FORMIA – Sconcerto e imbarazzo. Anche alcuni assessori in carica nella Giunta municipale di Formia non hanno voluto credere ai loro occhi quando nella mattinata di martedì l’ufficio stampa del Comune ha diramato un durissimo comunicato in cui il sindaco Gianluca Taddeo, anzichè vestire i panni del pompiere, ha incendiato una polemica che potrebbe acuire i già precari rapporti, personali e professionali, tra i vertici apicali della stessa struttura organizzativa dell’ente.
Il pomo della discordia è stato rappresentata dalla tardiva installazione ( e opinabile gestione) delle venti Casette Natalizie in legno che avrebbero dovuto arricchire la programmazione natalizia della stessa amministrazione formiana. Il sindaco Taddeo autonomamente ha rinvigorito (chissà perché ?) i già precari rapporti tra la segretaria comunale e responsabile dell’anticorruzione dell’ente, Marina Saccoccia, e la dirigente dell’ufficio personale e cultura Tiziana Livornese. Quest’ultima responsabile di settore non viene mai citata dalla nota del Primo Cittadino ma volutamente la chiama in causa nel momento in cui ha ricordato come l’installazione “last minute” delle casette è avvenuta grazie all’intervento della segretaria Saccoccia in qualità di dirigente ad interim de Suap (lo sportello unico per le attività produttive) quando quest’onore sarebbe dovuto essere della dirigente della ripartizione Cultura Tiziana Livornese: “La delibera di Giunta di approvazione del programma di eventi natalizi, approvata il 14 settembre 2023 e che già prevedeva tra gli eventi ed attività anche l’allestimento del villaggio con casette di legno, ne delegava l’attuazione al solo servizio turismo e cultura, non al servizio Suap-Attività Produttive”.
Parole durissime che sono ancor più gravi se pronunciate dal capo dell’amministrazione comunale che, piuttosto che circoscrivere (dopo un mese peraltro) la polemica all’interno dei normali rapporti istituzionali tra dirigenti e tra quest’ultimi e la politica, l’ha data in pasto agli organi d’informazione (che ringraziano nonostante i soliti, sterili e gratuiti attacchi) confermando, per certi versi, come i rapporti in seno all’amministrazione comunale di Formia sono tutt’altro che idialliaci con l’inevitabile corto circuito per quanto riguarda le risposte da fornire alla città e alla risoluzione dei suoi problemi.
Il sindaco Taddeo è apparso un fiume di rabbia quando ha ripetuto come la Giunta municipale il 6 dicembre, approvando un’ulteriore delibera rispetto a quella adottata il 14 settembre, prevedesse “il posizionamento delle casette di Natale e dava incarico al dirigente del Settore 2, turismo e cultura, per l’espletamento delle procedure”. La dottoressa Livornese – secondo la versione del sindaco Taddeo – non avrebbe ottemperato a quanto richiestole tant’è che soltanto successivamente, il 14 dicembre, ha deliberato di dare indirizzo al servizio Suap di procedere per acquisire la disponibilità degli operatori interessati ad occupare le casette, “presumibilmente dal giorno 20 dicembre”. In effetti lo sportello Suap si attivo immediatamente per attuare l’indirizzo “tanto che il Segretario generale in quanto dirigente ad interim del servizio Suap-Commercio, già il giorno successivo pubblicava apposito avviso pubblico
Insomma “nessun ritardo nell’assegnazione e nella attivazione delle casette di Natale può essere addebitato né al Segretario generale Marina Saccoccia, quale dirigente ad interim del servizio suap e commercio né all’ufficio a lei assegnato”
Perchè la segretaria Saccoccia e la dirigente Livornese sono da mesi ai ferri corti? Essenzialmente per due ragioni. La prima la illustra, suo malgado, lo stesso sindaco quando parla di “un ufficio a lei assegnato”. Questa è stata una struttura che, dedicata ai grandi eventi e fortemente dal vice sindaco Giovanni Valerio, aveva come coordinatrice proprio la segretaria generale e dirigente al Suap Saccoccia. E la dirigente del settore alla cultura del Comune? Per la dirigente Livornese non ci sarebbe stato posto, da qui la decisione di far fare a chi ne aveva assunto formalmente la responsabilità. In effetti nel comunicato stampa del sindaco Taddeo manca un passaggio fondamentale che ribadisce un’altra verità sulla tardiva apertura delle Casette natalizie. Quando fu espletato l’avviso pubblico, cui parteciparono soltanto 20 operatori a fronte delle 29 Casette disponibili fu un generoso funzionario dell’ufficio…che, l’antivigilia di Natale, indossò i panni di Aladino per rintracciare con il suo telefonino 19 dei venti assegnatari delle casette taddeiane.
