FORMIA – Che Natale si festeggi il 25 dicembre di ogni anno lo sanno tutti, compresi i bambini che devono vedere ancora la luce. Tutti, forse, ad eccezione del comune di Formia che solo venerdì 15 dicembre ha pubblicato un avviso pubblico – a firma della sempre attenta segretaria generale e responsabile pro tempore del Suap, lo sportello unico delle attività produttive, la dottoressa Marina Saccoccia – per l’individuazione di soggetti cui assegnare le tradizionali casette natalizie per lo svolgimento di attività di esposizione e/o vendita nel settore, alimentare e non, di prodotti tipicamente natalizi e della tradizione enogastronomica ed artigianale locale e attività di somministrazione alimenti e bevande”.
La fretta è sempre una cattiva consigliera – basta chiederlo ai gattini quando devono partorire – ma la segretaria Saccoccia ha dovuto raccordarsi alla delibera di Giunta numero 263 del 14 dicembre che dava il via libera a questa manifestazione d’interesse davvero “last minute”. I sedici articoli dell’avviso pubblico sintetizzano l’urgenza utilizzata dall’amministrazione formiana per arricchire la propria programmazione delle festività Natalizie 2023-2024. Si specifica (articolo 3) che ad essere interessati a vedersi assegnate le casette potranno essere gli operatori economici, commercianti, enti, comitati, associazioni o fondazioni di varia natura (culturali, artistiche, di spettacolo, di volontariato , assistenza e onlus).
Ma l’obiettivo è chiaro – o dovrebbe essere tale – è quello di svolgere attività di esposizione, vendita nel settore alimentare e non di prodotti natalizi (anche la famosa porchetta di Ariccia?) e della tradizione enogastronomica locale oltre che attività di somministrazione di alimenti e bevande. Tutti i potenzialmente espositori dovranno essere “professionalmente validi” per tentare di accaparrarsi le 29 casette Natalizie messe a disposizione dalla Giunta Taddeo. Così dislocate sul territorio comunale: Largo Paone (6), Piazza Vittoria (5), Piazza Aldo Moro (10), Piazzetta Municipio (4), Torre di Mola (2) e Penitro 2).
Il bando del comune ignora che il Natale si festeggia anche in altre realtà territoriali di Formia, dalle frazioni di Maranola-Trivio e Castellonorato al litortale di levante di Gianola e S.Janni a quello di ponente di Vindicio. Su un punto, quello di apertura delle casette, la Giunta non sembra avere le idee molto chiare. Utilizza l’avverbio “presumibilmente” per l’indicare il giorno di apertura, il 20 dicembre che si potrarrà sino al 7 gennaio 2024, dal lunedì al giovedì dalle 14 alle 20, il venerdì, il sabato, la domenica, i festivi e i prefestivi dalle 10 alle 20.
La segretaria Saccoccia si è mostrata generosa annunciando, inoltre, che gli assegnatari delle cassette potranno ampliare gli orari di apertura e di chiusura, a condizione che motivino la richiesta e siano autorizzati (e ci mancherebbe in questa fase di stagnazione economica) dall’amministrazione comunale. Naturalmente il tempo a disposizione per chiedere la disponibilità delle Casette natalizie (ciascun richiedente ne potrà ottenere al massimo una) è tiranno e bisogna procedere in fretta.
Natale è il 25 dicembre prossimo e le domande di partecipazione all’avviso dovranno essere presentate inderogabilmente entro le ore 12 del 19 dicembre perché nel pomeriggio dello stesso giorno una commissione tecnica dovrà esaminare le domande presentate. E se tutto andrà per il verso giusto il 20 dicembre la programmazione Natalizia sarà ancor più ricca e accattivante.
Il bando specifica la disponibilità da parte del comune delle 29 casette Natalizie da assegnare. E allora: perché qualcuno ha deciso di pubblicare il bando soltanto il 15 dicembre ? Il suo contenuto è finito dritto dritto sotto la lente d’ingrandimento dell’ex sindaco di Formia Paola Villa. “In extremis o a scoppio ritardato, come spesso accade in quest’amministrazione Taddeo-Cupo, arriva la “manifestazione di interesse” del comune di Formia per assegnare le casette di Natale. Bisogna fare davvero in fretta perché gli uffici nel pomeriggio devono velocissimamente assegnare le casette a chi ne avrà fatto richiesta, dopo aver controllato requisiti, incompatibilità, non corrispondenze al bando. Perché il 20 mattina, bisogna che le casette siano aperte!
Come dice il bando: l’apertura è obbligatoria e se non rispettata deve essere “giustificata a dovere” o viene ritirata la concessione – ha aggiunto il capogruppo di “Un’altra città” – Non oso neanche immaginare se questo assurdo ritardo fosse successo con altra amministrazione: stavamo già leggendo, titoloni a caratteri cubitali, comunicati di associazioni di categoria, politici di “grido” che chiedevano “trasparenza” e “legalità”. Sarebbe successo un vero delirio. Oggi tutti zitti, meglio non inimicarsi nessuno, questi sono permalosi…ne abbiamo avuto prova per l’ennesima volta nell’ultimo consiglio comunale, dove il sindaco, spalleggiato dalla sua maggioranza e dalla finta opposizione, non solo non accetta il contraddittorio, ma addirittura dice “io se voglio, i regolamenti me li posso fare da solo”, in barba a tutte le regole democratiche e iter amministrativi necessari perché…di legge.” L’ex sindaco censura o, meglio, stigmatizza questo modo di pro cedere: “Non ci sarà tempo per ricorsi, per controlli… Intanto noi pubblichiamo il bando, così che arrivi a più persone possibili, così che tutti – conclude con un mix di veleno e sarcasmo – possano partecipare e non solo “qualche amico” …qualche loro amico e qualche amico degli amici dei loro amici. Amici! E non cittadini.”
A gettare benzina sul fuoco delle polemiche, ma all’esterno del sonnacchioso consiglio comunale di Formia, è l’ex assessore e consigliere comunale di centrosinistra Enrico D’Angelis. “Devo prendere atto quanto sia previdente questa amministrazione pubblicando un bando di manifestazione di interesse per le casette di Natale che deve risolversi in due giorni: il 19 dicembre consegna della manifestazione di interesse con l’assegnazione delle strutture ed il 20 dicembre con la loro apertura Si tratta del Natale 2024 evidentemente. Non ditemi che è per il 2023 perche’ – ha scritto sui social D’Angelis – ci sarebbe da ridere. Ormai Natale e’ passato. C’è da preoccuparsi perche’ si fa presto a pensare che il bando vada fatto obbligatoriamente perche’ a qualcuno installare quelle casette, anche solo a Natale fatto, e vendere qualcosa interessi a prescindere.”
D’Angelis, Paola Villa a parte, censura il silenzio di tutte le altre minoranze: “Mi raccomando, nessun consigliere comunale chieda spiegazioni. In caso potrebbe dolersi qualche giovane e intraprendente imprenditore innovativo e dobbiamo sorbirci altre lezioncine sul principio del ‘lasciateci lavorare, oppure, come sussurra qualche malpensante, lasciateci fare quel che cacchio ci pare’”.