FORMIA – Ha centro gli obiettivi che si era prefissata, in primis quelli di natura culturale e di sensibilizzazione, l’interessante iniziativa promossa da due consigliere comunali di opposizione di Formia nell’ambito dell’annuale giornata di sensibilizzazione contro ogni violenza contro le donne. Imma Arnone (Guardare Oltre) e l’ex sindaco della città Paola Villa (Un’altra città-Movimento Cinque Stelle) giovedì sera non si aspettavano una partecipazione davvero folta e trasversale, soprattutto dal punto di vista generazionale, ad una manifestazione che ha avuto il suo epicentro piazza della Vittoria (nella antistante l’ingresso del palazzo municipale) ma che si è snodata, attraverso un corteo ordinato e rumoroso, lungo via Vitruvio sino a lambire Largo Paone.
E non a caso il titolo dell’iniziativa è stata tutto un monito, un imperativo, “Facciamo rumore”, perché il “Silenzio Uccide due volte”. Dopo il caso, drammatico, di Giulia Cecchettin anche da due esponenti delle minoranze del consiglio comunale di Formia – ci si aspettava un’adesione anche dalle altre colleghe della maggioranza di centro destra anche se era presente a titolo personale l’assessore ai Servizi sociali Rosita Nervino – è partito un monito “a dire basta contro ogni forma di violenza sulle donne, sia essa fisica o verbale. Nel mondo, in Italia e anche nella nostra città di Formia”.
L’organizzazione e promozione di questo sit in da parte delle dottoresse Arnone e Villa sono state interpretate come un viatico per la realizzazione nel consiglio comunale di un coordinamento politico tra alcune delle forze di minoranze (soprattutto di centro sinistra) che, dopo le laceranti divisioni emerse in occasione del voto amministrativo dell’autunno 2021, intendono lavorare – almeno su alcuni grandi argomenti di vitale importanza per la città – in maniera sinergica.
Se alla manifestazione di giovedì in prima fila dietro lo striscione d’apertura del corteo c’era anche la segretaria cittadina del Partito Democratico Otttavia Raduazzo, trascorrevano alcune ore e, oplà, arrivava una netta ed interessante presa di posizione politica dell’ex sindaco di Formia Paola Villa nei confronti della dottoressa Arnone.
Con una nota seppelliva due anni di sfide dialettiche al color bianco in consiglio esprimendole un attestato di solidarietà dopo la richiesta di risarcimento di 400mila euro – né un euro in più, né un euro in meno – avanzata (anche se siamo ancora alla vigilia di un’istanza mediazione che il capogruppo di “Guardare Oltre” dice di non aver ricevuto materialmente) dall’imprenditore Roberto Sorrenti – candidato alle amministrative di due anni fa per Fratelli d’Italia – per quanto riguarda i lavori di riqualificazione della sua Multisala del Mare e per il tentativo di “privatizzare” il parcheggio antistante.
L’attestato di solidarietà alla dottoressa Arnone da parte della professoressa Villa conferma – ove mai ci fosse stato bisogno di ribadirlo – come il copyright dell’opposizione, alla luce dello strategico silenzio del gruppo consiliare della Lega, e la discontinuità amministrativa dei giovani Dem Alessandro Carta e dell’ex candidato a sindaco Luca Magliozzi, sia nelle mani di due donne che sanno di dover coltivare una leadership nella seconda parte della consiliatura in prospettiva degli appuntamenti elettorali che conteranno. E le parole dell’ex sindaco Villa rappresentano una censura complessiva della gestione dell’amministrazione formiana.