GAETA – Meglio tardi che mai. Nonostante una raffica di richieste di accesso agli atti da parte delle minoranze di centrosinistra, molte delle quali non ancora evase, l’annuncio che tutti volevano: sono stati necessari ben 13 mesi per la stipula del contratto di servizio tra il comune di Gaeta e la nuova società appaltatrice, la De Vizia Transfer, aggiudicataria nell’ottobre 2022 del milionario ed impegnativo appalto per la gestione integrata del ciclo dei rifiuti.
A renderlo noto è la segretaria comunale e responsabile dell’anti corruzione dell’ente Patrizia Cinquanta dopo un pressing politico amministrativo che, attuato da settimane dai consiglieri di minoranza Franco De Angelis, Emiliano Scinicariello e Sabina Mitrano, hanno fatto rilevare come la giunta Leccese avesse aggiudicato l’appalto nell’ottobre dello scorso anno, avesse permesso che la De Vizia iniziasse il servizio nel febbraio 2023, avesse nel frattempo liquidato mensilmente fatture alla società appaltatrice per un importo media di 430mila euro ma….senza alcun contratto di servizio.
Questo adempimento – e l’ha rivelato l’avvocato Cinquanta – è stato formalizzato il 23 novembre con numero di repertorio 177/2023 ed il contratto “è ancora in fase di registrazione”. Ad apprendere questa auspicata fumata bianca – dietro la quale si sarebbero ancora diverse anomalie procedurali nella gestione di un appalto impegnativo per i prossimi anni per le casse del comune di Gaeta – è stato lo stesso consigliere comunale Franco De Angelis.
A scrivergli è stata la segretaria comunale in ordine a due mirate e specifiche richieste di accesso agli atti protocollate l’8 ed il 22 novembre scorsi. L’avvocato Cinquanta ha tentato di gettare acqua sul fuoco delle facile polemiche comunicando al pugnace esponente dell’opposizione gaetana come nel frattempo – il 22 novembre – la dirigente del Dipartimento Opere, sostenibilità ambientale, Territorio, Ambiente e Rifiuti abbia firmato e pubblicato la determina dirigenziale numero 1134 con cui approvava (con palese ritardo) il piano operativo dei servizi secondo quanto prevde l’articolo 9 del capitolato speciale di appalto dello stesso servizio.
Se la segretaria Cinquanta pensava di aver messo le cose al posto – ha fatto sapere ora il consigliere De Angelis – probabilmente “non ha fatto bene i conti”. E’ rimasta inevasa una specifica richiesta di accesso agli atti attraverso l’esponente della lista civica “Insieme con Silvio D’Amante sindaco” chiedeva di avere copia di sei lettere che la dirigente Della Notte ha inviato alla segretaria Cinquanta nelle fasi in cui, durante gli ultimi mesi, le stesse minoranze chiedevano di conoscere le ragioni della mancata firma del contratto di servizio. Venerdì scorso De Angelis è tornato alla carica lanciando un ultimatum chiedendo di nuovo le sei lettere della dirigente Della Notte, pena il coinvolgimento di autorità competenti superiori. Insomma il gruppo di Formia della Guardia di Finanza.
Il rappresentante dell’opposizione, che da un mese è presidente della commissione Controllo e Garanzia del comune di Gaeta, ha annunciato che, oltre alle Fiamme Gialle, coinvolgerà personalmente la stessa Procura della Repubblica di Cassino sulla scorta del contenuto del penultimo ed ultimo rigo della lettera di risposta inviatagli dalla segretaria comunale. L’alta funzionaria di Sessa Aurunca gli comunicava che, nonostante sia la responsabile dell’anti corruzione del comune, per quanto riguarda la procedura dell’appalto sulla gestione integrata del ciclo dei rifiuti usciva praticamente di scena. Lo rendeva noto in questi termini: “Per eventuali successive riochieste e/o necessità si invita la S.V. a interfacciarsi direttamente con il dirigente del dipartimento Isat”. Praticamente con l’architetto Della Notte.
Davanti a quello che De Angelis ha definito uno “scaricabarile che sa di beffa nei confronti della mia persona e del ruolo che rivesto”, alla Procura di Cassino allegherà una nota che la segretaria Cinquanta aveva inviato negli ultimi giorni alla dirigente Della Notte sollecitandole a “fornire le note indicate dal consigliere comunale De Angelis con possibile urgenza”. Cosa sta avvenendo nel comune di Gaeta nella gestione di questo appalto? Perché una segretaria comunale, dopo aver intimato una dirigente a rispondere alle richieste di un consigliere democraticamente eletto, scrive chiaramente di non essere più investita dei legittimi chiarimenti di un rappresentante delle minoranze?
Di questo velenoso rapporto tra segretaria e dirigente – che durante l’amministrazione di Cosimino Mitrano sarebbe stato argomento di fantascienza cinematografica – sono stati informati nel frattempo il sindaco attuale di Gaeta Cristian Leccese ed il presidente del consiglio comunale Davide Speringo. A quest’ultimo il consigliere De Angelis si appella perché l’annuncio della segretaria Cinquanta appare essere una violazione del regolamento consiliare sull’accesso agli atti che dà un compito alla segretaria comunale di ricevere e di garantire al consigliere richiedente tutte le carte amministrative di cui ha bisogno. Perché la segretaria Cinquanta ha scritto al consigliere De Angelis di rivolgersi direttamente alla dirigente Della Notte per ricevere copia le sei lettere inviate alla stessa responsabile dell’anticorruzione? Se in quelle sei lettere non c’è nulla di penalmente rilevante perché il consigliere De Angelis non ne riceve una copia e deve assistere a questo rimballo di competenze? Interrogativi che apparentemente meritano le giuste investigazioni da parte di chi è preposto a farlo…