PONZA – A poco più di una settimana dal fuoriprogramma di cui è stato protagonista all’imbocco del porto di Ponza al punto da rischiare il capovolgimento a causa delle condizioni meteo marine, il traghetto “Quirino” domenica sera ha ripreso a collegare Molo Azzurra a Formia alla principale isola pontina. La motonave della “Medmar” noleggiata alla Laziomar ha avuto dalla Capitaneria di porto di Gaeta e dal Rina il nulla osta per riprendere la navigazione dopo il blocco cautelativo durata una settimana. Le accurate visite ispettive avevano evidenziato a bordo una serie di importanti carenze. In particolare le esercitazioni antincendio e di abbandono nave non erano state giudicate soddisfacenti; la non corretta tenuta dei registri delle esercitazioni effettuate e l’assenza di alcuni dispositivi di protezione individuale obbligatori. E così che la società armatrice ha dovuto rinnovare gli estintori anti incendio, le ciambelle e le zattere di salvataggio.
Nei giorni scorsi gli operatori turistico-commerciali, attraverso il proprio presidente della Pro Loco di Ponza Emilio Aprea avevano lamentato l’inadeguato servizio di trasporto e conservazione dei prodotti alimentari a bordo del “Quirino”. Ora è intervenuto il comando generale del corpo delle Capitanerie di porto ha chiesto all’Autorità di regolazione dei trasporti, alla Capitaneria di porto di Gaeta e alla direzione Marittima di Napoli a coordinarsi, insieme all’Asl di Latina, per verificare quanto segnalato dagli stessi imprenditori.
Nella lettera di richiesto di intervento il presidente della Pro Loco di Ponza aveva evidenziato come in uno dei collegamenti che precedettero quello movimentato di sabato 20 gennaio 2024 “tutti i alimenti sono stati esposti per oltre tre ore di navigazione a probabile contaminazione: chimica, fisica e biologica. Gli alimenti – aveva esordito Aprea – sono stati lasciati a terra in prossimità del camion per la raccolta dei rifiuti, nelle vicinanze di serbatoi che contengono olio esausto o gasolio, sul suolo dove le condizioni igieniche assolutamente non consone al trasporto di alimenti. Agli alimenti come carne e latticini è stata spezzata la catena del freddo dando l’opportunità di far sviluppare microrganismi patogeni alla salute umana”.
“Dopo aver avvisato la Guardia Costiera di Ponza, la quale si è presentata prontamente alla sbarco del traghetto, l’equipaggio del Quirino – aveva aggiunto Aprea – e le forze dell’ordine accorse, hanno lasciato liberamente recuperare la merce, probabilmente contaminata, ai vari commercianti che velocemente hanno caricato i loro furgoncini e distribuito nelle loro botteghe. Prima della partenza da Formia avevamo fatto notare al personale della Guardia Costiera di Formia, che c’erano delle autovetture senza titolo di viaggio a bordo e anche delle autovetture che avevano un titolo di viaggio che non era per la corsa in questione. E’ stato commesso l’illecito penale di trasportare persone e cose non dichiarate sul canale 14 alle autorità portuali in partenza e arrivo. In più erano stati parcheggiati nel garage del traghetto senza rizzaggio dovuti agli esigui spazi lasciati tra un automezzo e l’altro, lo stato di manutenzione della motonave era al limite di un’eventuale tragedia, scale e ringhiere nelle zone adibite a trasporto passeggeri arrugginite e dissaldate”.
E poi il comando generale del corpo delle Capitanerie di porto era stato fatto evidenziare una curiosità: il titolo di viaggio di un’autovettura per il giorno 11 gennaio 2024. Invece da alcuni video e foto emergeva come quel titolo di viaggio avrebbe dovuto riguardare la partenza del Quirino dal porto di Formia ma del giorno… dopo.