CASSINO – E’ stato inaugurato presso l’IIS Medaglia d’Oro-Città di Cassino un programma di formazione-intervento che ha come tema “Responsabilità sociale e nuove competenze di sistema nei territori a destinazione turistica”. Il programma, che si svilupperà fino alla fine di gennaio, è stato messo a punto dal professor Marcello Bianchi, dirigente scolastico dell’Istituto, e da un gruppo di docenti, insieme al professor Renato Di Gregorio, responsabile della Segreteria dell’Associazione dei Comuni della provincia di Frosinone (SERAF) e, di recente, anche Destination Manager della DMO Terra dei Cammini ETS. La DMO è una sigla che corrisponde a Destination Management Organization, è un modo per intendere “la gestione di una destinazione turistica”. Per questa prospettiva si ipotizza la costituzione di un’associazione pubblico-privata, possibilmente no profit (E.T.S., Ente del Terzo Settore) che sia in grado di promuovere turisticamente un determinato territorio per accrescere il numero di turisti che lo scelgono come destinazione dei loro viaggi.
Questa nuova formula è stata introdotta dalla Regione Lazio nel novembre 2020 per sperimentare la capacità degli attori locali: enti Locali e
L’intervento che l’Istituto ha organizzato,con l’ausilio della professoressa Maria Iannone, responsabile dell’Orientamento in uscita dell’Istituto, è stato articolato in due tempi. Si è infatti partiti con una riunione introduttiva iniziale, per un numero cospicuo di studenti, sul significato di Destinazione Turistica e sulle ipotesi circa il bisogno di nuove professionalità. L’incontro,al quale hanno partecipato tutti gli studenti di quarta e quinta dei corsi economici (110 studenti), ha costituito un’occasione fondamentale per sensibilizzare gli studenti sul concetto di “responsabilità sociale” e di “patrimonio territoriale” così come è indicato nella Convenzione di Faro.
Il territorio costituisce un patrimonio che i cittadini hanno avuto in gestione dai propri avi e diventa interesse collettivo quello di proteggerlo e accrescerne il valore a vantaggio di tutti. Il primo obiettivo è stato quello di informare gli studenti sul significato di Destinazione turistica di un territorio ampio e sulle caratteristiche della sua gestione. Gli studenti hanno mostrato una conoscenza maggiore del proprio comune di appartenenza e ciò sottolinea l’importanza di accrescere, in loro e assieme a loro, una conoscenza trasversale e soprattutto del territorio nel suo insieme, che abbracci cioè epoche, tematiche storiche e culturali di sistema. Non si può infatti rappresentare la storia di Roma sul territorio se non la si legge trasversalmente ai Comuni oggi presenti.
La DMO Terra dei Cammini conta di rinforzare l’attrattività del patrimonio archeologico, quello della Memoria legata alle battaglie di Montecassino, quella dei Cammini importanti che attraversano il territorio, la presenza dei Santi e delle loro opere, l’enogastronomia ciociara tradizionale e anche la stessa Università che accoglie ogni anno anche tanti studenti stranieri. La considerazione maturata, a fronte del dialogo che si è aperto, ha messo in luce la necessità che gli studenti conoscano meglio il territorio degli altri Comuni così da poter acquisire una visione territoriale di area vasta, in aggiunta a quella vigente più prettamente “municipale”, limitata al proprio spazio di residenza.
Mediante la somministrazione di un questionario preparato ad hoc è stato possibile infine rilevare che il 50 % degli studenti partecipanti si è dichiarato interessato a prepararsi per lavorare nel settore turistico: un dato che ha confermato l’intento della Scuola nel realizzare il programma di “progettazione partecipata” sul turismo locale che si svilupperànelle giornate dell’11 e 19 dicembre e poi l’8, il 16 e il 22 gennaio prossimo per i 35 studenti che verranno scelti dagli insegnanti e si mostreranno interessati a fare questa esperienza assieme al professor Di Gregorio e a tutti gli attori locali che vorranno collaborare.
L’istituto di Cassino si è dichiarato interessato a proseguire questo tipo di azioni, alla cui base deve necessariamente esserci una collaborazione quanto più sinergica tra tutte le diverse DMO al fine di valorizzare il patrimonio territoriale così da renderlo fruibile per la comunità locale e utilizzarlo come una risorsa da proporre al mercato turistico internazionale così da produrre occupazione, lavoro per i giovani e ricchezza per le comunità locali riunite assieme.