FORMIA – Si sappia subito; non saranno celeri i tempi per la riqualificazione o, meglio, per la riattivazione carrabile di ponte Tallini a Formia, la datata e superata struttura che ha collegato negli ultimi 60 anni il centro urbano all’area del porto passeggeri di Molo Azzurra e alla strada litoranea (direzione sud). Molte perplessità a tal proposito sono evidenti leggendo il contenuto della delibera 245 con cui la Giunta ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica del ponte intitolato al celebre fisico di origini formiane.
Una scelta discutibile sul piano economico finanziario dal momento che la stessa amministrazione comunale ha già contratto un mutuo per abbattere e demolire il cavalcavia superato sul piano architettonico e funzionale e realizzare una rotatoria tra largo Paone e molo Azzura per migliorare la sicurezza lungo il tratto iniziale della strada Litoranea e decongestionare la viabilità in questo snodo strategico della città. E invece la Giunta (chissà se condivida o meno il pensiero del dirigente del settore Opere pubbliche del Comune, Giuseppe Viscogliosi?) ha approvato un costosissimo progetto di riqualificazione di ponte Tallini per un importo di un milione e 488mila euro che, suddivido in due stralci funzionali di 950mila e 538mila euro, vedrà costretta la giunta accendere un….altro mutuo.
I tempi non saranno ragionevolmente brevi così come la città ha dovuto fare già i conti con le lungaggini burocratiche ed un indecisionismo politico poco invidiabile. Qualche esempio. Ponte Tallini è stato oggetto nel 2018 di una specifica indagine strutturale che condusse il redattore del primo studio di riqualificazione, l’ ingegnere Salvatore Giacomo Morano, incaricato con la determinazione dirigenziale numero 83 el 25 maggio 2017, a prescrivere l’adozione di alcuni provvedimenti di limitazione del traffico sia sulla sede stradale che sui marciapiedi ed a “suggerire la prosecuzione delle attività conoscitive sull’attuale capacità portante dell’opera, finalizzate allo sviluppo dei futuri interventi sull’opera”.
Con la deliberazione di Giunta Comunale numero 95 del 12 marzo 2020 furono forniti gli indirizzi per la “Valorizzazione del Borgo marinaro di Mola ed interconnessioni con le aree limitrofe” che contemplava, fra l’altro, anche la pedonalizzazione del Ponte Tallini per migliorare il collegamento con il Centro Commerciale naturale di via Vitruvio. Il settore Opere pubbliche del comune di Formia avviò poi la progettazione di alcuni interventi manutentivi dei viadotti posti lungo l’asse stradale della “Litoranea” e furono affidate le prove di carico su Ponte Tallini.
La struttura venne chiusa però dalla Giunta del sindaco Paola Villa. Era il 15 maggio 2020 quando furono emesse le ordinanze 125 e 126 da parte dell’allora dirigente del Comando di Polizia Locale Rosanna Picano per interdire il ponte Tallini al traffico veicolare nel tratto che va dall’intersezione con via Vitruvio fino all’intersezione con la strada di accesso al molo di imbarco di molo Azzurra. Del problema si è fatta carico la giunta guidata dal sindaco Taddeo che, approvando la delibera numero 131 del 13 maggio 2022, dava indirizzo all’allora dirigente del settore Lavori Pubblici “di porre in essere senza indugio ogni azione finalizzata al completamento dell’analisi conoscitiva per la redazione di un progetto di ristrutturazione e consolidamento per la definitiva riapertura al traffico veicolare del Ponte Tallini. Che la velocità di azione del settore Lavori Pubblici del comune di Formia sia quella di…. Marcel Jacobs lo si evince soltanto dalla Determinazione Dirigenziale 1998…
Fu emessa soltanto sei mesi fa dopo – 24 novembre 2022 – dal pronunciamento politico della Giunta. Si affidava all’ingegner Enrico Franco Sabellico l’incarico per la redazione della stima dei costi di intervento, valutando almeno tre scenari possibili (consolidamento strutturale per transito a senso unico veicolare e pedonale, solo pedonale, demolizione) dell’intervento denominato “Riqualificazione ponte Tallini”.
Il tecnico incaricato è stato più smart e professionale dell’ente da cui aveva ricevuto l’incarico. “Soltanto” il 13 gennaio scorso l’ingegnere Sabellico trasmetteva quanto richiestogli , cioè, la relazione tecnica illustrativa “afferente le considerazioni preliminari in merito alla valutazione del rapporto costo-benefici degli interventi proposti con i correlati grafici progettuali significativi delle diverse proposte di intervento”.
Ha un impegno finanziario di un milione e 488mila euro perché, nonostante tutto, “è intenzione dell’Amministrazione attuare celermente ogni azione utile finalizzata alla riapertura al traffico del Ponte Tallini in sicurezza”. La vogliono tutti (la riapertura!) ma quando, in considerazione di un piano progettuale che, coperto già da un mutuo, avrebbe potuto avviare ed ultimare una già necessaria rotatoria? Il comune ha deciso di intraprendere la strada piu lunga ed irta insidie sul piano ingegneristico e funzionale ed in quest’ottica ha deciso di approvare il progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’ingegner Sabellico e, in vista di accedere un nuovo mutuo presso la Cassa Depositi e prestiti, ha formalizzato un nuovo incarico, quello di responsabile unico del progetto a favore dell’Ingegnere Emanuele D’Avino.
Uno più..uno in meno.