LATINA – Al termine del rito abbreviato il Gup del Tribunale di Latina Giuseppe Molfese ha condannato due medici dell’Icot – assolvendone altri tre – dall’accusa di omicidio colposo per non aver compiuto gli accertamenti necessari ad evitare il decesso di un anziano. L’uomo, B.A.,di 81 anni, morì, dopo un breve ricovero, nel dicembre 2017 all’ospedale Santa Maria Goretti dopo la presunta mancata diagnosi presso l’Icot di un’ulcera nonostante la sintomatologia presentate dal paziente.
Sul banco degli imputati sono finiti Teresa Cavezza, Luca Colella, Maria Teresa Marcanio, Alessandro Ciuffoli e Cristina Napoli, tutti in servizio presso il reparto di riabilitazione ortopedica dell’Icot accusati di essersi limitati ad esplorare l’addome evitando di svolgere ulteriori esami diagnostici e di trattare la lesione ormai in corso. Il Gup ha condannato con la condizionale i dottori Ciuffoli e Napoli a quattro mesi di reclusione – al termine della sua requisitoria il sostituto procuratore Valerio De Luca aveva chiesto per entrambi un anno e due mesi di reclusione – assolvendo gli altri tre indagati, tutti difesi dall’avvocato Carla Bertini.
La famiglia dell’anziano deceduto si era costituita parte civile attraverso l’avvocato Lucio Teson, atteso da un altro round in sede civile per la definizione del danno subito con la prematura scomparsa dell’81enne.