GAETA – I lavori di rifacimento e di riqualificazione di via Lungomare Caboto a Gaeta, attraverso una serie di mini lotti, continuano a destare perplessità e polemiche. Che l’operato dell’assessore ai lavori Pubblici del comune Simone Petruccelli – prossimo ad uscire di scena per far posto al suo predecessore ed ex vice sindaco Angelo Magliozzi – resti nel mirino delle opposizione consiliari e, in particolare, del Partito Democratico la conferma arriva ora da una precisa richiesta del capogruppo Emiliano Scinicariello. L’esponente Dem ha ufficialmente chiesto la revoca della deliberazione di Giunta numero 251 del 28 dicembre 2023 di procedere alla revisione e all’approvazione dell’intero progetto “con i nuovi quadri economici di spesa dei singoli lotti funzionali, avendo cura di indicare l’ammontare delle risorse necessarie per i vari lotti e la natura del finanziamento”.
L’istanza di Scinicariello arriva all’indomani del consiglio comunale del 27 dicembre scorso allorquando l’assessore ai Lavori Pubblici Petruccelli presentò la variazione al bilancio 2023-2025, poi approvata, per l’inserimento nell’elenco triennale 2023-2025 delle Opere pubbliche dell’intervento relativo al completamento dei lavori su Lungomare Caboto. “In quell’occasione criticai la tempistica e le modalità con le quali si proponeva quella variazione, esprimendo voto contrario – ricorda ora il capogruppo del Pd al comune di Gaeta – Valutai, però, anche il fatto che l’assessore stesse provando a rimediare a quanto di censurabile fosse stato fatto finora su quel cantiere (come del resto su tanti altri ancora aperti in città), e mi lasciai andare sui social ad un commento in Suo favore, dichiarando che forse, dopo un anno e mezzo di consiliatura passata a censurare gran parte delle procedure avviate, o anche solo ‘prese in corsa’, dal suo assessorato, forse ‘ne avesse azzeccata mezza’. Speravo anch’io che si fosse fatto un passo importante verso il completamento del Lungomare Caboto, visto che lo stesso Assessore dichiarava, soddisfatto, che si sarebbe proceduto a nuova gara. Ecco, quel mezzo complimento non l’avessi mai fatto!”.
A Scinicariello è bastato leggere la Delibera di Giunta Comunale numero 251 del 28 dicembre “per farmi un’opinione diversa, e tristemente in linea con quelle che ho finora espresso sull’annosa vicenda dei lavori pubblici a Gaeta targati ‘Mitrano-Leccese’. Anche stavolta mi tocca rilevare che la procedura avviata appare non conforme al Codice dei Contratti”.
Ma cosa sarebbe successo? A dire del capogruppo del Pd con la Delibera di Giunta, anziché riapprovare il progetto per la restante parte non ancora eseguita, revisionata nei prezzi ed aggiornata in relazione alle variazioni introdotte nel tratto appena ultimato, si è semplicemente estrapolato dal progetto esecutivo del primo lotto funzionale una limitata porzione del lotto stesso, da cui si evince peraltro un sostanzioso incremento dell’importo”.
In sintesi, si è passati infatti dall’importo di circa 220 mila euro per l’intero 1° lotto, all’importo di 280 mila euro per poco più della metà del lotto stesso. Praticamente, il raddoppio del costo. “La procedura non mi sembra proprio conforme al codice dei Contratti, in quanto il lotto funzionale rappresenta l’unità minima appaltabile – osserva Scinicariello – Con il progetto approvato con la delibera 251/2023 l’intero lotto funzionale non poteva essere mandato in gara. Lo stesso assessore Petruccelli, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, parlò di “uno stralcio (di lotto) funzionale”, che per definizione, non è funzionale. Quindi non è appaltabile”.
Il Pd sul piano politico considera “saggio fare una valutazione seria dei costi, che sono considerevolmente incrementati da quando l’opera fu concepita. Perché se c’è stato un incremento così vistoso per duecento metri circa di lungomare, chissà a quanto potrebbe ammontare il costo per il completamento dell’opera. Ed è legittimo pensare, visto che non sarebbe la prima volta su questo cantiere, né su altri aperti e mai chiusi in città, che in assenza di risorse certe (ed accertate), avremo l’ennesimo cantiere eterno, con grande danno alla città e ai cittadini. Tutto questo, tralasciando il fatto che è letteralmente incomprensibile – ed evito utilizzare termini che altri colleghi hanno usato nello scorso Consiglio Comunale – che, dopo tutto quello che è accaduto su questo cantiere, si proceda con la tecnica “arlecchinesca” di terminare un pezzo da un lato, poi iniziare un pezzo dal lato opposto, per lasciare la parte centrale incompleta”.
Ancora il Pd che non è tenero sulla gestione delle opere pubbliche a Gaeta: “In questa città vale tutto. I cantieri si aprono e si affidano senza soldi, si modificano i progetti con varianti “ex post”, si completano a spizzichi e bocconi con tanto di selfie celebrativi, e adesso scopriamo anche la tecnica arlecchinesca”. Emiliano Scinicariello coglie l’occasione per rivolgere un appello al successore di Petruccelli, un avvicendamento in Giunta che sarà concordato all’interno della maggioranza già lunedì 8 gennaio: “Speriamo con la richiesta di revoca della delibera 251 che non si ripetano gli errori del passato. Errare è umano, perseverare comincia ad essere diabolico!”.