TERRACINA – La Polizia di Stato di Terracina, lo scorso 12 gennaio, ha eseguito una misura cautelare a carico di un 33enne residente nel comune di Terracina per reati in materia di “Codice Rosso“. L’uomo, indiziato del reato di “maltrattamenti in famiglia aggravati dall’aver commesso il fatto alla presenza di un minore” è stato sottoposto alla misura dell’allontanamento dalla casa familiare con la prescrizione di non avvicinarsi all’abitazione ed ai luoghi abitualmente frequentati dalla parte offesa, mantenendo una distanza di sicurezza di 500 metri con applicazione del braccialetto elettronico.
Tale misura è scaturita dall’attività investigativa del personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Terracina a seguito della denuncia presentata dalla parte offesa con cui l’indagato aveva avuto una relazione dalla quale era nata anche una bambina. La donna ha raccontato agli investigatori di essere stata aggredita verbalmente in diverse occasioni negli ultimi tre anni e di aver subito violenze fisiche solo una volta, allorché l’uomo in stato di ebbrezza l’aveva spinta contro un mobile.
Ha anche precisato che nell’ultimo anno l’indagato, anche a seguito dell’uso smodato di sostanze alcoliche, aveva assunto comportamenti sempre più molesti nei suoi riguardi, chiamandola insistentemente e inviandole continui messaggi, per controllarne gli spostamenti, in quanto non accettava la separazione. L’atteggiamento possessivo descritto dalla ex compagna negli ultimi mesi è emerso dai messaggi vocali dalla stessa ricevuti, nonché dalla condotta, particolarmente allarmante, tenuta dall’indagato il 26 novembre scorso, intorno all’una di notte, quando nonostante il diniego da parte della donna, aveva forzato il portone di casa per farvi ingresso.
Le tempestive attività investigative poste in essere dal personale del Commissariato di Polizia di Terracina, particolarmente impegnato sulle tematiche afferenti i reati di violenza di genere e in materia di “codice rosso” al fine di cogliere eventuali segnali di pericolo per le vittime di tali fattispecie delittuose, hanno permesso di raccogliere un quadro indiziante, pienamente condiviso con l’ Autorità titolare del procedimento penale, che hanno permesso della misura cautelare.