LATINA – L’ex presidente del Latina calcio ed ex deputato di Fratelli d’Italia, di cui è stato a lungo tesoriere nazionale, Pasquale Maietta, di 52 anni, è il destinatario di un sequestro di beni che, per un valore di cinque milioni di euro, è stato emesso dalla sezione “Misure di Prevenzione” del Tribunale di Roma. A chiedere il provvedimento, al termine di una minuziosa attività d’indagine della Guardia di Finanza del comando provinciale di Latina, sono stati ben cinque magistrati, tre di Latina – il capo della Procura Giuseppe De Falco e i sostituti procuratori Claudio De Lazzaro e Giuseppe Buontempo – e due di Roma, i sostituti procuratori della locale Direzione Distrettuale antimafia Luigia Spinelli e Corrado Fasanelli.
Gli uomini del Colonnello Angelo Andreozzi all’ex patron neroazzurro – definito “socialmente pericoloso” – hanno messo sotto chiave una serie di immobili ubicati a Latina e a Roma e quote societarie che, considerate riconducibili agli introiti derivanti da attività illecite, lo stesso Maietta non avrebbe potuto possedere rispetto ai redditi lecitamente dichiarati. Il provvedimento di sequestro, che naturalmente è finalizzato alla confisca, scaturisce dal coinvolgimento dell’ex parlamentare di Fratelli d’Italia in diverse inchieste giudiziarie, una su tutte “Arpalo” a causa della quale è stato arrestato perché legato – secondo gli inquirenti – a soggetti di stanza a Latina e nel resto della provincia pontina di “elevato spessore criminale”.
Il sequestro emesso dalla sezione di Misure di Prevenzione di piazzale Clodio ha tenuto anche conto dal sistematico coinvolgimento di Maietta, dal 2014 in poi, in reati quali il trasferimento fraudolento di valori, l’associazione per delinquere finalizzata ad una incessante attività di evasione fiscale, bancarotta fraudolenta, corruzione, nonché numerosi reati tributari e fiscali in concorso con altri soggetti.