FORMIA – Continuano ad essere questi giorni terribili per il gruppo consiliare e per quello che resta del coordinamento comunale della Lega dopo il rifiuto – che non è stato ancora commentato e spiegato – di sottoscrivere una richiesta di verifica sulla compatibilità o meno della consigliera comunale di maggioranza di Forza Italia Tania Forte rispetto all’incarico di dirigente del Consorzio Industriale del Lazio di cui il comune di Formia è socio con il 3% delle azioni.
I consiglieri della Lega Antonio Di Rocco, Nicola Riccardelli e Amato La Mura e per il coordinatore comunale del carroccio Vittorio Pecorino, finiti per essere isolati tra le opposizioni consiliari, hanno voluto emettere una nota che, se da una parte compie una fatica titanica, a tentare di “smentire fantasiose ricostruzioni ristabilendo la verità”, dall’altra manifestano “dubbi” sulla richiesta di verifica sulla posizione dell’architetto Tania in consiglio comunale, “un’iniziativa che interessa davvero poco la vita della città”.
Ma se così fosse, perché è stato necessario lunedì pomeriggio sottoscrivere una nota in cui si mescolano i ceci con i fagioli? La Lega è formata da consiglieri intelligenti, esperti e di provata affidabilità amministrativa. Quest’ultimi sanno – anche se non lo dicono – di essere stati messi all’angolo (politicamente e mediaticamente) dal resto delle minoranze che, chiedendo chiarimenti sulla posizione di Tania Forte, hanno promosso un gesto politico nei confronti di un rappresentante autorevole della maggioranza che, grazie alle messa di voti raccolti alle ultime amministrative del 2021 nella lista di Forza Italia, al fatto di essere sorella del vice presidente uscente del Consorzio industriale del Lazio, Salvatore Forte, e di essere la potente presidente delle commissione urbanistica al comune di Formia, conta quanto la metà della maggioranza (silenziosa da sempre) che sostiene il sindaco Gianluca Taddeo e la sua Giunta.
Gli esponenti della Lega non lo diranno mai, neanche sotto tortura, ma quando parlano di dubbi forse si sino riferiti ai possibili veti negativi che potrebbero incorrere nei vertici provinciali e regionali dell’alleato Forza Italia nella fase in cui il presidente della Regione e della Provincia di Latina, Francesco Rocca e Gerardo Stefanelli, stanno per annunciare alcune nomine che potrebbero investire – guarda un po’ – alcuni dei consiglieri comunali della Lega.
Insomma quel rifiuto a firmare quella richiesta di chiarimenti sulla posizione al comune di Formia Tania Forte è stato tattico ma anche strategico anche se poi i consiglieri ed il coordinamento del carroccio cittadini hanno voluto e dovuto fornire una loro versione di comodo su quanto avvenuto in questi giorni.
Ecco la versione resa nota dai consiglieri Di Rocco, La Mura e Riccardelli e dal segretario cittadino Pecorino: “ Siamo stati contattati dalle opposizioni, di cui facciamo parte fino a prova contraria, per condividere e firmare un documento con oggetto: Arch. Tania Forte – Segnalazione incompatibilità ex art. 12 , D.LGD 39/2013 Atti conseguenti, con i simboli politici di Un’Altra Città e Movimento 5 Stelle. La firmataria, Paola Villa, ha comunicato la disponibilità a far firmare detto documento a tutte le minoranze, rimuovendo i simboli politici. Nonostante i nostri primi dubbi abbiamo preso qualche giorno di tempo per incontrarci come gruppo e valutare il da farsi. Sabato mattina abbiamo contattato i due capogruppo del Pd, Luca Magliozzi e Imma Arnone di Andare Oltre, (che nei giorni prima avevamo sentito telefonicamente), per comunicare che i nostri dubbi in merito, per diversi motivi, erano aumentati e non diminuiti. Questa ‘battaglia’ che sfocia nel personale non ha nulla a che fare con le problematiche vere della città e che aspettano ancora di essere affrontate”.
La parte del comunicato sulla querelle Tania Forte finisce qui. Da questo momento inizia un poco convincente depistaggio politico-amministrativo da parte della Lega che affronta improvvisamente questioni dell’agenda amministrativa di cui non parlava dalla campagna elettorale delle regionali del febbraio 2023. “Noi vogliamo incalzare (!?) l’attuale maggioranza sulle problematiche di un ospedale che è ridotto ormai al lastrico e regge solo per il grandioso lavoro svolto da medici ed infermieri che ne hanno fatto una missione di vita. Vogliano lavorare affinchè la macchina amministrativa, che ancora non risulta essere operativa, creando molte criticità quotidiane e conseguenti disservizi ai cittadini, possa divenire efficiente il prima possibile. Vogliamo che l’amministrazione attuale, entro fine consiliatura, renda funzionale il porto, che per fortuna è già esistente, ma risulta fermo ed inutilizzato, coinvolgendo la città nell’ingresso all’Autorità Portuale. Chiediamo il potenziamento delle politiche cimiteriali, assurdo ogni giorno ricevere telefonate che associano il lutto a problemi di sepoltura. Vorremmo una città che parli di più ai cittadini ed al suo vissuto imprenditoriale – aggiungono come una litania i consiglieri ed il coordinamento della Lega – Vorremmo discutere dei beni confiscati alla camorra e del loro immediato riutilizzo e potremmo stare qui a fare una lunga lista di priorità che vengono sicuramente prima rispetto ad una incompatibilità o presunta tale per la quale c’è già chi deve vigilare. Una città che utilizzi lo sport e le sue strutture come mezzo di aiuto per i nostri ragazzi e le loro famiglie, non utilizzando il principio del “se l’ente spende 10 per i servizi, chi ne usufruisce deve al comune 10”, disattendendo la funzione educativa e sociale dello sport stesso. La nostra città non può più attendere la costruzione di un palazzetto del sport ed un teatro che siano degni della città di Formia. E’ un libro dei sogni ? Per noi no, tutto ciò è possibile lavorando quotidianamente soprattutto con l’aiuto degli Enti sovra comunali e con le tantissime possibilità, concrete, di finanziamento che ad oggi ci sono”.