Il secondo motivo di tra la segretaria Saccoccia e la dirigente Livornese è stato quasi contemponeo. I capigruppo della liste “Guardare Oltre” e “Un’altra Città-Movimento Cinque Stelle, Imma Arnone e Paola Villa, agli inizi di dicembre avevano presentato due distinte interrogazioni per rimarcare come il comune di Formia non avesse a distanza di due mesi – nonostante la sua scadenza sia stata fissata inizialmente al 30 maggio- il “Piao”. Si tratta dell’acronimo di Piano Integrato Attività e Organizzazione, insomma è una sorta di piano regolatore amministrativo dell’ente, il piano che dovrebbe disciplinare la gestione della macchina amministrativa, di regolare le performance, il suo piano trasparenza e anticorruzione, di prevedere la possibilità o meno nuove assunzioni e consulenze e di regolare le norme del lavoro agile. Il legislatore poi ha dato a questo piano una missione, quella di favorire la semplificazione dell’attività amministrativa e una maggiore qualità e trasparenza dei servizi pubblici per i cittadini.
Se il comune non si era dotato ancora del “Piao”, la responsabilità “non sono nè del sindaco Gianluca Taddeo e tantomeno della sottoscritta”. A metterlo per iscritto era stata la segretaria Marina Saccoccia rispondendo alle due interrogazioni. E chi aveva chiamato in causa la segretaria ciociara? I colleghi dirigenti e, immancabile, la responsabilke dell’ufficio personale del comune Tiziana Livornese: “I dati e gli atti completi e definitivi sulla programmazione del personale utili alla redazione della competente sezione del Piao sono stati resi disponibili alla fine dello scorso mese di agosto quando la richiesta mia e del sindaco Taddeo è stata del 7 giugno 2023”.
Naturalmente la severa (e inopportuna, visto il periodo post Natalizio) presa di posizione del sindaco Taddeo ha suscitato la protesta del capogruppo del Pd in consiglio comunale Luca Magliozzi: “Una manifestazione di interesse che ci si era dimenticati di fare, un avviso pubblico tenuto aperto per un giorno, le casette quasi tutte inutilizzate: in poche parole più di 20.000 euro spesi inutilmente – ha osservato – Penso che non sia di nessun interesse sapere se un determinato ufficio abbia o meno la responsabilità di tutto questo. Alcune volte basterebbe semplicemente chiedere scusa ed impegnarsi a fare meglio. Sicuramente il prossimo Natale andrà diversamente, con la speranza di riuscire nel frattempo anche a discutere dello sviluppo della città e non solo del cantante che dovrà ravvivare il capodanno 2024. Un fatto è certo. Il sindaco Taddeo nella sua nota ha confermato – ma nessuno lo dubitava – di essere il principale avvocato difensore della segretaria comunale Saccoccia che egli stesso correttamente ha nominato. L’amministrazione comunale ha garantito un sostegno pieno ed incondizionato all’operato dell’altra dirigente ora chiamata a pronunciarsi – soltanto lei e basta – sulla presunta incompatibilità o meno della consigliera comunale di Forza Italia Tania Forte”.
Quando tutto torna. O almeno.