GAETA – E non si dica che i dirigenti del comune di Gaeta non sanno lavorare o lo fanno con professionale superficialità. E’ il messaggio politico che la Giunta Municipale di Gaeta ha voluto lanciare alle minoranze di centro sinistra approvando la delibera 212 relativamente alla valutazione delle performance dei propri dirigenti e della segretaria generale del comune. L’esecutivo è stato davvero generoso nel pesare gli obiettivi, sia individuali che organizzativi, raggiunti nel corso del 2022 dalla struttura apicale dell’ente. I risultati raggiunti sono contenute in una relazione finale della performance del Comune durante lo scorso anno. E la politica è stata magnanima nel quantificare le sommatorie delle perfomance e per quanto riguarda il raggiungimento degli obiettivi individuali e dei comportamenti organizzativi.
E in questa classifica, che a giorni si tradurrà in pesanti indennità economiche per i dirigenti del comune di Gaeta, a recitare un prevedibile ruolo di mattatrice è stata la potente dirigente del settore economico-finanziario dell’ente. La dottoressa Maria Veronica Gallinaro sta per concludere il suo magico 2023 – arricchito nei giorni scorsi con gli incarichi della Regione Lazio a revisore dei conti effettivo e supplente rispettivamente dell’ente parco Riviera di Ulisse e di quello dei Monti Aurunci – ottenendo il massimo, il 100%, per quanto concerne l’indennità di risultato riferita al 2022.
Si tratta di una percentuale “monstre” che non ha uguali al comune di Gaeta ed in quelli limitrofi del Golfo. La Giunta Leccese ha condiviso e premiato la scheda presentatele dalla dottoressa Gallinaro conferendole queste percentuali (30% per le performance, 50% relativo al raggiungimento degli obiettivi individuali e “soltanto” il 20% per il raggiungimento organizzativi). La titolare della “cassaforte” del comune ha mostrato la polvere agli altri colleghi dirigenti. Basti analizzare i risultati degli altri e, più precisamente, di Annamaria De Filippis con 91% (30-42 e 19%), dell’architetto Stefania Della Notte con l’89,5% (30, 42 e 17,5%) e della segretaria generale Patrizia Cinquanta con l’83,5% (20, 13,5% e 50%).
Se questi responsabili di settore sono tuttora in servizio, la classifica redatta dalla Giunta viene completata dai risultati di altri due dirigenti che hanno lasciato da tempo il comune di Gaeta. E, più precisamente, l’ingegnere Massimo Monacelli, a cui è stata deliberata l’indennità complessiva dell’80,5% ( 30, 32 e 18,5%), e l’ex segretaria generale Antonella Marra. Il suo 60% di indennità (10, 6,5 e 43,5%) è condizionato dalla conclusione anticipata del suo rapporto nel corso del 2022. Insomma per la Giunta gaetana i dirigenti del comune sono davvero bravi e inappuntabili nonostante qualche rinvio a giudizio sentenziato da un Gup per la falsificazione di una relazione tecnica, la mancata stipula (dopo un anno dall’aggiudicazione dell’appalto) del contratto di servizio con la nuova società concessionaria del servizio per il ciclo dei rifiuti ed il via libera ad alcuni cantieri sul territorio (riqualificazione dell’ex vetreria Avir e di Molo S.Maria) senza l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte della Regione Lazio.
La Giunta è sovrana nelle sue decisioni premiali a favore dei suoi dirigenti – alcuni dei quali da tempo sono accusati di eccessivo presenzialismo ad happening politici e partitici – ma queste valutazioni politiche saranno operative a breve quando distribuito un budget integrativo di ben 75mila euro. La parola finale spetterà al nuovo “Ntvc”, il nucleo tecnico di valutazione e controllo, l’ex Niv, che, nominato il 7 luglio 2022 dopo la pubblicazione di un bando, è presieduto dal professor Bernardino Quattrociocchi e ha la stessa composizione di quello in carico durante le due amministrazioni del sindaco Cosimino Mitrano. In base ai dettami della Legge Madia spetterà al “Ntvc” ratificare le scelte della Giunta Leccese in versione (anticipata) di Babbo Natale 2023…