Se quello sciorinato dal gruppo della Lega appare essere il solito e ripetuto programma elettorale di una qualsiasi forza politica e civica (per fortuna a Formia si voterà nell’autunno 2026), si è aggiunto un altro passaggio del comunicato stampa che è risultato essere un chiaro endorsement per l’architetto Forte “I nostri curricula, cosi come le nostre dichiarazioni dei Redditi, sono pubbliche. La responsabile della prevenzione e corruzione dell’Ente (la segretaria Marina Saccoccia è l’unica che dovrà definire la compatibilità o meno della consigliera Tania Forte) è già pienamente a conoscenza di tutte le posizioni lavorative dei Consiglieri Comunali ed Assessori, ma ad oggi nulla è stato ravvisato. Anche perché, in tal caso, ci sarebbero gravi ripercussioni sia sugli atti pregressi che su quelli futuri dell’intero Consiglio Comunale. Ma ribadiamo che, questa ‘battaglia’, ha davvero poco interesse rispetto ai tanti problemi ancora irrisolti della nostra città” nei confronti dei quali della Lega negli ultimi mesi ha brillato per una colpevole latitanza.
La Lega, infine, smentisce di non essere interessata ad entrare nella maggioranza perché farne parte “significa fare atti politici, votare e condividere bilanci di previsione e documenti contabili equiparati, e non ci risulta di averli mai votati!”. Ma la Lega non aderirà alla maggioranza Taddeo semplicemente ma perché, sul piano numerico e politico, non ne ha assolutamente bisogno. Almeno per il momento.
A rispondere al gruppo consiliare della Lega sulle emergenze di Formia è stata sui social l’ex sindaco Paola Villa. “La domanda vera è: ma come mai queste problematiche non sono mai venute fuori in 27 mesi di amministrazione? E perché non fare contestualmente le due cose: incompatibilità di Tania Forte e richiedere interventi sulla città. La Lega in 27 mesi non ha fatto una mozione, un’interrogazione, un emendamento… niente di niente. Al contrario l’amministrazione ha approvato due bilanci e due piani triennali alle opere pubbliche. Dai tre consiglieri comunali della Lega, non vi è stato neanche un emendamento o una proposta in merito al Dup. Si continua a fare finta di stare in opposizione senza avere il coraggio e la dignità di dire che in realtà non si è oppositori di nessuno…” – ha concluso l’ex primo cittadino.
A bacchettare duramente la scelta della Lega di nascondersi è stato, sempre sui social, l’ex capogruppo di sinistra Enrico D’Angelis che alle amministrative di 27 mesi fa aveva sostenuto pubblicamente la candidatura a sindaco di Amato La Mura: “E’ da tempo che supponevo che la Lega cittadina sarebbe prima o poi entrata in maggioranza. Cosa che costituirebbe un gesto di chiarezza e assunzione di responsabilità. Invece per ora non entrano, ma si comportano come se lo fossero. Il modo piu’ odioso, per me, di essere in politica. Non firmano la richiesta di verifica della incompatiblità della consigliera di maggioranza Forte? Ne traggo un’amara e bruciante conclusione. Bruciante perchè essere presi in giro in questo squallido modo. Si perchè, alle ultime elezioni amministrative, devo riconoscere di essere stato preso in giro come un pivellino. Vi auguro quindi le peggiori disgrazie politiche. Nella nota di lunedì la Lega, poi, ha assunto una posizione grottescamente ridicola. Benaltrista fuori luogo. In realtà i suoi dirigenti non fanno nè l’una cosa nè le altre. Poverini!”.
Volano gli stracci ed in questo marasma è trapelata una notizia, poi confermata in serata. L’ex candidato a sindaco sconfitto alle ultime amministrative, Amato La Mura, in qualità di presidente ha convocato per martedì 23 gennaio, alle ore 16, la commissione Trasparenza per discutere del piazzale conteso dal comune di Formia all’interno della Multisala del mare e delle “incompatibilità” presenti – a suo dire – nel consiglio comunale.
Anche quella riguardante Tania Forte? La città ha mille altri problemi. Giustamente.