SUD PONTINO – Nelle ultime settimane si sono verificati diversi reati di cybercrime nei confronti di cittadini della provincia di Latina ed in particolare del sud pontino, ad occuparsene i Carabinieri, che hanno sviluppato una mirata attività investigativa a seguito di episodi verificatisi su Gaeta, Formia, Minturno, Itri e Sperlonga nei mesi di Novembre e Dicembre.
I militari della Tenenza di Gaeta, a seguito di mirata attività investigativa, scaturita dalla denuncia della persona offesa, un uomo di Gaeta di 48 anni, hanno denuciato in stato di libertà un uomo incensurato di 47 anni per “truffa”. Il reo, avvalendosi della propria qualifica di operatore turistico, aveva indotto la vittima a consegnargli la somma di euro 4.800,00 proponendogli un viaggio all’estero, nello specifico da svolgere unitamente alla sua famiglia negli U.S.A. la scorsa estate, senza che questa di fatto si concretizzasse mai.
I Carabinieri della Stazione di Formia (LT), a seguito di una mirata attività investigativa scaturita dalla denuncia/querela presentata da un commerciante di Formia, hanno denuciato in stato di libertà per “sostituzione di persona e frode informatica” un cittadino nigeriano classe 1990, asseritamente residente in Calabria. L’uomo era riuscito, attraverso l’invio di una mail artatamente utilizzata per sostituirsi ad un accreditato fornitore noto alla vittima, a richiedere, per mezzo di un bonifico bancario di euro 1.600,00 il saldo di una partita di materiale informatico precedentemente ordinata dalla vittima al vero grossista.
Scoperto il raggiro, gli uomini dell’Arma lo hanno identificato segnalandolo all’Autorità Giudiziaria di Cassino. La truffa in questione è una fenomenologia criminale nota anche come “la truffa alla nigeriana” o la “truffa 419 scam (dall’articolo di legge che l’ha resa illegale)” che risulta essere la truffa a distanza più famosa al mondo, che si è guadagnata una certa fama online a partire dagli anni Novanta.
I militari dell’Arma di Scauri di Minturno (LT) hanno arrestato due donne di origine napoletane e residenti a Minturno classi 1979 e 1989 per “truffa”, nello specifico le due dapprima avevano inserito su una piattaforma web, un fittizio annuncio pubblicitario per la locazione di un immobile in pieno centro a Milano al prezzo di 800 euro; in seguito richiedevano a una donna straniera che si era proposta per l’affitto di quell’appartamento, la somma di 100 euro a titolo di acconto per l’ottenimento dell’immobile richiesto. La vittima cadeva nella trappola delle due donne che le avevano fornito fasulla identità devolvendo la cifra presso uno dei punti “Western Union”. A scoprire la malefatta, i Carabinieri di Scauri che, durante il consueto controllo del territorio, hanno proceduto all’identificazione delle due donne viste uscire con atteggiamenti sospetti dal punto “Western Union” presenti in città, scoprendo che le stesse avevano appena prelevato la somma di euro 100,00 provenienti dal milanese.
Ed ancora a Itri (LT), al termine di mirata attività investigativa, hanno denuciato in stato di libertà per “truffa” un cittadino campano per aver mediante artifizi e raggiri, indotto la vittima ad effettuare il pagamento di euro 10.600,00 a mezzo bonifico bancario per la consegna di materiale informatico infine mai corrisposto.
A Sperlonga, i Carabinieri della locale Stazione, hanno identificato e denunciato in stato di libertà una donna di origini campane, gravata da precedenti di polizia, poiché la stessa con artifizi e raggiri, mediante falsa inserzione pubblicitaria su una nota piattaforma dedicata, riusciva a farsi consegnare dal denunciante la somma di euro 440,00 euro che era stata accreditata su un bonifico bancario, quale caparra per la locazione di un immobile risultato inesistente.
Gli episodi ancora una volta evidenziano la fenomenologia criminale dei reati di questo genere che negli ultimi tempi sono sempre più frequenti per la sempre maggiore diffusione di tali metodi di pagamento. Sul punto i Carabinieri invitano a tenere alta la guardia, quando gli acquisti in rete, per convenienza e praticità, sono ancora più frequenti e la circolazione di danaro raggiunge numeri davvero importanti.
Si segnalano le basilari regole per difendersi dai predetti reati: il pin e le carte di pagamento non devono essere mai associate; l’utilizzo delle notifiche a mezzo di sms o di specifiche app consentono di monitorare costantemente i prelievi; fare attenzione ai pagamenti su siti che accettano pagamenti non tracciati; fare sempre attenzione a spyware e virus informatici quando si opera online in particolar modo quando si naviga dallo smartphone.
Per la truffa alla Nigeriana, seguire le sotto elencate regole. Difendersi dalla truffa alla nigeriana non è difficile, in quanto le modalità con cui i criminali colpiscono sono sempre le stesse. Tuttavia questo Comando provinciale per mezzo della preziosa collaborazione degli organi di stampa raccomanda alcune precauzioni: ignorare e cestinare l’e-mail sconosciute; non mandare alcuna somma di denaro e non aprire gli allegati, che possono contenere virus e malware; non mandare informazioni personali e bancarie al mittente; diffidare di e-mail che insistono per richieste di denaro, anche a scopo di beneficenza; sospettare sempre di e-mail che offrono di trasferire denaro a terzi.