FORMIA – Deve rimanere in carcere perché c’è il pericolo della reiterazione del reato da parte di un’indagata che non ha palesato alcun segnale di ravvedimento. E’ stato duro il Gip del Tribunale di Cassimo Massimo Lo Mastro che, convalidando l’arresto operato dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Formia su ordine del sostituto procuratore Flavio Ricci, ha disposto la conferma della detenzione presso il carcere romano di Rebibbia per M.L, 28 anni di Gaeta.
La donna, difesa dall’avvocato Pasquale Di Gabriele, l’altra mattina con il volto travisato da cappuccio di lana di colore blù, da tempo sofferente di disturbi psichici e della personalità, si è presentata con una coltello da cucina lungo 16 centimetri, con una lama in acciaio di sette, presso il negozio “Trony” all’interno dell’Orlandi Shopping Center in via Vitruvio a Formia. La 29enne si è recata direttamente presso la cassa dell’attività commerciale frequentata a quell’ora da diversi clienti.
L’allarme lanciato da alcuni clienti e dalla direzione del centro aveva permesso l’ìmmediato intervento dei Carabinieri che, dopo averla disarmata, avevano arrestato la donna con l’accusa di tentata rapina. M.L., in evidente stato di concitazione, si era rifiutata poi di firmare il verbale di arresto presso gli uffici del Norm a Scauri prima di essere associata nella sezione femminile del carcere romano di Rebibbia.
Nel corso dell’interrogatorio di convalida la donna ha rivelato di aver acquistato il coltello presso un’attività commerciale di Formia gestita da alcuni cinesi e ha spiegato di aver scelto “Trony” perché “lì avrei trovato il danaro di cui avevo bisogno”. La stessa donna ha chiesto di rimanere in carcere non potendo gestire eventualmente la detenzione domiciliare e la gestione terapeutica diagnosticatele nel recente passato da una struttura di recupero psichiatrica di Marina di Minturno.