FORMIA – Carmine Sola, 22 anni di Santi Cosma e Damiano, nella notte tra il 3 ed il 4 dicembre 2022 non partecipò al ferimento di un giovane che quella sera si trovava all’esterno del pub “Perla Negra” nella zona della movida di Largo Paone e di Piazza Testa a Formia. L’ha sentenziato con formula piena mercoledì il giudice monocratico del Tribunale di Cassino Maria Cristina Sangiovanni. Il giovane di Santi Cosma e Damiano in effetti venne arrestato dalla Polizia alcuni giorni più tardi il ferimento insieme a C.B., di 33 anni, anch’egli di Santi Cosma. Vennero raggiunti da due distinte ordinanze di custodia cautelare che, chieste dal sostituto procuratore Chiara D’Orefice, vennero eseguite dagli agenti del commissariato di Polizia.
Sola, difeso dall’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, fu accusato di aver fornito a C.B. (per il quale ancora pende il giudizio abbreviato davanti il Gip del Tribunale di Cassino) la lama al momento del ferimento del giovane formiamo rimasto vittima dell’agguato. La difesa di Sola ha completamente ridimensionato la tesi accusatoria, dimostrando la sua totale estraneità al ferimento come peraltro confermato dagli stessi testimoni citati dalla pubblica accusa. I due indagati, difesi dagli avvocati Pasqualino Santamaria e Pasquale Cardillo Cupo, erano rimasti in silenzio davanti il Gip Massimo Lo Mastro nel corso del breve interrogatorio di garanzia in cui erano stati costretti a difendersi dalle accuse di “lesioni personali aggravate” e di “porto abusivo di coltello”.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti accusati di aver ferito -fortunatamente in maniera non grave – un giovane di 22 anni di Formia che, in reazione ad un ‘spruzzo’ di spumante lanciato casualmente nel locale, tentò di difendere il giovane che sarebbe stato aggredito con un pugno perché ritenuto il responsabile dell’apertura della bottiglia di spumante. La sicurezza dell’attività commerciale invitò le due parti in causa a lasciare il locale per evitare che la situazione degenerasse. Cosa che avvenne purtroppo all’esterno, in piazza Testa, quando il giovane 22enne di Formia, ribadendo la sua estraneità ai fatti, avrebbe indicato alla sicurezza l’autore dell’aggressione avvenuta poco prima ai danni del suo amico.
E così che il 22enne per aver contribuito ad individuare gli autori dell’aggressione venne accoltellato ad una spalla da C.B,. al quale – secondo la ricostruzione degli inquirenti – fu consegnato il coltello da Sola. Il 22enne ferito quella sera venne accompagnato da un passante all’ospedale “Dono Svizzero” dove gli diagnosticarono una prognosi di 10 giorni. I suoi aggressori – o presunti tali – fecero perdere le tracce allontanandosi da piazza Testa approfittando della confusione. Da quel momento iniziarono però le indagini del Commissariato che si avvalsero del contributo – come detto – di alcune dichiarazioni testimoniali e del contenuto del sistema di video sorveglianza della zona.