GAETA – La conferma è arrivata: nel comune di Gaeta è in atto una guerra strisciante tra la segretaria comunale e responsabile dell’anti corruzione dell’ente Patrizia Cinquanta e alcuni dirigenti, in primis quello dello Sportello unico delle attività produttive e responsabile facente funzione del servizio ambiente e rifiuti Stefania Della Notte. Tra i due ha deciso di assolvere al ruolo di bastian contrario il consigliere comunale di opposizione Franco De Angelis (“Insieme con Silvio D’Amante sindaco”) in ordine ad una battaglia intrapresa da tempo sulla firma del contratto di servizio dell’appalto integrato dei rifiuti a 13 mesi dallo svolgimento dell’appalto e a 9 mesi dal conferimento dell’incarico. Il consigliere De Angelis aveva saputo (dalla segretaria Cinquanta) dell’esistenza di sei lettere che nel corso di questi mesi la dirigente Della Notte le aveva inoltrato. Inevitabile la richiesta – attraverso una mirata istanza di accesso agli atti – di averne copia che di fatto ha provocato un violentissimo scontro istituzionale tra la segretaria comunale e l’architetto Della Notte.
L’avvocato Cinquanta, di fronte alle continue richieste di delucidazioni rinnovate dal consigliere De Angelis, aveva suggerito al pugnace rappresentante delle minoranze di interfacciarsi con l’architetto Della Notte. La cosa è diventata indigesta al dirigente del Suap che il 12 dicembre, replicando all’avvocato Cinquanta, ha cominciato a far volare gli stracci. Innanzitutto ha fatto rilevare alla segretaria comunale che le sei lettere intercorse nell’iter per la gestione dell’appalto sui rifiuti non dovevano diventare di dominio pubblico “essendo, a parere della scrivente, atti endoprocedimentali”. L’architetto Della Notte era stato sin troppo chiara nei confronti della segretaria del comune di Gaeta: “Poiché le lettere le ha lei, perché non le ha direttamente lei esibite al consigliere richiedente?”. E non è finita.
La dirigente Della Notte forse per la prima volta in carriera ha condiviso la posizione del consigliere De Angelis secondo il quale, relativamente alla disciplina del diritto di accesso dei consiglieri comunali ai documenti amministrativi (approvata dalla delibera consiliare numero 64 del 6 ottobre 2016), “i rapporti tra i consiglieri e gli uffici in merito alle richieste di accesso ai documenti amministrativi sono riservati solo al segretario comunale”.
Insomma abilitata a ricevere le richieste di accesso agli atti e a consegnare materialmente quest’ultimi è la sola avvocato Patrizia Cinquanta. Lo scontro con la dirigente Della Notte ha assunto un livello di no ritorno quando, scrivendo ai vertici dell’amministrazione Leccese e all’interno consiglio comunale, rimproverava urbi et orbi l’alta dirigente del comune in questi termini: “Non comprendo perché mi chieda di derogare da un regolamento vigente. Attendo che lei provveda direttamente con tutto il materiale che il Rup (l’ingegner Giandomenico Valente) le ha già fornito”.
Trascorsi due giorni, il 14 dicembre, è arrivato il colpo di teatro a conferma dell’esistenza di un clima tutt’altro che idilliaco tra i vertici dell’amministrazione comunale di Gaeta. Palesando nervosismo e indifferenza, la Segretaria comunale prendeva carta e penna e sbottava contro la dirigente Della Notte.
Innanzitutto le ribadiva la sua teoria sulla gestione delle richieste di accesso agli atti in questi termini: “La sola istanza viene inoltrata al segretario generale, il quale provvede a distribuire per competenza le richieste ai dipartimenti direttamente interessati affinchè provvedano ai propri adempimenti nei termini stabiliti dalla legge”. Insomma, secondo il pensiero dell’avvocato Cinquanta, a fornire i documenti ai consiglieri richiedenti devono essere i dirigenti e non la segretaria comunale. La quale nella stessa lettera piccata all’architetto Della Notte, pur evitando di trasformare un focolaio in un incendio, smentisce praticamente se stessa: “Preso atto del mancato invio della S.V. (Stefania Della Notte, ndr) al consigliere comunale richiedente della documentazione intercorsa tra gli uffici ( atti tutti regolarmente assunti al protocollo generale dell’ente), si provvede in via sostitutiva a detto rilascio onde evitare ulteriori ritardi”.
Insomma, chi fa per se …fa per tre e a beneficiarne il 18 dicembre è stato il consigliere De Angelis che, dopo aver informato il gruppo di Formia della Guardia di Finanza su quanto stava accadendo al comune di Gaeta, ha ricevuto dalla segretaria Cinquanta le carte che inseguiva sull’appalto dei rifiuti indetto e concluso nel novembre 2022… E nel carteggio ricevuto ci sono anche le sei lettere che la dirigente Della Notte aveva inoltrato alla sua Segretaria comunale, ma nessuno delle due voleva consegnare al rappresentante dell’opposizione. Perché?