GAETA – Dalla guida della ripartizione tecnica del comune più microscopico della provincia di Latina, quello di Campodimele, all’essere diventato il dirigente più potente, insieme alla responsabile delle finanze, del comune di Gaeta. L’’ingegner Pietro D’Orazio sta pensando di effettuare una gigantografia, con tanto di cornice aurea, del decreto numero 2 del sindaco Cristian Leccese che, firmato il 17 gennaio e reso operativo il giorno dopo, gli ha dato praticamente le chiavi dell’ufficio tecnico del comune di Gaeta. E pensare che il 53enne professionista di Cesa, ma residente ad Aversa, era confinato (e ben voluto) al comando dell’area tecnica di tre comuni minori rispetto a Gaeta, Sperlonga, Lenola e, appunto, Campodimele.
D’Orazio il 9 novembre scorso era risultato il vincitore di una selezione fiduciaria che, indetta dal sindaco (alla vigilia di Ferragosto 2023…) ai sensi del primo comma dell’articolo 110 del decreto legislativo, era stata riaperta perché non tutti i 62 candidati avevano avuto correttamente la convocazione a parteciparvi. D’Orazio naturalmente era contentissimo di questa scelta di Leccese ma ha avuto non pochi problemi a sganciarsi dai tre comuni che avevano dato vita nel marzo 2020 ad un consorzio. Non lo si saprà mai ma il sindaco di Campodimele, forse su pressione del collega di Sperlonga Armando Cusani, non gli diede il nulla osta per ottenere l’aspettativa ma, paziente, il suo nuovo datore di lavoro ha deciso di attenderlo… E D’Orazio per ripagarlo è stato costretto inevitabilmente a licenziarsi da un incarico a tempo pieno ed indeterminato per venire a lavorare al comune di Gaeta a tempo pieno ma determinato (al massimo tre anni, sino al 31 luglio 2027, secondo la durata del sindaco in carica). E Leccese lo ha premiato con ogni ben di Dio alla guida del dipartimento Sviluppo economico, edilizia, attività pianificatoria e patrimonio (Seeap), che, a loro volta, inglobano lo sportello unico delle attività produttive, il patrimonio, il demanio, l’economia del matree, le politiche per la casa, l’edilizia e urbanistica privata, la pianificazione urbanistica e, cieligina sulla torta, l’attività di vigilanza.
D’Orazio insomma fa asso piglia tutto e lo si era capito dalla delibera di Giunta numero 5 che il 17 gennaio scorso aveva ridefinito l’organigramma del comune e riassegnato il personale in servizio. Da quel provvedimento amministrativo e molto politico le deleghe al demanio e al Suap erano state misteriosamente sottratte alla dirigente più fedele del mitraismo, Stefania Della Notte, per essere conferita all’ormai ex responsabile dell’ufficio tecnico del comune di….Campodimele. Capita.
La delibera numero 5 aveva – come si ricorderà- confermato l’attività di ben tre dipartimenti tecnici e la guida del secondo è stata riassegnata dal sindaco Leccese con il decreto numero 3 ad un altro professionista assunto in maniera fiduciaria ma sempre a tempo determinato.L’ingegnere gaetano Antonio Di Tucci, di 54 anni, resta dove è stato sinora, al dipartimento Infrastrutture opere e sviluppo azioni territoriali (Isat). Si tratta della vecchia ripartizione Lavori Pubblici che ora ha competenze su Manutenzione, Infrastrutture ed opere, energia, riqualificazione urbana e cimitero.
Il 18 gennaio il sindaco di Gaeta ha firmato almeno ufficialmente un terzo decreto, è il numero 4 che conferisce alla stakanovista segretaria generale Patrizia Cinquanta l’interim , oltre che della segreteria generale (rapporti con gli uffici dello staff del sindaco), di quella della presidenza del consiglio comunale, degli Affari generali, del protocollo, dei servizi civici ed elettorale e, infine, del sistema dei controlli termini che corrispondono ai rapporti con le società ed gli enti partecipati ed il nucleo tecnico di valutazione e controllo degli stessi dirigenti. Deleghe di non secondaria importanza.
Al consigliere d’opposizione e presidente della commissione “Controllo e garanzia” qualcosa non ha quadrato: non risultano essere pubblicati almeno tre decreti sindacali dopo il riordino dell’organigramma comunale. Manca l’ufficialità ma dovrebbero investire Annamaria De Filippis (Benessere sociale, culturale, turismo e personale), Veronica Gallinaro (Programmazione economica e finanziaria) e, appunto, Stefania Della Notte (Rifiuti urbani, ambiente, eecologia ed eco sostenibilità). Il consigliere De Angelis, novello San Tommaso nel Cenacolo la sera della Resurrezione, non si fida: “Voglio solo sperare che ci sia stato un ritardo materiale per la pubblicazione di questi decreti di nomina. Comunque vada, sinora è stata utilizzata la procedura anomale che non riguarda con tutto il rispetto l’attività di un’azienda privata ma più semplicemente del comune di Gaeta”.
E la differenza non è di poco conto. O almeno.