FORMIA – Il finanziamento previsto dal Piano Nazionale di ripresa e resilienza – Misura M5C2-2.1 – non basta per realizzare completamente l’opera ma si inizi innanzitutto per non perdere quello già assegnato e anche per rilanciare, in occasione del giro di boa del mandato consiliare, l’immagine della stessa amministrazione comunale di centrodestra. Con questi propositi, di natura amministrativa e anche politica, la Giunta Municipale di Formia ha approvato il progetto definitivo per realizzare la rigenerazione del waterfront della città denominato “La Passeggiata di Cicerone”.
Il semaforo verde dell’esecutivo del sindaco Gianluca Taddeo arriva a nove mesi dal conferimento dell’incarico “ad hoc” conferito all’architetto di Arpino Maurizio Mastroianni e a due anni e mezzo da quando – era il 3 giugno 2021 – l’allora commissario Prefettizio del comune di Formia, il Prefetto Silvana Tizzano, con i poteri del consiglio comunale licenziò la fattibilità ed economica della stessa soluzione progettuale.
L’approvazione della delibera numero 252 del 6 dicembre scorso rappresenta uno spartiacque politico sul quale ha lavorato tantissimo l’assessore alle Opere Pubbliche del comune di Formia Eleonora Zangrillo nonostante la ripartizione, dopo un estenuante e sterile tira e molla, ha conosciuto soltanto il 31 marzo scorso (ma l’insediamento operativo c’è stato dopo diverse settimane) il nome del nuovo dirigente, Giuseppe Viscogliosi, anche lui di Arpino come Mastroianni. Il progetto definitivo varato ha un importo finale di cinque milioni e mezzo di euro ma “soltanto” tre milioni e 148mila euro riguarderanno la realizzazione di una tranche degli interventi previsti cui si aggiungeranno oltre 83mila euro per gli oneri della sicurezza, 878 mila per i costi della manodopera.
L’intervento consisterà nella realizzazione lungo il waterfront della città(a partire dal litorale di Vindicio e sino all’area occupata dai cantieri navali posta al di sotto della rotonda dei Carabinieri) di una passeggiata archeologica costituita da un sistema di percorsi pedonali di connessione sia tra le varie emergenze archeologiche e naturalistiche presenti, sia con il centro urbano costituito dalla Via Vitruvio, il tutto per una lunghezza complessiva di circa due chilometri e mezzo.
Il progetto, suddiviso in quattro tratti prevede, altresì, la realizzazione di spazi di aggregazione, in particolare nei pressi Piazza Marina nella parte sottostante l’ex discoteca “Marina di Castellone” sottratto definitivamente alla criminalità organizzata e acquisito al patrimonio dell’Ente con Deliberazione di Consiglio Comunale numero 4 del 28 marzo 2022.
E’ orientamento della Giunta aprire i primi cantieri in direzione del litorale di ponente della città, insomma da Largo Marina sino alla pinetina di Vindicio. L’amministrazione comunale sa di avere una coperta molta corta per sostenere finanziariamente la realizzazione di quest’opera. La riqualificazione del waterfront del lato di levante – quello che per intenderci che interesserà il tratto Largo Marina-porto Vespucci – avverrà solo successivamente con questa opzione economica: l’inserimento di un capitolo ad hoc nel prossimo bilancio di previsione, l’accensione di un mutuo o la richiesta di un finanziamento alla Regione Lazio – ha fatto sapere l’assessore ai Lavori Pubblici Eleonora Zangrillo.
Il comune per la cantierabilità del primo tratto della passeggiata de “La Passeggiata di Cicerone “ (a svolgere il ruolo di Responsabile unico del procedimento è l’ingegner Claudio Severino Filosa ) prevede tempi celeri. L’intervento, avendo un importo sotto soglia, non sarà deciso al termine di una tradizionale gara d’appalto: il 23 novembre scorso il dirigente ad interim della dirigente della centrale unica di committenza con la determina numero 1759 ha deciso che la sua realizzazione avverrà attraverso un affidamento diretto sulla scorta di un’indagine di mercato iniziata con la pubblicazione di un avviso di manifestazione di interesse “stante la carenza di operatori in possesso dei requisiti richiesti nell’albo dei fornitori in disposizione ed in uso corrente presso il comune di Formia”.
Naturalmente il progetto definitivo ha già comportato degli impegni di spesa, il più cospicuo dei quali – oltre 91mila euro – è previsto per l’onere professionale previsto per il tecnico estensore, l’architetto Maurizio Mastroianni.
La Giunta per lo svolgimento di una perizia geologica sulla terraferma è stato incaricato la dottoressa Silvia Staiano di Formia (con un impegno di spesa che sfiora gli 11mila euro), per quella geologica in ambienti subacquei è stata investita la società “Teichos” di Napoli (per quasi 10mila euro), per la realizzazione geologico-sismica è stato incaricato il geologo Pierluigi Di Russo di Fondi (per oltre 13mila e 500 euro), per i rilievi planoaltimetrici (di supporto al Rup in fase espropriativa e di assistenziale catastale) è stato nominato il geometra Giuseppe Napolitano di San Cosma e Damiano (per un impegno di spesa di oltre 15mila euro) così come è stato affidato l’incarico “ad hoc” all’architetto Michele Stamegna (per un impegno di spesa di oltre 44mila euro) per la verifica di progettazione e di supporto al Rup per la validazione del progetto definitivo.
Per dar vita alla riqualificazione del waterfront il comune di Formia sarà costretto ad acquisire alcuni terreni (soprattutto nella zona della Marina) per le cui procedure di esproprio è stata garantita la copertura finanziaria di 113mila euro. Se per alcuni privati è stata raggiunto già un accordo bonario, per altri la trattativa è appena agli inizi e si pensa di definirla – ha concluso l’assessore Zangrillo – nelle prossime settimane.