FONDI – Dovranno essere ripetute nelle prossime settimane le notifiche a due delle persone finite nei guai insieme al coordinatore regionale di Forza Italia, il Senatore Claudio Fazzone, accusato di corruzione impropria in concorso con il titolare di una scuola privata di Fondi, Alberto Soccodato, ed un dirigente della Regione Lazio, Massimo Luciano, di Terracina. Venerdì sarebbe dovuto svolgersi davanti il Gip del Tribunale di Latina Mario La Rosa l’udienza in cui il magistrato avrebbe dovuto valutare l’utilizzabilità o meno delle intercettazioni telefoniche a carico del parlamentare di Forza Italia. L’attività investigativa di fatto ha riunito due procedimenti, entrambi per il reato di corruzione impropria, ma nel secondo il senatore presidente della commissione Ambiente di Palazzo Madama è estraneo.
I fatti contestati riguardano l’assessore all’urbanistica del Comune di Fondi, Claudio Spagnardi, e due privati aventi titolo e interesse per una specifica pratica edilizia. L’indagine scaturì da una casuale verifica dei carabinieri del Nipaf di Frosinone. Inizialmente era stata incardinata presso la Procura del capoluogo ciociaro, poi venne trasferita a Latina perchè la contestata e presunta corruzione sarebbe avvenuta nel territorio del comune di Fondi. Proprio nell’ambito delle verifiche su una specifica pratica urbanistica sarebbe stato intercettato il senatore di Forza Italia ma – a quanto pare – senza previa autorizzazione a procedere. Per questa ragione adesso è necessario che il Gip La Rosa (prossimo a presiedere un collegio giudicante del Tribunale di piazza Buozzi) autorizzi la Procura di Latina a utilizzare le captazioni registrate, stanti le prerogative costituzionali che spettano a Fazzone come parlamentare.