TERRACINA – In arrivo anche a Terracina 100 mila euro per la realizzazione di uno studio di fattibilità finalizzato alla realizzazione di opere infrastrutturali per la risoluzione del problema dell’insabbiamento e per la manutenzioni dei fondali marini. Si tratta di un finanziamento inserito nel piano triennale regionale delle Opere Pubbliche che gode di una copertura finanziaria di 28 milioni di euro. “È grazie al lavoro dei nostri rappresentanti in Regione Lazio che siamo riusciti ad ottenere un primo intervento concreto per il nostro porto – ha affermato l’assessore alla portualità del comune di Terracina Alessandra Feudi – “I nostri pescatori e operatori del territorio ci hanno più volte manifestato l’urgenza di un intervento oltremodo necessario e con oggi iniziamo concretamente ad intraprendere la strada della risoluzione di un problema che dura da troppo tempo” .
Sulla scia dell’assessore Feudi , è arrivata anche una precisa presa di posizione anche dai consiglieri comunali e dai dirigenti di Fdi di Terracina: “Un grazie va al lavoro dell’amministrazione Rocca che mette sulla nostra città, e sui comuni limitrofi, milioni di euro per il completamento di opere idrauliche e per la sistemazione dell’alveo e delle arginature. Un grande lavoro di squadra e di riconoscimento per la nostra città che finalmente ci dà la possibilità di mettere in sicurezza e avviare un programma di tutela ambientale del nostro territorio”.
Intanto il vice coordinatore laziale e consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Enrico Tiero, in qualità di presidente della
“Occorre avviare un confronto fra tutte le parti in gioco per portare la provincia di Latina fuori dalla crisi economica – ha esordito il presidente Tiero – Sono invitati tutti i rappresentanti istituzionali del territorio, parlamentari europei e nazionali, i consiglieri regionali ovviamente, nonché tutti i sindaci dei Comuni. Naturalmente saranno ascoltati anche tutti i rappresentanti delle associazioni di categoria e dei sindacati”.
Quella del 23 gennaio sarà una sorta di ‘Stati generali” dell’economia pontina” che Tiero ritiene “urgente L’intento è quello di coinvolgere in un unico e coordinato momento di confronto istituzioni, ricerca, imprese e stakeholder locali. C’è bisogno di riunire tutte le forze di governo, le parti sociali, le associazioni di categoria e un gruppo di menti ”brillanti”. Questo insieme di figure professionali ed istituzionali inizierà un lavoro collettivo per individuare – ha aggiunto il presidente della commissione Sviluppo economicodella Regione Lazio – la strategia giusta per uscire dalla crisi economica. Il clima di incertezza, l’inflazione e la stretta della politica monetaria della Bce pesa sulle dinamiche imprenditoriali del Paese. Si assiste dunque a un progressivo aumento delle cessazioni, influenzato dalle pressioni dovute all’aumento dei costi di gas, energia, materie prime e semilavorati, cui si aggiungono le tensioni connesse all’incremento dei costi dei debiti finanziari, le cui previsioni sono di ulteriore crescita. Una sovrapposizione di fattori pesa maggiormente sulle realtà più piccole, in ragione delle difficoltà a trovare formule compensative per rimanere sul mercato”.
Insomma il nuovo corso politico alla Regione intende organizzare una serie di incontri che “si pongono l’obiettivo di sviluppare un piano economico per la rinascita della nostra provincia. Occorre intavolare una nuova strategia economica. Vi è innanzitutto l’assoluta esigenza di ridurre la pressione fiscale. C’è quindi l’urgenza di sostenere investimenti prioritari nel campo delle infrastrutture (le cui carenze ci rendono meno competitivi). Quindi, puntare sull’internazionalizzazione delle imprese, una vera e propria grande opportunità per il miglioramento continuo della nostra produttività. Occorre quindi eliminare quei vincoli burocratici che non permettono alle imprese di essere competitive sui mercati internazionali. Servono procedure snelle per accedere ai contributi a fondo perduto, senza far correre alle aziende il rischio di commettere errori che possono costare caro.
I piani per il rilancio non devono contenere solo buone intenzioni, ma provvedimenti reali e immediati. A dire di Tiero la struttura dell’economia pontina fa perno su un sistema di micro, piccole e medie” imprese e “sono proprio queste a soffrire maggiormente il peso di questa crisi economica. La ripresa – suggerisce Enrico Tiero – passa anche dall’innovazione e dalla ricerca. Nel piano del rilancio ci vogliono sforzi concreti per aiutare davvero i ricercatori che spesso nel nostro Paese soprattutto nella nostra provincia vedono poche prospettive per il loro futuro e decidono di lasciare il territorio. La tecnologia può essere il volano per una ripresa economica che tutti auspichiamo. Tutto ciò va supportato con interventi diretti, perché le competenze tecnologiche permettono di far risparmiare tempo e risorse creando nuove opportunità lavorative. Urgono soluzioni per imprese e cittadinanza della provincia pontina – conclude l’esponente di Fdi- Non possiamo tirarci indietro e per questo punto a riunire la classe dirigente per creare una squadra in grado di dare risposte al territorio”.