PONTINIA – Innalzamento dei costi, tanto per le materie prime quanto per quelli energetici e logistici, costante richiesta di incremento delle produzioni a fronte di risorse sempre più esigue ed eventi climatici estremi che hanno messo a dura prova i raccolti. La sequenza di avvenimenti dirompenti degli ultimi anni, dalla crisi pandemica alle situazioni geopolitiche sempre più complesse, con il loro corredo di strozzature nelle catene di fornitura e di aumento generalizzato dei costi, ha investito l’intero settore agroalimentare nazionale, senza alcuna eccezione per la filiera pontina. Gli agricoltori non a torto parlano di “nuove sfide” che impongono alle aziende e a tutto il comparto una revisione delle logiche con cui si è operato finora e la delineazione di percorsi di trasformazione che consentano di adottare risposte resilienti, improntante sull’efficienza economica e sull’ottimizzazione delle risorse.
La sostenibilità intesa nella sua dimensione economica, sociale e ambientale sarà al centro del convegno “Sviluppo sostenibile e nuove sfide della cooperazione agricola pontina”, promosso da Confcooperative Lazio Sud, in programma giovedì 14 dicembre alle 15 presso l’auditorium del centro direzionale della BCC Cassa Rurale Agro Pontino di Pontinia (Latina). Obiettivo dell’evento, che si inserisce a conclusione di una progettazione tesa a mettere in luce il ruolo delle imprese cooperative nello sviluppo economico e sociale territoriale, è porre in relazione beni ed esperienze da valorizzare in una logica di sviluppo sostenibile, per sostenere sfide locali riconosciute su scala globale.
Un equilibrio complesso, ma raggiungibile anche sull’esempio dell’economia collaborativa delle imprese cooperative, votata a uno sviluppo sostenibile dei territori e della comunità attraverso una qualità che ricomprende tanto la dimensione produttiva quanto quella etica e valoriale a pilastro delle aziende. Investimenti e innovazione sono le parole d’ordine da mettere in pratica, accanto alla difesa delle eccellenze produttive, puntando su qualità, trasparenza e competitività come leve essenziali per guadagnare spazi di mercato e rimarcare l’importanza strategica del settore agroalimentare pontino nei contesti nazionali e internazionali.
Aprirà i lavori il presidente di Confcooperative Lazio Sud Giuseppe Testa, seguiranno i saluti del presidente della Camera di Commercio Frosinone-Latina Giovanni Acampora. L’intervento introduttivo, riguardante i numeri e il futuro della cooperazione, per una fotografia del settore agroalimentare nell’area pontina alla luce del “Rapporto – pubblicato in questi giorni – Confcooperative Fedagripesca 2023”, sarà curato da Pierpaolo Prandi, responsabile dell’area statistica e ricerche di mercato di Fondosviluppo. Dalla rappresentazione del sistema cooperativo pontino anche in relazione al contesto nazionale offerta dall’analisi del “Rapporto”, si passerà a una fotografia del territorio attraverso le immagini, con la presentazione del video ìdedicato alla cooperazione agricola pontina.
Il convegno si avvarrà anche della testimonianza di Davide Vernocchi, presidente del Comitato settore Ortofrutta di Confcooperative Fedagripesca nazionale, finalizzata a passare in disamina le criticità ma anche le leve per una maggiore capacità sistemica del settore ortofrutticolo italiano, anche in relazione ai recenti accadimenti in Emilia Romagna, tra calamità, perdita di superfici e inevitabili cali di produzione. Salvatore Stingo, presidente Fedagripesca Lazio, interverrà invece sugli impatti strategici, organizzativi e operativi tesi a valorizzare le imprese agroalimentari locali, tra criticità e prospettive future. Le conclusioni saranno affidate a Maurizio Manfrin nel suo duplice ruolo di presidente della BCC Cassa Rurale Agro Pontino e di presidente del Consorzio Agroalimentare dell’Agro Pontino, a quasi un anno dalla sua costituzione.