FROSINONE – Scade nella giornata di oggi, giovedì, il termine di 30 giorni entro il quale la Cassazione è chiamata a depositare le motivazioni con cui era stata annullata l’ordinanza custodiale che, confermata dal Riesame, era stata emessa lo scorso luglio dal Gip del Tribunale di Frosinone per Roberto e Mattia Toson, padre e figlio accusati di aver ucciso il 30 gennaio 2023 con un solo colpo di pistola Thomas Bricca in località Girone ad Alatri.
Il tipo di pronunciamento della Suprema Corte non avrà effetti immediati ma sicuramente condizionerà l’esito del rito immediato, il cui inizio è stato confermato per il prossimo 2 febbraio davanti la Corte d’assise di Frosinone presieduta dal giudice Francesco Mancini, lo stesso magistrato che ha condannato all’ergastolo in primo grado i Fratelli Marco e Gabriele Bianchi per la morte di Willy Monteiro Duarte.
In assenza delle motivazioni della Cassazione sull’ordinanza restrittiva i legali dei Toson, gli avvocati Angelo Testa ed Umberto Pappadia, avevano provato la scorsa settimana a chiedere il rinvio del rito abbreviato che, celebrato davanti il Gip del Tribunale di Frosinone Fiammetta Palmieri, presupponeva lo svolgimento di una perizia antropometrica, la derubricazione dall’attuale accusa di omicidio premeditato pluriaggravato in omicidio preteritenziale – e dunque, senza le aggravanti dei futili motivi . E invece il Tribunale ha definito “inammissibile allo stato degli atti” il ricorso dei Toson. I loro difensori stanno intanto definendo la lista testi. A quelli oculari si affiancheranno diversi periti tecnici per dimostrare – a loro difesi – che non erano Roberto e Mattia Toson in sella allo scooter T max da cui partì il solo colpo di pistola che uccise in testa il povero Thomas Bricca