Sud Pontino / Azzardo: i “dati allarmanti 2022” nel territorio della diocesi di Gaeta

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SUD PONTINO – “Il consumo di azzardo è fortemente in crescita nei 17 Comuni all’interno dell’Arcidiocesi di Gaeta (Ausonia, Coreno Ausonio, Santi Cosma e Damiano, Castelforte, Minturno, Spigno Saturnia, Formia, Ponza, Ventotene, Gaeta, Itri, Campodimele, Sperlonga, Fondi, Monte San Biagio, Lenola, Pastena) e rappresenta ancora una forte causa di disagio economico e sociale. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha reso noto i dati relativi all’anno 2022 che sono decisamente allarmanti” –  sono queste le parole di una nota diffusa, a margine della lettura dei dati, dalla Caritas diocesana di Gaeta.

“La media della giocata pro capite nel 2022 è stata di 3.627 euro, di cui 1.257 euro la componente fisica e 2.370 euro quella telematica; una cifra esorbitante se confrontata con la media nazionale di 2.306 euro. L’aumento – spiega la medesima nota – rispetto al 2021 è stato del 24%, con la componente telematica che continua ad essere praticamente il doppio rispetto a quella fisica, nonostante il superamento delle restrizioni dovute al Covid. La crescita imponente del canale telematico è un vero nodo problematico poiché il gioco on line è fuori controllo dagli orari e regolamenti degli esercizi commerciali. L’incidenza media nel 2022 della giocata pro-capite sul reddito è stata del 21,4%, in netto aumento rispetto a quella del 2021 ammontante all’17,9% e praticamente doppia rispetto a quella dell’Italia equivalente a 11,1%”.

“Formia si conferma il Comune con la giocata pro capite più alta con 5.668 € all’anno, seguita da Ponza con 4.062 €, Coreno Ausonio con 3.963 €, Sperlonga con 3.921 €, Fondi con 3.745 €, Santi Cosma e Damiano con 3.457 €, Campodimele con 3.226 €, Minturno con 3.104 €, Gaeta con 2.742 €, Castelforte con 2.588 €, Ausonia con 2.372 €, Spigno Saturnia con 2.290 €, Ventotene con 2.245 €, Monte San Biagio con 1.834 €, Itri con 1.805 €, Lenola con 1.480 € e Pastena con 679 €. Nel 2022 è avvenuto un innalzamento vertiginoso della giocata pro capite, rispetto al 2021, per i Comuni di Campodimele equivalente al 151%, Santi Cosma e Damiano all’87%, Ventotene al 67% e Coreno Ausonio al 40%, basato principalmente sulla componente telematica. Gli altri Comuni hanno registrato un aumento più contenuto, mentre solo Pastena ha ridotto la giocata pro capite da 788 € nel 2021 a 679 € nel 2022. Il caso eclatante è quello di Ponza che, nonostante il proprio reddito pro capite sia il più basso tra i Comuni della Diocesi, si attesta nella prima posizione nella classifica dell’incidenza della giocata pro capite sul reddito: A questo si aggiunge il caso di Coreno Ausonio che rivela una giocata pro capite telematica di 3.560 €, configurandosi al secondo posto della graduatoria, dopo Formia” – riassume ancora la Caritas diocesana di Gaeta. 

Ed ancora: “In sintesi, le puntate dell’azzardo sono così distribuite: per il canale fisico il 48% alle Slot machine, il 19% alle lotterie istantanee, il 15% al lotto, l’8% a quota fissa, il 4% a scommesse virtuali, il 3% al Superenalotto e il resto a marginali forme di scommesse; per il canale telematico l’85% a giochi di abilità, il 12% a giocate sportive a quota fissa, l’1% a Betting Exchange e il resto a giocate non rilevanti. Le giocate fisiche rappresentano il 35% delle giocate complessive e le puntate alle “slot machine” (AWP e VLT) rappresentano il 48% delle giocate fisiche e il 17% delle giocate complessive, mentre le giocate telematiche rappresentano il 65% dell’intera giocata. A livello nazionale, invece, le giocate fisiche rappresentano il 46% delle giocate complessive e le puntate alle “slot machine” (AWP e VLT) rappresentano il 53% delle giocate fisiche e il 25% delle giocate complessive, mentre quelle telematiche sono il 54% dell’intera giocata. In tutto il Paese la giocata complessiva cresce mediamente del 22%, mentre nei Comuni della Diocesi di Gaeta aumenta del 24%, nonostante che il reddito medio pro-capite sia più basso del 18% rispetto al dato nazionale”.

