GAETA – Il riserbo, comprensibile, è al momento fitto. E’ iniziato con un’ora di ritardo venerdì mattina il consiglio comunale di Gaeta per l’approvazione, poi avvenuta con i soli voti della maggioranza, del bilancio pluriennale 2024-2026, per la ricognizione periodica della società partecipate in cui è presente il comune e di alcuni altri argomenti minori. La maggioranza non era presente al momento del primo appello del presidente d’aula Davide Speringo? Assolutamente no, la coalizione che sostiene il sindaco Leccese era regolarmente al suo posto. Il consiglio comunale non ha potuto iniziare semplicemente perché la segretaria generale e responsabile dell’anti corruzione dell’ente, l’avvocato Patrizia Cinquanta, ha ricevuto una visita che non era in agenda, quella di alcuni agenti in borghese del gruppo di Formia della Guardia di Finanza.
“E’ stato un accertamento ordinario come se ne svolgono tanti ogni giorno da parte degli organi di polizia” – ha tenuto ad osservare un autorevole assessore della Giunta municipale. Ma quella compiuta dalle Fiamme Gialle nel palazzo di piazza XIX Maggio non è stata una visita per lo scambio degli auguri natalizi. Gli inquirenti hanno chiesto di avere le carte – davvero tante e significative – che hanno caratterizzato dal novembre 2022 l’iter per l’aggiudicazione del milionario appalto – assegnato alla De Vizia Transfer – per la gestione del servizio integrato dei rifiuti. Gli inquirenti vogliono accertare ora la veridicità delle diverse anomalie segnalate dalle forze di minoranze nelle ultime settimane, in particolar modo dal consigliere della lista “Insieme con Silvio D’Amante sindaco” Franco De Angelis.
Hanno sempre chiesto una verifica investigativa della Finanza su una serie di “buchi” che – a loro modo – avrebbero caratterizzato, a più riprese, la procedura di gara che impegna il comune di Gaeta per un periodo di sei anni, prorogabile di ulteriori tre. Se l’appalto era stato aggiudicato nel novembre 2022 ed il servizio è diventato operativo da parte del nuovo gestore nel febbraio successivo, perché il comune di Gaeta ha dovuto attendere ben 13 mesi per firmare il contratto di servizio (l’adempimento sarebbe dovuto essere sottoscritto entro 60 giorni dall’aggiudicazione della gara d’appalto in base all’articolo 9 del Capitolato Speciale”) e poi il Piano Operativo dei Servizi? I consiglieri Franco De Angelis ed Emiliano Scinicariello avevano chiesto alla Finanza di “capirci qualcosa” perché, nonostante il comune non avesse regolarizzato il suo contratto con il nuovo gestore, ha continuato a liquidare a cadenza mensile con bonifici di quasi 430mila euro la De Vizia Transfer un servizio correttamente svolto ma formalmente inesistente.
L’arrivo della Guardia di Finanza nello studio dell’avvocato segretaria Cinquanta è stato sollecitato – a quanto pare – anche dalla tardiva consegna alle stesse minoranze degli atti richiesti che ora le Fiamme Gialle hanno in mano. Su questa controversia sono volate scintille alcuni giorni tra la segretaria comunale e la dirigente facente funzione del settore Ambiente, Stefania Della Notte. Ciascuna ha responsabilizzato l’altra a consegnare i documenti richiesti al consigliere De Angelis dopodiché l’avvocato Cinquanta, pensando che lo scontro era arrivato in un punto di non ritiorno ha deciso di convocare De Angelis e consegnargli quanto richiesto da settimane. Nel carteggio portato da via dagli inquirenti formiani ci sono anche sei misteriose lettere che la dirigente Della Notte ha inviato alla segretaria nella fase in cui il nuovo servizio era diventato operativo ma non era stato corredato dalla firma del nuovo contratto?
E’ uno dei quesiti sul tappeto così come ce n’è un altro avvolto nel massimo riserbo: il ritorno della Guardia di Finanza nel comune di Gaeta è frutto di una delega della Procura di Cassino (alla luce di alcuni esposti inviati dalle minoranze consiliari) o di un’attività d’indagine delle stesse Fiamme Gialle. Poche naturalmente chiuse da parte del sindaco Cristian Leccese e degli altri assessori su quant avvenuto. Il primo cittadino mediaticamente confida nell’operato e nel ruolo delle forze di polizia e ha preferito commentare l’approvazione del Bilancio tecnico previsionale: “Proseguiamo il lavoro che abbiamo già iniziato a svolgere e che ci aspetterà per i prossimi anni, con l’obiettivo di predisporre le favorevoli condizioni per un plurale ed equilibrato sviluppo del sistema socio-economico-territoriale, favorendo la qualità di vita dell’intera comunità. La buona e corretta amministrazione rappresenta, infatti, il punto di riferimento per proseguire nell’attività di crescita del territorio, al fine di dotarlo di servizi sempre più adeguati, efficienti e corrispondenti alle aspettative del cittadino. L’obiettivo è di proseguire e completare le opere già avviate e, al tempo stesso, procedere alla creazione di nuove progettualità, attraverso, per esempio, nuove assunzioni, attenzione all’istruzione e al diritto allo studio, servizi cimiteriali, sicurezza cittadina e interventi per contrastare il dissesto idrogeologico. Un programma di riqualificazione, non solo strutturale ma anche culturale e sociale del territorio, deve pertanto proseguire per consentire alla città di continuare a crescere. Ci tengo a ringraziare gli uffici preposti, che si confermano una garanzia per il rispetto delle scadenze e degli adempimenti previsti. Continuiamo il nostro cammino con determinazione e impegno, con un lavoro di programmazione e di sviluppo per il futuro ben riuscito, e l’auspicio di poter vedere Gaeta proclamata Capitale italiana della Cultura 2026 – ed è già un grande successo essere stati inseriti tra le dieci finaliste alla prima candidatura -, obiettivo che ci permetterà di attuare e realizzare ulteriori importanti progettualità”.