SUD PONTINO – Ma la “Futuro Rifiuti zero” può smaltire i rifiuti indifferenziati prodotti dai comuni di Formia e Ventotene presso l’impianto della Saf a Colfelice quando il contratto, inaugurato lo scorso maggio e valido sino al 31 dicembre scorso, non è stato ufficialmente prorogato? A porsi questo interrogativo è il capogruppo consiliare della lista “Guardare Oltre” Imma Arnone che, lamentando la “trasparenza dimenticata sul sito e nelle operazioni della Frz”, avanza un’indiretta domanda al sindaco Gianluca Taddeo e alla maggioranza: “Ma non sanno nulla?”.
Come detto il 31 dicembre è scaduto il contratto con la Saf di Colfelice dove dal maggio 2023 “i rifiuti indifferenziati della nostra città e di Ventotene vengono conferiti, al prezzo di 207,66 euro a tonnellata, a cui devono essere aggiunte le spese accessorie di 120 km giornalieri. Ad oggi non è dato di sapere dove stanno andando i nostri rifiuti e a quale prezzo! – aggiunge Imma Arnone – Non ci sono determine di proroga pubblicate, come si dovrebbe fare. Ormai da più di un anno non si riesce ad avere contezza di ciò che succede in questa società di capitale completamente pubblico, né attraverso il sito (l’ultima determina pubblicata è del novembre 2023, l’ennesimo affidamento diretto all’avvocato Teofilatto di 5324,84 euro ( ormai siamo a circa 22000 euro) ma si sa che all’amministratore Rizzo piacciono molto le diatribe legali!” .
Il capogruppo Arnone sul piano politico lamenta “l’inesistenza del controllo analogo del comune di Formia sull’attività della “Futuro Rifiuti Zero” dal momento che “non si riesce ancora a capire se la proroga – qualora sia stata adottata benchè non sia stata ancora pubblicata – sia legittima o no e, di conseguenza, gli atti che si sono fatti”.
Manca l’ufficialità ma sembra essere arrivata agli sgoccioli la permanenza del comune di Ventotene – i cui pagamenti sono storicamente accompagnati da vistosi ritardi – nella società municipalizzata che, costituita dall’amministrazione comunale di centro sinistra con ben altri propositi industriali, quest’anno compie i suoi primi dieci anni di attività. Una certezza invece c’è.
E’ stato depositato mercoledì il ricorso del Centro servizi Ambientali di Castelforte al Consiglio di Stato avverso la sentenza del Tar del Lazio –sezione di Latina che aveva legittimato la scelta della Frz di inviare i propri indifferenziati alla Saf. L’impianto di Colfelice da 11 giorni li continua a raccogliere ma ufficialmente senza una determina dirigenziale pubblica e pubblicata. Capita!