LATINA – Dieci condanne per complessivi 30 anni e quattro mesi di carcere, 24 anni in meno rispetto alla già dura requisitoria del sostituto procuratore Giuseppe Buontempo. Sono stati questi alcuni dei numeri emersi dal processo – celebrato con il rito abbreviato – nei confronti di dieci cittadini stranieri di nazionalità tunisina, marocchina e algerina, arrestati esattamente un anno fa, il 14 dicembre, nell’ambito di un’operazione della Polizia contro lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Secondo la ricostruzione del sostituto procuratore Bontempo i dieci imputati – Hacene Ounissi, Rachid Harrada, Dhiab Belhaj, Hichem Dhifaoui, Khaled Benabdallah, Glei Yousfi, Nourredine Hamza, Hamed Belhadj, Amar Derhal e Mohamed Alì Garsi – avrebbero fatto di un’organizzazione dedita, nel corso del 2021, allo spaccio di cocaina, eroina e hashish per le strade di uno quartiere più difficili del capuologo pontino.
Le indagini, eseguite dal Servizio centrale operativo della Polizia di Stato, si erano concretizzate anche con l’ausilio di sistemi di videosorveglianza, intercettazioni telefoniche e con l’importante contributo di alcuni agenti di Polizia che, operando sotto copertura, si erano infiltrandosi tra gli spacciatori. L’operazione ebbe un’eco mediatica in quanto lo spaccio della droga si sarebbe consumato nei pressi delle scuole, della chiesa e dei centri ricreativi del quartiere Nicolosi, per di più alla presenza di minori. Per questo motivo gli inquirenti simularono di essere loro stessi acquirenti di sostanze stupefacenti simulando acquisti e passaggi, consentendo di raccogliere elementi utili alla ricostruzione dei singoli ruoli degli indagati (difesi dagli avvocati Alessia Vita, Valentina Sartori, Alessandro Farau e Giovanni Codastefano) nella piazza di spaccio.