tutte le forze politiche e liste civiche (anche quelle formate da un solo consigliere) presenti in consiglio fossero presenti nelle commissioni. Non se ne fece più nulla perché se questo criterio fosse stato accettato ogni commissione consiliare sarebbe stata formata da 11 componenti, un quasi consiglio comunale. Ma la caparbietà politica del dottor D’Amante ha premiato alla distanza, dopo quasi un anno e mezzo, le stesse minoranze che, nonostante i numeri risicati, possono quasi pareggiare nelle commissioni quelli più robusti (soltanto sul piano numerico) della maggioranza Leccese.
Se nei giorni scorsi i consiglieri Paola Guglietta, Gennaro Dies e Michela Di Ciaccio erano stati eletti rispettamente presidenti delle commissioni Attività Produttive, Bilancio e cultura, il varo della commissione Urbanistica ha registrato un’esclusione eccellente che non è passata inosservata agli osservatori più attenti. Riguarda proprio l’ex assessore e ex presidente della stessa commissione urbanistica Luigi Coscione che, dopo aver piantato le tende in questo organismo, ora ha deciso di uscirne. E’ un atto di generosa attenzione nei confronti della sua maggioranza consiliare? Forse. Ma il consigliere Coscione avrebbe raggiunto un accordo segreto con i vertici dell’amministrazione comunale di Gaeta che potrebbe proiettarlo quanto prima in Giunta con la pesantissima delega all’urbanistica.
Coscione, che al momento è anche consigliere provinciale di Forza Italia, avrebbe esternato la sua volontà di non candidarsi il prossimo marzo per il rinnovo del consiglio di via Costa ma in cambio ha chiesto che gli venga firmata una cambiale: l’assessorato all’urbanistica. Che al momento è del vice sindaco Teodolinda Morini, tra i 13 indagati per l’”affaire” della vendita del piazzale dell’ex stazione ferroviaria. L’11 dicembre prossimo saprà dal Gup del Tribunale di Cassino Salvatore Lo Mastro se dovrà affrontare o meno un processo con l’accusa di concorso in abuso d’ufficio e lottizzazione abusiva….Ed un rinvio a giudizio per la dottoressa Morini equivarrebbe ad una quasi automatica esclusione dalla prima Giunta Leccese.
Intanto, rinnovate ed elette le presidenze delle commissioni, lunedì mattina, alle 9 di mattino, torna a riunirsi il consiglio comunale di Gaeta con un unico argomento all’ordine del giorno: l’approvazione del Dup, il Documento Unico di Programmazione per il periodo 2024/2026. E lo stakanovismo del presidente Speringo l’altra sera è stato apprezzato dai componenti della commissione Bilancio. Il suo presidente Gennaro Dies aveva inviato la Pec di convocazione ma senza alcun allegato.
Il presidente Speringo ha dovuto riaprire da solo il Palazzo Municipale ed inviare ai commissari gli allegati sino in quel momento mancanti (“questa amministrazione ci propina sino al 2026 una Gaeta – ha commentato il capogruppo del Pd Emiliano Scinicariello – che sembra essere una città abitata da nababbi e con i tetti delle case placcati d’oro”) e le relazioni del sindaco e dei singoli assessori. Quella del delegato all’ambiente Diego Santoro il capogruppo Dem intende incorniciarla come meriterebbe. L’assessore sarebbe incappato nel solito refrain del “Seleziona-copia e incolla”.
Nella sua relazione viene evidenziato come sia “in fase di aggiudicazione il servizio del ciclo dei rifiuti”. Scinicariello ha scoperto subito l’arcano: la relazione di quest’anno dell’assessore Santoro era la stessa, identica, di quella allegata al Dup 2022 quando veramente il comune stava aggiudicando alla De Vizia l’appalto novennale della raccolta dei rifiuti. “Avrei perdonato il simpatico assessore Santoro – ha concluso ironizzando Scinicariello – se ci avesse detto e scritto le ragioni, ad un anno dall’aggiudicazione dell’appalto, della mancata sottoscrizione del contratto di servizio. Aspettiamo l’anno prossimo…”.