GAETA – L’ultimatum è di cinque giorni. Se trascorreranno inutilmente il prossimo step sarà la Caserma di Formia sede del Gruppo della Guardia di Finanza. E’ senza peli sulla lingua il consigliere comunale di Gaeta della lista civica “Insieme con Silvio D’Amante sindaco” Franco De Angelis in una lettera che fa seguito ad un’integrativa richiesta di accesso agli atti dell’8 novembre scorso che, bissando quella del 12 ottobre, chiedeva di avere le disponibilità le carte – a quanto pare “scottanti” – relative alla mancata firma del contratto tra il comune di Gaeta e la società De Vizia Transfer per la gestione per sei anni del servizio integrato dei rifiuti.
In effetti la segretaria comunale e responsabile dell’anti corruzione Patrizia Cinquanta dopo la seduta consiliare del 23 ottobre, inviando i documenti richiesti 11 giorni prima ad una specifica richiesta di accesso agli formalizzata dall’esponente dell’opposizione (nel frattempo diventato presidente della commissione Controllo e Garanzia del comune di Gaeta), ammetteva senza batter ciglio come la De Vizia a 13 mesi dall’aggiudicazione dell’appalto (avvenuta il 27 ottobre 2022 con l’ormai celeberrima determina dirigenziale numero 971) e a nove dall’inizio del servizio non abbia inspiegabilmente sottoscritto il contratto di servizio con l’amministrazione del sindaco Cristian Leccese. Perché questo inadempimento che potrebbe esporre il comune di Gaeta a possibili rischi di natura penale e soprattutto erariale?
L’avvocato Cinquanta, ammettendo la mancata firma del contratto e allegando un’inedita lettera dell’architetto Della Notta, offriva lo spunto al consigliere De Angelis di affinare le sue già note capacità investigative dal punto di via amministrativo. La segretaria comunale nella risposta scritta rivelava l’esistenza di ben sei lettere che la stessa dirigente di Terra di Lavoro aveva avuto nel solo mese di settembre 2023 proprio dalla dirigente del settore che ha bandito l’appalto vinto dalla De Vizia Transfer, Stefania Della Notte del dipartimento “ Infrastrutture Opere Sostenibilità Ambientale e Territorio (ISAT) Ambiente e Rifiuti” del comune di Gaeta.
Cosa scriveva l’architetto Della Notte all’avvocato Cinquanta? In queste lettere potrebbe esserci la ragione o le ragioni della mancata sottoscrizione del contratto di servizio? Il consigliere comunale De Angelis queste lettere le vuole e l’8 novembre le ha chieste in un’altra richiesta di accesso agli atti.
“Se non me le vogliono dare nei prossimi cinque giorni – ha fatto sapere – basta che me lo dicano. In caso contrario nei prossimi cinque giorni (a decorrere da venerdì 24 novembre) mi vedrò costretto a segnalare l’inadempimento-omissione alle autorità che già risultano interessati della vicenda”. In parole prove, la sezione economico-finanziaria del gruppo di Formia della Guardia di Finanza. Il consigliere De Angelis si dichiara convinto come in una delle sei lettere della dirigente Della Notte ci sia la verità, il motivo o i motivi dell’incredibile mancata firma del contratto di servizio tra il comune di Gaeta e la De Vizia Transfer. Il presidente della commissione Trasparenza l’ultimatum l’ha posto alla segretaria comunale Cinquanta, alla dirigente Della Notte ma anche al sindaco di Gaeta Cristian Leccese e al presidente del consiglio comunale Davide Speringo. Sono stati informati dell’esistenza di questo “muro di gomma” : “Dalla richiesta iniziale sono ormai trascorsi più di 15 (quindici) giorni e il sottoscritto, nella qualità di Consigliere Comunale e nell’esercizio delle proprie funzioni pubbliche necessita – scrive De Angelis – della documentazione indispensabile per l’attività pubblica-amministrativa anche in funzione in qualità di Presidente della Commissione Controllo e garanzia”.
De Angelis ricorda come i termini di 30 giorni previsti dalla legge 142/90 per l’accesso agli atti per un qualsiasi cittadino non è applicabile per un consigliere comunale. Da qui – come detto – il presidente della commissione Trasparenza ha deciso di chiedere l’intervento del sindaco e del residente del Consiglio Comunale in “ottemperanza ai poteri e funzioni loro attribuiti sia dall’articolo 50 del Tuel che dallo Statuto Comunale e dal Regolamento sul funzionamento del Consiglio”.
Un pezzo di verità – secondo il consigliere De Angelis – sulla mancata sottoscrizione del contratto di servizio potrebbe arrivare dalla determina dirigenziale numero 1134 del 22 novembre scorso con cui la dirigente del dipartimento “Infrastrutture, opere, sostenibilità ambientale e territorio”. L’architetto Dellla Notte rende noto di aver approvato solo in questi giorni il piano operativo dei servizi – l’appalto vinto dalla De Vizia è diventato esecutivo lo scorso febbraio a quattro mesi dalla sua aggiudicazione – che l’appaltatore (la stessa De Vizia) aveva inviato al comune di Gaeta in tre distinte circostanze (il 31 luglio, il 18 settembre e, per ultimo, il 20 novembre scorso) sulla scorta di quanto prevede l’articolo 9 del capitolato speciale di gara. Insomma in sede di offerta tecnica il concorrente s’impegnava a fornire, a pena di esclusione, un progetto tecnico gestionale per “dimostrare l’amministrazione la valenza del progetto presentato”.
I tempi della De Vizia sono stati lunghi e laboriosi a differenza di quanto prevede lo stesso articolo 9 che dava un termine di aggiudicazione di 60 giorni – naturalmente non rispettato – per la presentazione al comune di Gaeta “il piano operativo del servizio esecutivo”. Se il termine non è stato presentato l’architetto Della Notte lo motiva pure. Dalla consegna del servizio il comune di Gaeta decise di avviare una serie di incontri pubblici (quando sono stati fatti? Ci sono tracce dei verbali?) con le categorie degli utenti più rappresentativi raccogliendo le loro istanze ed esigenze.
Da qui il comune di Gaeta manifestò la volontà di ottimizzare il servizio di raccolta dei rifiuti suggerendo di apportare alcune variazioni al progetto presentato dalla De Vizia Transfer. Tutto qui nella norma o quasi. Il consigliere De Angelis definisce inverosimile la determina dell’architetto Della Notte quando “incredibilmente ribalta i termini della gestione della pubblica amministrazione”. Inviando la determina numero 1134 alla Giunta le chiede di recepire gli atti approvati e di controllare l’effettiva rispondenza del piano operativo dei servizi approvato con quanto indicato dall’amministrazione comunale nei numerosi incontri intercorsi”.
Ma – si interroga lo zelante presidente della commissione Trasparenza del comune di Gaeta – non dovrebbe essere il contrario?