FROSINONE – Solo sei tracce di legno rinvenute nel nastro adesivo utilizzato per immobilizzare il cadavere di Serena Mollicone subito dopo il suo delitto sono compatibili per il 90% con la porta del bagno dell’alloggio sfitto della Caserma di Arce contro la quale sarebbe stata scaraventata mortalmente la 18enne studentessa. Lo ha ribadito nel corso della sua deposizione – l’unica che ha caratterizzato la quinta udienza del processo d’appello dell’omicidio avvenuto il 1 giugno 2001 – la dottoressa Elena Pilli, uno dei 44 testi citati dalla Procura generale per dar vita alla rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale.
La botanica forense del Ris dei Carabinieri ha analizzato la tipologia dei 19 microframmenti lignei rinvenuti nello scotch ch avvolsero il naso, la bocca ed il collo di Serena. Sei – come detto – sono compatibili con il legno della porta dell’alloggio a trattativa privata contro la quale – secondo la Procura generale – sarebbe stata uccisa Mollicone, sei sono stati definiti parzialmente compatibili e altrettanti non lo sono affatto. Se all’udienza di giovedì dei cinque imputati erano presenti in aula i soli Franco Mottola e Vincenzo Quatrale, è durato più previsto il controinterrogatorio della botanica forense da parte dei legali difensori Mauro Marsella e Piergiorgio Di Giuseppe.
Hanno definito “indiziaria” la sua relazione relativamente alla natura della 19° traccia di legno rinvenuta nei capelli di Serena ormai priva di vita. Per il portavoce del collegio difensivo della famiglia Mottola, il criminologo Carmeo Avellino, la deposizione della dottoressa Pilli ha smentito l’equazione in base alla quale “la porta del bagno della Caserma sarebbe l’arma del delitto”.
Secondo la dottoressa Pilli quel frammento è compatibile solo per l’0,88% con il legno della porta del bagno che la Procura generale ora e quella di Cassino hanno definito l’arma del delitto. Si tornerà in aula – la prima volta nel 2024. il prossimo 24 gennaio quando saranno sentiti i consulenti indicati dalle parte civili (il medico legale e attuale assessore alla polizia Locale alla Regione Luisa Regimenti e i criminologi Roberta Bruzzone e Luciano Garofalo). Il 30 sarà il turno dei consumenti della difesa e, tra questi, il criminologo Carmelo Lavorino, l’ingegner Cosmo Di Mille e lo psicologo forense Enrico Delli Compagni.
Nel mese di febbraio sono state fissate tre udienze il 6, l’8 ed il 22.