FORMIA – Imbarazzo e superficialità. Non è stata tenera la capogruppo di Guardare Oltre Imma Arnone nel corso del consiglio comunale di Formia che mercoledì ha dovuto ratificare alcuni debiti fuori bilancio ma anche alcune entrate nel bilancio di previsione 2023. Una di queste, per un importo di 82mila e 58euro, l’amministrazione comunale di Formia l’ha persa…semplicemente non è riuscita a spenderla. Il gelo in Aula è calato quando si è trattato di ratificare fuori tempo massimo (il limite per legge è di 60 giorni) una delibera di Giunta, la numero 181 del 15 settembre scorso, che doveva ratificare un finanziamento stanziato in precedenza dalla Giunta regionale con la delibera 281 del 15 giugno scorso. Quello della Giunta Rocca fu un contributo importante che, destinato al settore Urbanistica, avrebbe dovuto coprire sul piano finanziario un intervento finalizzato alla “valorizzazione e promozione economica del litorale laziale…” e, dunque, formiano.
La Regione Lazio inviò anche una lettera al comune di Formia il 23 agosto sollecitando di fare presto ma quel monito è caduto nel vuoto nonostante la Regione si era mostrata anche assai generosa affermando come quell’attività progettuale richiesta si potesse realizzare “anche senza Durc”. Nel consiglio comunale di mercoledì sera quando il capogruppo Arnone ha cominciato ad interrogarsi e a chiedere come mai il comune di Formia non avesse speso in tempo 82mila e 58 euro l’imbarazzo è stato talmente evidente che non è rimasto altro che coinvolgere il neo dirigente del settore urbanistica D’Angelo che all’epoca non aveva vinto ancora il concorso pubblico in detto dalla Giunta Taddeo.
“Eppure con quel contributo regionale – ha tuonato in aula il capogruppo Arnone, un’accusa che poi ha veicolato sui social – si potevano fare tante cose: realizzare la sicurezza e l’accesso alle spiagge libere a favore delle persone disabili, garantire interventi di pulizia delle stesse spiagge libere, istituire i servizi della guardiania e della vigilanza, prevedere la sicurezza dei pontili e aree di stazionamento e, perché, realizzare interventi volti a garantire l’eliminazione delle plastiche dagli arenili. Chi doveva rispondere ha farfugliato in consiglio comunale qualcosa senza nè capo nè coda come le… casette dell’acqua, lampioni… Nessuno, insomma, sapeva nulla. E’ stato corretto ed onesto nel finale il dirigente D’Angelo a rispondere che non c’era stato il tempo ed il finanziamento regionale è andato perso. Il comune di Formia ha avuto il tempo sufficiente per realizzare sino al 30 settembre scorso qualcuno degli interventi previsti dalla delibera che, peraltro, non comportava costruzioni e materiali particolari. Ma d’altronde, così come ha dichiarato il sindaco Taddeo, i due mega progetti del Pnrr stanno bloccando tutte le altre attività, alla luce delle poche, ormai , professionalità presenti nel nostro Comune. Tutto il resto può attendere” insomma.
Il comune di Formia dopo il consiglio di giovedì, deve restituire alla Regione 82mila e 58 euro quando, sulla scorta delle previsioni e delle assegnazioni decise dalla Giunta regionale lo scorso 15 giugno (prevedeva un stanziamento complessivo di due milioni e mezzo), gli altri comuni pontini sono stati più attenti e concreti. E, più precisamente, quelli di Latina (210mila euro), Sabaudia (146mila euro), San Felice Circeo (40 mila euro), Terracina (98mila euro), Fondi (100mila euro), Sperlonga (40mila euro), Gaeta (51 mila euro), Minturno (46mila euro), Ponza (50mila euro) e Ventotene (40mila euro).