LATINA – “Da oggi sono con Forza Italia perché ho condiviso argomenti, progetti e valori: da qui è nato l`incontro costruttivo con il coordinatore Claudio Fazzone e il presidente Antonio Tajani. Chi come me sta sul territorio, lavora ogni giorno per dare risposte ai cittadini e realizzare progetti per il suo sviluppo”. Lo ha detto Angelo Tripodi, consigliere regionale del Lazio, a margine della conferenza stampa con il segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, i presidenti azzurri dei gruppi parlamentare al Senato e alla Camera, Maurizio Gasparri e Paolo Barelli, l`assessore regionale alla Polizia Locale Luisa Regimenti, il coordinatore regionale Claudio Fazzone. La conferenza si è tenuta questa mattina presso la sede nazionale di Forza Italia davanti ad una gigantografia di Silvio Berlusconi.
“Già nel corso di questo bilancio, con il collega ed ex sindaco di Gaeta Cosimino Mitrano abbiamo collaborato in piena sintonia per portare a Latina e provincia quante più risorse possibili – ha detto il consigliere regionale eletto un anno fa nella Lega – Non mi interessano le poltrone, come già detto più volte, per me la politica è una missione. Il contesto storico è troppo importante per perdere l`occasione di realizzare progetti per lo sviluppo tecnologico mirato alle imprese, per le infrastrutture, per la sanità e per il rilancio delle politiche giovanili”.
Mentre il presidente Tajani appuntava sul bavero della giacca di Tripodi il logo di Forza Italia, si svolgeva contemporaneamente a Latina, presso il circolo cittadino “Sante Palumbo” un’altra conferenza stampa in cui lo stato maggiore pontino e regionale della Lega rispondeva alla prova muscolare di Forza Italia di accaparrarsi Angelo Tripodi. L’occasione, anche questa programmata da giorni, è stata la presentazione della ricandidatura dell’eurodeputato Matteo Adinolfi al Parlamento Europeo. Lo ho fatto accanto al sottosegretario del Ministero del lavoro e delle politiche sociali Claudio Durigon e all’onorevole Giovanna Miele, ai coordinatori della Lega regionale e provinciale, rispettivamente Davide Bordoni e Massimo Moni, all segretario comunale di partito Vincenzo Valletta, al vicesindaco di Latina Massimiliano Carnevale e di tanti sindaci, assessori, consiglieri e militanti della Lega della provincia pontina giunti nel capoluogo per l’occasione.
“A sessant’anni, dopo l’esperienza politica da eurodeputato, ero pronto a chiudere il cerchio e tornare alla mia professione di commercialista e insegnante – ha esordito Adinolfi – Poi la chiamata alle armi di Matteo Salvini e Claudio Durigon mi ha fatto cambiare idea. A loro non potevo dire di no, nel rispetto di quanto abbiamo creato nel corso del tempo portando il partito ad affermarsi a macchia d’olio e a eleggere rappresentanti in tutti i livelli della filiera istituzionale. Un percorso in salita che abbiamo affrontato sempre con grinta e determinazione e che, ad oggi, possiamo dire che ha portato i suoi frutti. Al partito, a tutti i suoi dirigenti e militanti, va il mio più sentito ringraziamento per aver voluto in primis rinnovarmi la fiducia e per essere oggi al mio fianco, sostenendo con forza la mia ricandidatura al Parlamento Europeo”.
Per Adinolfi ora “l’obiettivo è importante e ambizioso: confermare le 32mila preferenze ottenute nel 2019 in tutto il collegio elettorale, consolidando il lavoro svolto in questi cinque anni di mandato. Con la struttura creata finora le possibilità di riuscita ci sono. Ma c’è bisogno dell’impegno di tutti, nessuno escluso – ha aggiunto – La missione è arrivare a giugno a spostare il baricentro del governo europeo a destra, scrollandoci di dosso questa sinistra che continua a sposare provvedimenti scellerati che danneggiano imprese, cittadini ed eccellenze italiane. Ancora oggi spesso si guarda all’Europa come a qualcosa di astratto, eppure negli anni abbiamo visto come le decisioni prese a Bruxelles e Strasburgo non solo sono tangibili, ma incidono enormemente sulla vita di tutti noi. L’Europa e le politiche europee non sono solamente il Mes, il patto di stabilità o l’immigrazione internazionale, l’Europa è molto altro e ogni giorno decide sulle sorti del nostro Paese: basta pensare a temi come le case green, l’abolizione del gas dagli attuali condizionatori, le auto elettriche, lo stop della produzione di motori diesel/benzina, il nutri-score e le etichette per il vino, la farina di grillo, la carne sintetica e il regolamento per il riuso degli imballaggi. Dobbiamo restare in Europa e continuare a difendere a spada tratta il made in Italy con le sue eccellenze nei diversi settori, lo sviluppo delle nostre aziende e industrie e, non in ultimo, il portafogli degli italiani. Un’altra Europa è possibile e possiamo costruirla insieme non tradendo l’appuntamento con la Lega previsto per il prossimo 9 giugno”.
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