CASSINO – Il 27 settembre scorso, presso l’Aula Magna dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale diverse istituzioni nazionali, regionali, provinciali e locali avevano preso l’impegno a costruire le condizioni per realizzare, nel Cassinate, una fiera internazionale dell’Ergonomia dei Cammini a partire dall’ottobre del prossimo anno. La proposta era stata avanzata dal gruppo di lavoro nazionale dell’Ergonomia del Territorio e dei Cammini dell’Associazione degli Ergonomi italiani, la Sie, un’associazione federata con lo IEA (International Ergonomics Association) che riunisce gli Ergonomi di tutto il mondo.
Questo gruppo, che ha un forte radicamento nel Lazio, ha organizzato diversi convegni nazionali presso l’Università di Cassino, il CNR di Roma e all’Assemblea degli Ergonomi di Lucca a partire dal 2019 in avanti. Il lavoro del professor Renato Di Gregorio, coordinatore del gruppo nazionale, e del professor Alessandro Silvestri, docente della Facoltà di Ingegneria presso la stessa Unicas ha consentito di mettere a fuoco la necessità che hanno “i Territori” di un’attenzione “ergonomica” e il bisogno conseguente di una nuova figura professionale: l’Ergonomo Territorialista che se ne può occupare in modo competente. Il suo ruolo sarà quello di fare in modo che i territori, dove vivono e lavorano le comunità, siano sempre più gradevoli, sicure e accoglienti seguendo lo stesso principio usato per rendere sicuri e gradevoli i luoghi di lavoro e di studio e le stesse abitazioni di noi tutti.
L’Uni (l’Ente nazionale di normazione) ne ha tenuto conto, tanto che a breve uscirà una norma che identifica, tra le attività principali dell’Ergonomo, anche quelle che riguardano l’Ergonomia del territorio. In questo quadro era più che opportuno che i Comuni del Cassinate, che aderiscono all’Associazione dei Comuni Seraf fin dal 2004, si impegnassero a rendere “ergonomicamente” adeguati i Cammini che l’attraversano e il Cammino di San Benedetto in primis… in successo di “camminatori” che lo percorrono, da Norcia a Montecassino, che provengono da tutto il mondo.
I Comuni Seraf aderiscono peraltro anche all’associazione Terra dei Cammini che consente loro di collaborare strettamente con tutti gli altri Comuni della provincia di Frosinone attraversati dagli stessi Cammini, Comuni i quali, a loro volta, aderiscono a diverse DMO (Destination Management Organization) che si devono curare della loro promozione. L’occasione per acquisire un po’ di fondi per rendere “più ergonomico” il percorso dell’ultima tappa, quella che va da Roccasecca a Montecassino, è stata fornita dall’avviso emesso dal Ministero del Turismo che ha stanziato quasi cinque milioni di euro per i Cammini religiosi che sono inseriti nel Catalogo che ha costituito quest’anno. Il sindaco di Villa Santa Lucia, Orazio Capraro, non si è fatto sfuggire l’occasione anche perché “il Cammino” che passa sul suo territorio, ha una tappa importante presso il Santuario di Maria delle Grazie, dove si racconta che San Benedetto incontrasse la sorella Santa Scolastica.
Il comune di Villa Santa Lucia, facendo parte del Seraf fin dalla sua costituzione, ha potuto usufruire della consulenza della segreteria dell’associazione svolta da” Impresa Insieme S.r.l.” e di quella dell’associazione giovanile “Ti Accompagno APS” che è stata costituita in seno all’Associazione dei Comuni proprio per occuparsi di Cammini oltre che di educazione e formazione-intervento. Il progetto, che è stato formulato con il contributo anche degli “Amici del Cammino di San Benedetto” e della società “Start” di Cassino che si occupa di intelligenza artificiale, ha un valore di 230 mila euro interamente finanziato dal Ministero del Turismo. Esso è risultato vincitore tra i quindici progetti finanziati a livello nazionale su 230 progetti presentati ed è l’unico progetto finanziato in regione Lazio. Naturalmente, proprio perché nasce dentro l’associazione SER.A.F., il progetto non si limita a migliorare ergonomicamente il solo comune di Villa Santa Lucia, ma coinvolge tutti i Comuni che vanno da Roccasecca a Cassino e che il Cammino attraversa o lambisce.
Il progetto propone di migliorare la sicurezza dei Camminatori, in quanto il Cammino si sviluppa, per buona parte, su una strada percorsa da autoveicoli e per un’altra parte su strada sterrata che costeggia il monte dove ci sono squarci sulla valle non protetti da ringhiere . Si curerà inoltre l’accoglienza, sia dal punto di vista dell’ergonomia organizzativa che dell’Ergonomia fisica e, con l’intelligenza artificiale, si costruiranno dei sistemi di interazione con la storia dei Santi lungo la via, curati con l’ergonomia cognitiva.
Proprio per questo il progetto ha assunto il nome: “l’incontro dei Santi”. Gli ospiti che frequenteranno la Fiera internazionale sull’Ergonomia dei Cammini nell’ottobre del prossimo anno, potranno così costatare come l’intervento ergonomico rende più sicuro, piacevole, culturalmente efficace l’esperienza che si matura seguendo un Cammino come quello di San Benedetto progettato, realizzato e promosso da un progettista di Cammini.