FORMIA – “Ormai sono trascorse 24 ore da quando è uscita la notizia, eppure nessun commento, nessuna smentita, nessuna spiegazione, né da parte del Consigliere comunale coinvolto, né da parte del sindaco Gianluca Taddeo o del presidente del consiglio comunale Pasquale Cardillo Cupo” – inizia così la nota a firma della Consigliera comunale d’opposizione – gruppo “Un’altra città – Movimento cinque stelle”, Paola Villa. La notizia alla quale fa riferimento è quella denunciata ai Carabinieri da una opeatrice intenta a distribuire i kit per la raccolta differenziata nella frazione di Maranola che sarebbe stata insultata, e non solo, da un Consigliere comunale di Maggioranza.
“La decadenza di Formia è risultato del modo di amministrare la ‘cosa pubblica’: si continua a comandare senza programmare; si continua a stare zitti e a zittire. Si assiste a ogni sorta di cattiva e immorale azione politica: consiglieri di sorta di maggioranza e di finta opposizione, che decidono quando e dove fare le strisce blu, dove va fatto per prima lo sfalcio, la lampadina da cambiare all’occorrenza o quali zone pulire meglio e dove chiudere un occhio per la raccolta differenziata fatta male. In barba a regole e regolamenti. Solo arroganza senza vergogna. Stavolta, però c’è una denuncia, ci sono dichiarazioni chiare di una operatrice che nel fare il proprio lavoro, ossia nella distribuzione del kit per la raccolta differenziata a Maranola, viene, secondo quando riportato dall’articolo, insultata e aggredita da un consigliere comunale della maggioranza Taddeo-Cardillo Cupo, con espressioni del peggior tipo del peggior atto di prepotenza: tu non sai chi sono io” – prosegue la consigliere Villa.
L’ex sindaco di Formia, attuale Consigliera d’opposizione – che, insieme con l’altra Consgliera comunale d’oppisizione del gruppo “Guardare Oltre” Imma Arnone, sono le uniche, al momento, ad aver preso posizione sulla questione – prosegue con parole idealmente dirette proprio al Consigliere coinvolto nell’episodio di Maranola: “Consigliere glielo diciamo noi chi è lei: è un consigliere comunale, uno che deve servire la città, deve difendere il bene pubblico e mettersi al servizio di tutti i cittadini. Ecco lei è tutto questo, che non è poco, perchè ci vuole umiltà, dedizione e disinteresse …ma lei non è niente di più!”.
E conclude: “Ora ci aspettiamo che il Sindaco dia chiare spiegazioni sull’accaduto, che se i fatti si rivelassero gravi come raccontati e riportati, si prendano seri provvedimenti, che non ci siano ribaltamenti e soprattutto non ci siano ritorsioni di sorta verso la lavoratrice. Intanto, esprimiamo tutta la solidarietà a chi ha subito l’accaduto e speriamo che almeno di questo episodio, almeno stavolta, si conoscano esattamente le cose come siano andate e vengano spiegate in Consiglio comunale, davanti a tutta la città. Perchè questa città non ha bisogno di ‘sergenti Garcia’, sceriffi, supereroi o ‘marchesi del Grillo’: ha bisogno di uomini e di donne liberi e libere nella propria quotidianità senza dover ringraziare e ingraziarsi alcuno per il proprio lavoro e il proprio impegno”.