FROSINONE – Sarà il Gip del Tribunale di Frosinone Fiammetta Palmieri l’11 gennaio prossimo a decidere se gli indagati per l’omicidio di Thomas Bricca, Roberto e Mattia Toson, potranno essere processati o meno con il rito abbreviato a condizione, però, che venga autorizzato lo svolgimento di una perizia antropometrica. Lo ha deciso giovedì lo stesso magistrato – l’altro Gip del Tribunale del capuologo ciociaro, Antonello Bracaglia Morante, è diventato incompetente avendo disposto la custodia cautelare per padre e figlio- dopo l’istanza dei legali difensori Angelo Testa e Umberto Pappadia.
La richieesta prevede innanzitutto l’ottenimento della derubricazione dall’attuale accusa di omicidio premeditato pluriaggravato in omicidio preteritenziale e, dunque, senza le aggravanti dei futili motivi e, appunto, della premeditazione. La difesa dei Toson ha chiesto anche lo svolgimento di una speciale perizia antropometrica per stabilire la compatibilità delle altezze di Roberto e Mattia Toson con i due uomini a bordo dello scooter T Max sul quale c’era il killer di Thomas. La difesa ha sempre sostenuto che a sparare non è stato Mattia in considerazione della differenza esistente tra la reale altezza del giovane rapportata alla sagoma dell’immagine immortalata dal sistema di video sorveglianza del Girone di Alatri. Il collegio difensivo dei Toson si affida molto sul contenuto della relazione scientifica dei Ris dal quale potrebbero evidenziarsi due ricostruzioni diverse. A spararee il colpo letale di pistola si trovava vicino alla vittima. In alternativa Thomas è stato colpito accidentalmente da una distanza medio-lunga (19 metri) che, dunque, escluderebbe la volontarietà del gesto.
Il pronunciamento del Gip Palmieri è in programma tra due importanti scadenze. Se il 19 dicembre è previsto il pronunciamento della Cassazione contro la decisione del Riesame che ha confermato la detenzione in carcere per Roberto e Mattia Toson, il 2 febbraio inizierà l’inizio del processo davanti la Corte d’Assise di Frosinone. Ma se il Gip Palmieri dovesse accogliere la richiesta degli avvocati Testa e Pappadia, slitterebbe l’avvio del processo di inizio febbraio in programma, a quel punto, davanti il Gup del Tribunale di Frosinone. Come si ricorderà la richiesta del sostituto procuratore Rossella Ricca di svolgere il processo con il rito immediato by-passando l’udienza preliminare era stata accolta dal Gip del Tribunale di Frosinone Bracaglia Morante.
E’ lo stesso magistrato che nel luglio scorso, dopo sei mesi di indagini da parte dei Carabinieri del comando provinciale, emise l’ordinanza d’arresto di padre e figlio. Sono accusati di aver ucciso in sella ad uno scooter T Max, anche se per sbaglio, Thomas con un colpo di pistola alla fronte. Il loro bersaglio sarebbe dovuto essere Omar, un amico del 19 studente di Alatri con cui i due Toson avrebbero avuto una lite nei giorni precedenti nel centro storico del paese. Lo svolgimento del giudizio immediato, benchè atteso da settimane, era stato definito “anomalo” dai legali dei due Toson in considerazione – come detto – della fissazione per il 19 dicembre prossimo dell’udienza davanti la Corte di Cassazione quando a pronunciarsi sulla legittimità del ricorso contro la misura cautelare emessa nei confronti dei loro assistiti.
I genitori di Thomas Bricca, Paolo e Federica Sabellico, hanno confermato che, attraverso i rispettivi legali, gli avvocati Marilena Colagiacomo e Nicola Ottaviani, si costituiranno parte civile contro i due imputati ora trasferiti presso le strutture penitenziarie di Rebibbia e di Velletri.