“La situazione dei comuni ricadenti nell’Arcidiocesi di Gaeta è drammatica, se rapportata al quadro nazionale; è un territorio ‘assetato’ di azzardo dove la spesa effettiva (differenza tra giocate e vincite) è di 75 milioni di euro su una popolazione di appena 163 mila abitanti. Questa spesa corrisponde ad una tassa aggiuntiva media di 461 € all’anno per ogni abitante, senza contropartita in valore aggiunto, contro le 345 € di quella dell’Italia. Sono risorse buttate al vento che si sarebbero potute investire nel miglioramento di tanti settori nevralgici alla vita di un territorio: la sanità, le scuole, le infrastrutture, gli impianti sportivi, la viabilità… La Chiesa di Gaeta, già da tempo, ha colto le gravi conseguenze derivanti dall’azzardo e ha percepito chiaramente la sua penetrante espansione in tutto il suo territorio. Attraverso la Caritas continua a contrastare l’elevata diffusione e a promuovere la consapevolezza che l’azzardo è una patologia denominata ‘cancro del XXI secolo’ ” – si legge ancora nella nota.

“Per arginare questa ‘devastazione sociale’ la Caritas diocesana di Gaeta prosegue il suo impegno di contrasto all’azzardo attraverso il Tavolo tecnico di lavoro, con la partecipazione della Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali, di Libera Presidio Sud Pontino, della Cooperativa Sociale Osiride e di Cittadinanza Attiva Comprensorio Fondi. A questa prima rete di collaborazione, si aggiunge, nel 2023, un secondo Tavolo tecnico denominato di Cittadinanza Attiva a cui aderiscono il Laboratorio Socio-Politico della parrocchia di san Giacomo, l’Associazione Gocce di Fraternità Aps sede di Gaeta, l’Associazione Vittorio Bachelet, il Circolo Intercomunale Legambiente “Luigi Di Biasio”, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia sezione di Formia, l’Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau sezione Latina, il Circolo Legambiente Verde Azzurro Sud Pontino e la Lega SPI CGIL Sud Pontino”- si apprende ancora dalla nota.

Numerose sono state le iniziative realizzate come i convegni, le Tende del Buon Gioco nelle piazze, la sensibilizzazione nelle scuole con il supporto di esperti e psicologi, il networking con le amministrazioni, la pubblicazione di articoli di informazione sugli effetti del gioco d’azzardo, la mappatura delle giocate fisiche e telematiche, l’apertura di un centro di ascolto di orientamento alle strutture di trattamento e di cura delle dipendenze” – scrive la Caritas diocesana di Gaeta. 

E conclude: “E da pochi giorni che gli Uffici Diocesani della Pastorale Giovanile e Scolastica e la Caritas di Gaeta hanno promosso il progetto “DiVento InVento” in diversi istituti scolastici del territorio, finalizzato alla proposta di Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) con l’obiettivo di fornire un’informazione/formazione per la prevenzione delle dipendenze derivanti dal consumo di sostanze tossiche, dall’uso eccessivo dei social e dall’abuso del gioco d’azzardo. L’intento di tutte queste iniziative è quello di mobilitare i cittadini, le associazioni e le istituzioni a diffondere la consapevolezza che l’azzardo non è un gioco, può generare una dipendenza patologica e, spesso, i profitti di questo settore vanno ad alimentare gli illeciti guadagni della criminalità organizzata”.