FORMIA – I punti all’ordine del giorno sono tre, due dei quali apparentemente farebbero tremare le vene ai polsi. Almeno sul piano amministrativo che politico. Riveste la valenza che merita la seduta della commissione Trasparenza – la prima del 2024 – che il presidente Amato La Mura ha convocato per martedì 30 gennaio alle ore 14.30 presso la sala Ribaud del palazzo municipale di Formia. L’ex candidato a sindaco ha convocato essenzialmente due dirigenti per offrire “chiarimenti” – e il termine che campeggia nei due argomenti parte integrante della commissione “Controllo e Garanzia”: la segreteria generale e responsabile dell’anticorruzione del comune, Marina Saccoccia, ed il neo dirigente del settore urbanistico Pietro D’Angelo.
E quest’ultimo sarà chiamato ad aggiornare gli sviluppi della querelle, tecnico-amministrativa ma anche economica, relativa alla regolarità dei lavori di riqualificazione di una parte della Multisala del Mare e alla fruibilità pubblica del parcheggio antistante. Ha innescato non poche polemiche e motivi di imbarazzo la lettera inviata dal direttore tecnico del Consorzio industriale del Lazio Claudio Ferracci – che la competenza amministrativa sull’area via Spaventola – al sindaco di Formia Gianluca Taddeo e proprio al dirigente del settore Urbanistica e gestione del territorio del comune Pietro D’Angelo. Quest’ultimo il 28 novembre scorso aveva chiesto un aiuto ai vertici tecnici del Consorzio industriale del Lazio e alla responsabile dell’ufficio esecuzione Mobiliari ed immobiliari e fallimentare del Tribunale di Cassino, la dottoressa Maria Rosaria Ciuffi, per chiedere lumi sulla regolarità del decreto di trasferimento numero 617 /2022 con cui veniva trasferita la proprietà della Multisala del Mare di Formia (compreso lo strategico parcheggio antistante) alla nuova proprietà, alla Robytour srl Durissime erano state le parole del direttore: “Innanzitutto questo ente (il Consorzio Industriale del Lazio, ndr) è venuto a conoscenza della nuova titolarità del citato bene solo a seguito di un sopralluogo effettuato il 16 ottobre scorso”.
Ad ottobre, due giorni dopo un sopralluogo con il comune, l’architetto Ferracci inviò una Pec alla “Robytour” per chiedere “l’immediata regolarizzazione dell’assegnazione del compendio di nuova proprietà attraverso la produzione della necessaria documentazione”. Per Ferracci questa istanza non è stata evasa : “Ad oggi quanto richiesto non è ancora pervenuto all’attenzione del consiglio di amministrazione del Consorzio industriale del Lazio per le relative decisioni di competenza”.
Cosa significa? La Robytrour, secondo quanto prevede il diritto privato, è sì il nuovo proprietario della Multisala ma avrebbe dovuto chiedere il rinnovo delle autorizzazioni allo stesso Consorzio industriale per ricavare nell’ex alloggio del custode del cinema alcune “Casa vacanze”. L’architetto Ferrracci nella stessa lettera aveva indirettamente rimproverato l’operato dello stesso comune: “Ciò posto si evidenzia che qualunque attività svolta dalla società proprietaria sprovvista dell’assegnazione e della convenzione con l’ente (il Consorzio industriale del Lazio) sarà da ritenersi non autorizzata dal Consorzio”.
Si è in presenza di un cantiere fuori norma? L’architetto Ferracci lo lascia intuire quando, concludendo la lettera al sindaco Taddeo e al dirigente D’Orazio, sostiene come lo stesso “Consorzio abbia avviato la relativa istruttoria dalla quale è emersa la necessità di approfondimenti di natura del caso concreto per i quali questo ufficio sta già provvedendo con disamina degli atti presenti nei propri archivi con le Vostre licenze, autorizzazioni, concessioni rilasciate a qualsiasi titolo”.
Insomma al Consorzio industriale Laziale non è affatto chiaro il carteggio di trasformazione urbanistica di una parte della Multisala del Mare di cui – come detto – il 28 novembre è stata investita la responsabile dell’ufficio esecuzione Mobiliari ed immobiliari e fallimentare del Tribunale di Cassino. La dottoressa Ciuffi, che materialmente consegnò il bene alla Robytour srl il 21 settembre 2022, ha dovuto vederci chiaro e capire se il parcheggio di cui la nuova proprietà sostiene di avere la disponibilità potesse o meno rientrare nella vendita effettuata a Velletri sulla scorta dell’atto d’obbligo sottoscritto 22 anni fa dal comune di Formia, dall’allora società Cinemaotto e dall’ente che all’epoca aveva la giurisdisizione urbanistica sull’area su cui è stata realizzata la Multisala, il disciolto Consorzio industriale del Sud pontino.
Per il secondo punto all’ordine del giorno della commissione Trasparenza i riflettori saranno puntati sulla segretaria comunale Maria Saccoccia. E’ stata lei la destinataria (e per conoscenza il solo Prefetto di Latina Maurizio Falco) di una lettera con cui i consiglieri di opposizione di Giuardare Oltre, del Pd, e di un’Altra Città-Movimento Cinque Stelle chiedevano di effettuare una verifica amministrativa sulla compatibilità o meno della consigliera comunale di Forza Italia e presidente della commissione urbanistica del comune Tania Forte – non tutte – hanno avanzato dubbi sulla presenza nel consiglio comunale di Formia della più votata alle amministrative del 2021 in quanto dirigente da alcuni mesi dello stesso Consorzio industriale del Lazio di cui il comune è socio per il 3% circa. Secondo le minoranze l’unica abilitata a pronunciarsi – secondo i dettami dell’Anac in base alla normativa vigente – sulla conferma o meno dell’architetto Forte è soltanto la segretaria comunale Saccoccia, invitata a pronunciarsi su questo ‘caso’ che è politicamente rilevante. Lo è perché la Lega non ha voluto firmare la richiesta i verifica sulla compatibilità dell’esponente azzurra perché “questo è un problema personale quando quelli che attanagliano la città sono ben più gravosi”.
E a chi tocca presiedere la commissione Trasparenza è il dottor La Mura che ufficialmente fa parte del gruppo della Lega insieme al capogruppo Antonio Di Rocco (componente della commissione Trasparenza) e al consigliere Riccardelli. In attesa che La Mura e Di Rocco si pronuncino pubblicamente su questa controversia, potrebbe arrivare come nelle migliori commedie anche l’immancabile colpo a sorpresa: il rispetto o meno del numero legale in commissione da parte dei quattro consiglieri di maggioranza (Ilaria Benocci, Marco Bianchini, Antonio Capraro e Caterina Merenna) o dei rispettivi sostituti. Si partirà tutto da questo momento…